Elezioni 2007: l’integrazione al centro dell’interesse dei votanti
A nove mesi dalle elezioni, l'Unione democratica di centro, che ha condotto una campagna per leggi più severe in materia d'asilo e stranieri, resta il partito più diffuso.
Il secondo barometro elettorale realizzato dall’Istituto gfs.berna e dalla SRG SSR idée suisse indica che il partito di destra nazionalista sarebbe il meglio rappresentato in Parlamento (27%).
“La lista delle preoccupazioni dei cittadini è cambiata rispetto all’anno scorso”, indica a swissinfo Claude Longchamp, direttore dell’Istituto demoscopico gfs.berna. “Se prima erano preoccupati per la disoccupazione e la sicurezza sociale, ora sono focalizzati sulla questione dell’integrazione degli stranieri”.
A poco più di nove mesi dal rinnovo del Consiglio nazionale (camera bassa del parlamento) e di parte di quello degli Stati (camera alta), la Svizzera non è ancora stata colpita dalla febbre delle votazioni. Finora, un solo partito si è chiaramente profilato in vista della campagna elettorale.
Negli ultimi anni, l’Unione democratica di centro (UDC) ha fatto suoi due temi importanti – gli stranieri e l’asilo – come conferma il secondo barometro elettorale 07 dell’istituto gfs.berna. Se si votasse oggi, il partito della destra nazionalconservatrice raccoglierebbe il 27% dei suffragi e in tal modo rimarrebbe la formazione più importante del paese.
Sempre secondo il sondaggio condotto su mandato dell’azienda radiotelevisiva SRG SSR idée suisse, anche gli altri partiti dovrebbero mantenere la loro posizione. I socialisti (PS) otterrebbero infatti il 23% dei suffragi i liberali radicali (PLR) il 16% e i democristiani (PPD) il 14,9%.
Verdi avanti tutta
Rispetto alle elezioni del 2003 il PLR perde secondo le previsioni l’1,2% dei voti, mentre i Verdi ne guadagnano l’1,6%. Se poi fra i Verdi si contano anche i Verdi liberali, il partito raggiunge il 10% dei suffragi.
“Dopo aver guadagnato terreno cantone dopo cantone, gli ecologisti possono ambire a conquistare un posto nel governo federale”, constata Longchamp. Nelle città i Verdi sono già attualmente il terzo partito in ordine di grandezza.
Che poi riescano effettivamente ad entrare in Consiglio federale per il politologo è però assai improbabile: “È verosimilmente ancora troppo presto perché ciò accada”, afferma.
Altri sviluppi
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Liberali radicali oscurati dai democentristi
Al successo dei Verdi si contrappone l’erosione dei liberali radicali. “IL PLR ha perso voti al centro e non ne ha guadagnati a destra”, afferma Longchamp, secondo cui il partito di Fulvio Pelli si è lasciato troppo oscurare dall’ombra dell’UDC alle ultime elezioni e per questo ha perso dei voti, come dimostra il secondo barometro elettorale.
“Hanno deciso di rischiare permettendo all’UDC di conquistare il secondo rappresentante in governo e lasciando al partito nazionalconservatore una posizione dominante in seno alla maggioranza borghese”.
I democristiani puntano sui giovani
Il leggero guadagno di mezzo punto percentuale da parte dei popolari democratici è dovuto secondo Longchamp al fatto che il partito si è concentrato sul posto lasciato vacante dal centro.
“Possono conquistare consensi soprattutto fuori città”. Anche fra i giovani dai 18 ai 39 anni il PPD dovrebbe registrare un aumento dei consensi.
swissinfo, Christian Raaflaub
traduzione e adattamento, Anna Passera
UDC: il sondaggio prevede che otterrà il 27% dei voti (elezioni del 2003: 26,7%)
PS: 23% (23,3%)
PLR: 16,1% (17,3)
PPD: 14,9% (14,4%)
Verdi: 9% (7,4%)
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 2009 persone in tutta la Svizzera, dal 18 dicembre 2006 al 9 gennaio 2007.
L’inchiesta non consente di concludere quale sarà la ripartizione dei seggi alla Camera del popolo (chiave di ripartizione cantonale).
Sono considerati partiti di governo le formazioni che contano almeno un rappresentante fra i sette membri del Consiglio federale.
Dal 1959 i partiti rappresentati in governo sono sempre stati gli stessi: liberali radicali (PLR), democristiani (PPD), democentristi (UDC) e socialisti (PS).
Fino al 2003, tutti i partiti tranne l’UDC avevano due rappresentanti in governo. Ma poi la situazione è cambiata e nell’elezione di fine anno il PPD ha perso un seggio, andato all’UDC.
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