Didier Burkhalter: un politico pragmatico e collegiale
Pacato, sobrio e discreto, il liberale radicale neocastellano Didier Burkhalter è un politico sperimentato e influente. Con l'elezione al governo elvetico, raccoglie i frutti del suo pragmatismo politico. Un ritratto.
Era stato il primo a mettersi ai blocchi di partenza nella corsa per conquistare il seggio lasciato vacante dal ministro dimissionario Pascal Couchepin. Ha poi seguito con convinzione e coerenza una linea retta, che lo ha condotto al traguardo davanti a tutti gli altri concorrenti, all’interno e all’esterno del suo partito, che nel frattempo si erano lanciati nella competizione.
Alla maggioranza parlamentare che lo ha eletto, Didier Burkhalter è apparso come l’uomo giusto. Romando, liberale radicale, conoscitore dei dossier federali e della vita parlamentare. il senatore neocastellano racchiude le qualità richieste per succedere al collega di partito Pascal Couchepin.
Sposato e padre di tre figli, 49 anni, laureato in economia, ha confermato la sua tradizione di non avere mai sbagliato un appuntamento elettorale. Nel 1991 è eletto municipale di Neuchâtel, diventando così uno dei più giovani politici svizzeri a far parte di un esecutivo cittadino. Nel 2003 entra in Consiglio nazionale (la Camera bassa del parlamento svizzero). Il suo temperamento, poco incline all’utopia, lo porta a svolgere funzioni importanti nel Partito liberale radicale (PLR).
Nel 2005, le sue competenze di mediatore gli valgono la nomina a vicepresidente del Gruppo PLR alle Camere federali. In occasione delle elezioni federali del 2007, compie un nuovo passa avanti: conquista uno dei due seggi del canton Neuchâtel al Consiglio degli Stati (la Camera alta), soffiandolo ai socialisti.
Uomo leale
Burkhalter è noto per la sua lealtà al partito. Le sue convinzioni si accompagnano alla capacità di mediazione prudente nelle situazioni critiche. Ogni concessione è lungamente soppesata e non si spinge mai troppo oltre.
Di fronte all’alternativa “stallo politico” o “dialogo”, il neocastellano ha sempre scelto il dialogo. Durante la campagna per l’elezione al Consiglio federale, ha sottolineato a più riprese la volontà di ripristinare la credibilità del governo e la democrazia di concordanza. Per Didier Burkhalter, carisma politico significa ottenere risultati concreti e dare stabilità, non creare spaccature.
Sguardo rivolto agli svizzeri dell’estero
Una stabilità considerata fondamentale anche per l’immagine della Svizzera nel mondo. Per la promozione di quest’ultima, il neoeletto consigliere federale ritiene importante il ruolo di “ambasciatori” degli espatriati.
Intervistato da swissinfo.ch prima dell’elezione, il neocastellano aveva assicurato di voler rafforzare i legami e la comunicazione con la Quinta Svizzera se fosse diventato consigliere federale. Circa le priorità nelle preoccupazioni dei cittadini elvetici all’estero, Burkhalter ha evocato “i problemi che incontrano gli svizzeri degli Stati Uniti in relazione alle banche, la questione delle scuole svizzere dell’estero e quella della partecipazione degli espatriati alla vita politica del paese”.
Favorevole al voto elettronico, Didier Burkhalter ritiene fondate le rivendicazioni degli svizzeri dell’estero in materia di rappresentanza politica. Tuttavia, non è entusiasta della proposta socialista di creare una nuova circoscrizione elettorale considerata come il 27° cantone. Pur definendo “interessante una partecipazione diretta della diaspora elvetica nel parlamento, ritiene che non sia “scontato trovare una proposta suscettibile di ottenere una maggioranza”.
swissinfo.ch e agenzie
Didier Burkhalter nasce a Neuchâtel il 17 aprile 1960.
Laureato in economia, è sposato e padre di due figli.
Nell’esercito svizzero ha il grado di ufficiale specializzato.
Membro del Partito liberale radicale (PLR), dal 1988 al 1990 siede nel consiglio comunale (legislativo) di Hauterive, nel cantone di Neuchâtel.
Dal 1990 al 2001 è membro del parlamento cantonale neocastellano.
Dal 1991 al 2005 è municipale di Neuchâtel.
Dal 2003 al 2005 è deputato della Camera del popolo.
Nel 2005 è eletto alla Camera dei Cantoni ed è nominato vicepresidente del Gruppo liberale radicale alle Camere federali.
Il 16 settembre 2009 è eletto al governo federale.
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