Esercito 95 cede il passo ad Esercito XXI
Il passaggio da Esercito 95 ad Esercito XXI, che diverrà ufficiale dal prossimo 1° gennaio, è stato celebrato martedì a Berna con grande pompa.
Invitati ufficiali e visitatori della cerimonia sono stati accolti da un centinaio d’oppositori e altermondialisti.
Celebrazione in pompa magna per festeggiare il passaggio da Esercito 95 ad Esercito XXI, che diverrà ufficiale dal prossimo mese di gennaio.
Circa 10 mila le persone presenti alla celebrazione, tra cui il ministro della difesa Samuel Schmid, che ha rilevato il forte attaccamento popolare alle forze armate.
«L’esercito svizzero appartiene a noi tutti ed esiste per volere del popolo. Tutti i cittadini svizzeri, militari e no, assumono la loro parte di responsabilità per quanto riguarda le nostre forze armate», ha detto il capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Al passo coi tempi
Secondo Schmid, Esercito XXI costituisce la risposta adeguata contro le «nuove minacce come l’estremismo, il terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa».
Esercito XXI ha tre missioni, ha detto il ministro della difesa. «La prima è la promozione della pace» come già avviene in Kossovo. Poi vi sono «l’aiuto in caso di catastrofe e l’appoggio alle autorità civili» ed, infine, la difesa nazionale.
«Il nostro esercito è operativo e produce sicurezza ogni qualvolta ciò si rivela necessario, giorno dopo giorno», ha aggiunto il ministro svizzero della difesa.
La manifestazione è costata alle casse della Confederazione 1,2 milioni di franchi, due terzi dei quali coperti dagli sponsor. Una spesa «necessaria», ha detto Schmid.
La protesta degli oppositori
I 10 mila invitati ufficiali e visitatori della cerimonia sono stati accolti da un centinaio d’oppositori e altermondialisti, che hanno improvvisato una cacofonia davanti alla «BernArena», la pista di ghiaccio della capitale federale, nella quale si è svolta la festa ufficiale.
I manifestanti, per la maggior parte di giovane età, hanno suonato trombe e fisarmoniche e diffuso musica con gli altoparlanti per protestare contro quella che hanno definito una «manifestazione di propaganda militare».
Obiettivo della manifestazione, organizzata dal Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), il Coordinamento anti WTO ed altre organizzazioni, la critica della professionalizzazione che caratterizza Esercito XXI, come ha spiegato Samuel Durrer del GSsE ai rappresentanti dei mass media.
swissinfo e agenzie
Cerimonia commemorativa martedì a Berna per il passaggio ad Esercito XXI, il nuovo concetto di difesa che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Tre le missioni del nuovo esercito svizzero: promozione della pace, aiuto in caso di catastrofe e difesa nazionale.
La rinnovata struttura militare consentirà di dare una risposta adeguata alle minacce emergenti, come terrorismo, estremismo e proliferazione delle armi di distruzione di massa.
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