Consolato italiano in Ticino, funziona male la sede unica

Da mesi il Consolato generale a Lugano è nell'occhio del ciclone. Per la comunità italiana nel cantone, oltre 80 mila persone, la ristrutturazione della rete degli uffici consolari con la chiusura della sede di Locarno si è dimostrata un flop. Montano le polemiche per la lentezza dei servizi e gli eccessi burocratici.
Il nuovo console assicura: potenzieremo il personale e miglioreremo la gestione degli uffici. A poco più di sei mesi dal suo insediamento il console Giovanni Ceruti deve fronteggiare un malumore crescente che è sfociato in clamorose proteste.
Il primo siluro contro il cattivo funzionamento della sede luganese era già partito l’anno scorso dal “Comitato per la correttezza e la professionalità dei servizi”, che si era rivolto direttamente al ministero italiano di Grazia e Giustizia. Poi, la denuncia del “Centro di documentazione e informazione emigrazione” di Lugano indirizzata a Mirko Tremaglia, ministro per gli italiani all’estero.
Da ultimo, alle denunce ufficiali si sono aggiunte le polemiche dimissioni del corrispondente consolare di Chiasso per protestare contro la scarsa collaborazione dei funzionari di Lugano che provocava ritardi ingiustificati nel disbrigo delle pratiche. Per Sebastiano Turnaturi, presidente del COMITES, il Comitato degli italiani all’estero di Locarno, quanto sta succedendo è anche la conseguenza della frettolosa chiusura, l’anno scorso, della sede del vice Consolato in riva al Verbano.
Oggi i 13 mila italiani residenti nella regione devono far capo agli uffici di Lugano, andando ad intasare una struttura sottodimensionata che non è in grado di smaltire il maggiore carico di lavoro. Per il COMITES locarnese la situazione è inaccettabile, perciò è deciso a mobilitarsi e rilanciare la richiesta di una riapertura immediata del vice Consolato.
Per far fronte alla riorganizzazione di tutti i servizi in una sede unica, il Consolato di Lugano aveva messo a punto una serie di misure che dovevano servire a gestire meglio uffici, personale e rapporti con l’utenza. Sala d’aspetto con prenotazione elettronica per ridurre i tempi di attesa ed evitare confusione, sportelli multifunzionali per poter espletare con un unico funzionario pratiche diverse, guida ai servizio per corrispondenza, sito Internet e pagine informative su Teletext e Cabletext.
Ma evidentemente la tecnologia non basta ad evitare code e critiche. Il Console Giovanni Ceruti non ha difficoltà da ammettere i disagi attuali per i suoi connazionali. Anche lui li spiega con il sovraccarico di lavoro dovuto alla soppressione della sede locarnese, non compensata da un adeguato potenziamento del personale a Lugano. Per risolvere in parte i problemi saranno assunti altri due impiegati che arriveranno così a 25, anche se, secondo il Console, ne servirebbero ancora altri due.
Per supplire a questa mancanza, si punta sul potenziamento del servizio per corrispondenza che dovrebbe velocizzare il lavoro e allentare la pressione e i malumori degli utenti sugli uffici.
Libero D’Agostino

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