Così si vota e così si conta
In Svizzera il 20 ottobre si terranno elezioni parlamentari federali. Chi riceve il maggior numero di voti vince. Stop: non è davvero così semplice. Vi spieghiamo come si diventa vincitori e come perdenti.
“Caso speciale”
Il parlamento svizzero è una vera peculiarità: costituisce anche l’interfaccia tra democrazia indiretta e diretta. In qualità di legislatore, riceve lavoro anche dal popolo. Se i votanti hanno detto sì a un’iniziativa popolare, che equivale a un emendamento costituzionale, il parlamento deve elaborare le leggi per attuare il nuovo articolo.
Nozioni di base
Seggi da assegnare: 246, di cui 200 nel Consiglio nazionale (Camera del popolo), 46 nel Consiglio degli Stati (Camera dei Cantoni).
L’elezione del Consiglio nazionale è principalmente un’elezione di partito, quella del Consiglio degli Stati un’elezione personale.
Nel Consiglio nazionale, ciascuno dei 26 Cantoni che compongono la Confederazione ha diritto a un numero di seggi determinato dal numero di abitanti. Essendo il cantone più popoloso, Zurigo può inviare a Berna 35 deputati, mentre i sei cantoni meno popolati possono inviare un solo deputato ciascuno.
Il Consiglio degli Stati è la quintessenza della compensazione: ogni cantone ha due seggi, indipendentemente dalle sue dimensioni. Fanno eccezione i sei semicantoni, che hanno ciascuno un seggio.
Nel Consiglio degli Stati, il cantone di Uri, con ben 36’000 abitanti, si trova su un piano di parità con Zurigo, il più grande cantone con 1,5 milioni di abitanti. Il livellamento del peso di voto nel parlamento federale protegge i più piccoli dall’essere messi in minoranza dai grandi, cioè dall’essere schiacciati.
Diritto elettorale
Nella Svizzera federalista, compete ai cantoni organizzare elezioni e votazioni. Vige il segreto di voto e di elezione.
Come ogni altro diritto, quello di voto e di elezione è soggetto a interessi politici. Gli attori vorrebbero stabilire le regole in modo tale da avere le maggiori possibilità di vincere.
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Dal voto al seggio
La chiave di ripartizione dei seggi è fornita dal sistema di voto. La Svizzera ne ha due, uno per ogni Camera. Quella del popolo è eletta con il sistema proporzionale, dei Cantoni con il sistema di maggioranza.
I collegi elettorali sono gli stessi per entrambe le Camere: i Cantoni.
C’è voto e voto
Ci sono due tipi di voto alle elezioni del Consiglio nazionale: Voti di lista e voti dei candidati. In una prima fase, i mandati sono ripartiti tra i partiti in base ai voti di lista ottenuti. Da qui il termine rappresentazione proporzionale. In una seconda fase, sono i voti preferenziali andati ai vari candidati che determinano chi tra costoro conquista il mandato all’interno della lista di partito.
Il proporzionale significa anche che per un seggio occorre un determinato numero di voti di lista. La regola: più elevato è il numero di seggi che un cantone deve assegnare, più basso è l’ostacolo per ottenerne uno.
Grandi “differenze di prezzo”
Nel Cantone di Zurigo, con 35 seggi nel Consiglio nazionale, si perde un mandato per meno del 3% dei voti di lista. Nel piccolo Uri, se solo due persone si candidano per l’unico seggio di cui dispone il Cantone nella Camera del popolo, è necessario ottenere più del 50% dei voti per vincere. Un ostacolo molto alto per candidati poco conosciuti.
La distribuzione dei seggi richiede buone competenze di aritmetica. La complessa formula matematica, con resti e quozienti, richiede più operazioni prima che tutti i mandati siano assegnati.
Altre regole del gioco
Congiunzioni di liste: due o più partiti possono fare causa comune. Possono così aumentare le loro probabilità di essere eletti, poiché i voti delle liste “congiunte” sono conteggiati insieme per determinare il numero di mandati ottenuti. Questi sono poi ripartiti tra i singoli partner della congiunzione, secondo le regole del sistema proporzionale.
Panachage: gli elettori possono modificare le liste prestampate cancellando uno o più candidati e sostituendoli con altri candidati di altre liste.
Cumulo: gli elettori possono anche dare due voti preferenziali – ma non di più – a dei candidati.
Composizione personale: invece di utilizzare una lista prestampata, gli elettori possono anche compilare una lista personalizzata, con tutti i loro candidati preferiti, di partiti diversi. Se sull’intestazione della lista scrivono anche il nome di un partito, tutti i voti per i candidati contano anche come voti di lista.
Circa la metà delle schede elettorali viene cambiata. Ciò significa che in Svizzera circa il 50% degli elettori non può essere associato chiaramente a un partito.
(Traduzione dal tedesco)
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