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Favorevoli agli acquisti la domenica

In caso di rifiuto della legge, 1000 posti di lavoro ne risentirebbero, secondo il ministro democristiano Joseph Deiss Keystone

Il partito popolare democratico svizzero sostiene l'apertura domenicale dei negozi in stazioni ferroviarie e aeroporti, in votazione il 27 novembre.

Riuniti sabato a Baden, nel canton Argovia, i delegati del quarto partito di governo hanno inoltre respinto la moratoria sugli organismi geneticamente modificati nell’agricoltura.

Nel discorso pronunciato davanti all’assemblea dei delegati, la presidentessa del partito popolare democratico svizzero (PPD), Doris Leuthard, ha affermato che a suo parere, opporsi alla liberalizzazione degli orari dei negozi in stazioni e aeroporti significherebbe non essere al passo coi tempi.

Dello stesso avviso si è mostrata la gran parte dei delegati del partito di ispirazione cristiana: la modifica della legge sul lavoro è stata approvata con 122 voti contro 9 e 7 astensioni.

Gli argomenti legati alla comodità degli acquisiti per i consumatori e agli aspetti economici hanno così avuto il sopravvento su chi invitava a un maggior rispetto della domenica – quale giorno di riposo dedicato alla famiglia – e degli interessi dei lavoratori. Il referendum contro la legge è stato lanciato dall’Unione sindacale svizzera e da Travail.Suisse, il sindacato cristiano-sociale.

Organismi geneticamente modificati

Più battaglia vi è stata sul secondo tema in votazione il 27 novembre, l’iniziativa popolare «per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche».

A difesa della moratoria di cinque anni sull’uso di organismi transgenici nell’agricoltura (ogm) proposta da contadini bio e organizzazioni ecologiste e dei consumatori si è schierata la consigliera nazionale ticinese Chiara Simoneschi-Cortesi: a suo avviso, si tratta di un’iniziativa moderata che non nuoce né alla ricerca medica, né all’impiego. Garantisce invece ai consumatori la libera scelta dei prodotti.

La maggioranza si è però lasciata convincere dal consigliere federale Joseph Deiss, secondo cui l’iniziativa, se venisse accolta, rappresenterebbe una dose di veleno per l’economia elvetica. «Se la Svizzera vuole rimanere competitiva occorre sostenere le nuove tecnologie», ha affermato il ministro. «La legge attuale offre una protezione sufficiente della natura e dei consumatori». Alla fine il no ha prevalso per 104 voti contro 39 e 14 astensioni.

Diminuzione dei contributi sociali

L’assemblea ha inoltre accettato all’unanimità un documento programmatico che propone di diminuire i contributi sociali che i datori di lavoro sono tenuti a versare per i loro dipendenti di oltre 50 anni. L’idea è di eliminare un ostacolo che si frappone all’assunzione nelle imprese di persone di una certà età.

Il consigliere nazionale svittese Reto Wehrli non ha avuto difficoltà a convincere i presenti della bontà del progetto. Wehrli ha ricordato che i lavoratori più anziani rappresentano sovente un carico salariale elevato per le imprese: visto che non è possibile diminuire le buste paga, occorre a suo avviso intervenire sui contributi sociali.

Il documento votato sabato vuole inoltre offrire la possibilità di ritirare una parte della previdenza professionale per finanziare la formazione continua. Gli organi del PPD valuteranno ancora alcuni punti dell’intero progetto, poi cercheranno di metterlo in pratica attraverso una serie di atti parlamentari.

swissinfo e agenzie

La modifica della legge federale del lavoro prevede di autorizzare il lavoro domenicale per i negozi con sede negli aeroporti e nelle stazioni con una cifra d’affari di almeno 20 milioni di franchi.

Contro la legge, l’Unione sindacale svizzera e Travail.Suisse hanno lanciato un referendum, sostenuti dal Partito cristiano sociale, dal Partito socialista, dai Verdi, dal Partito evangelico e dagli ambienti ecclesiastici.

Il PPD si è invece dichiarato a favore degli acquisti la domenica con 122 voti contro 9 e 7 astensioni.

La votazione popolare si terrà il prossimo 27 novembre.

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