Fumo sulla Striscia di Gaza, l'11 gennaio 2009. (Sebastian Scheiner, AP)
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Un palestinese si libera dei detriti della sua casa, danneggiata dal fuoco israeliano il 18 gennaio. (Eyad Baba, AP)
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Un gruppo di palestinesi si ritrova nei pressi di un edificio occupato dai membri di Hamas, nel quartiere di Zeitun, distrutto da un missile israeliano il 9 gennaio. (Hatem Moussa, AP)
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Colazione all'aperto per una famiglia palestinese, la cui casa è stata distrutta il 20 gennaio nel campo di Jebalya. (Patrick Baz, AP)
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Un'operazione dell'esercito israeliano sulla città di Gaza, il 13 gennaio. (Khalil Hamra, AP)
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Medici palestinesi soccorrono un giovane ferito a Gaza, il 5 gennaio. (Khalil Hamra, AP)
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Quartiere sud della città di Gaza, 20 gennaio. Una giovane madre palestinese, Tahani Hijji, osserva le macerie della sua casa. (Anja Niedringhaus, AP)
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Nascosto sotto le macerie, il braccio di un membro della famiglia palestinese Sammuoni, morto durante l'operazione armata israeliana il 5 gennaio. (Khalil Hamra, AP)
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Lo sconforto di una donna palestinese al funerale di un militante di Hamas, Muhammed Abu Shaar, ucciso il 5 gennaio nel campo profughi di Rafah. (Eyad Baba, AP)
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I soldati israeliani avanzano verso il nord della Striscia di Gaza, in un'immagine pubblicata dall'esercito stesso. (Neil Cohen, AP/IDF)
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Un raid israeliano a Rafah, a sud della Striscia di Gaza, il 13 gennaio. (Abdalrahem Khateb, AP)
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Una famiglia palestinese in fuga da uno stabile in fiamme, nel centro profughi di Rafah, il 28 dicembre 2008. (Hatem Omar, AP)
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Una donna palestinese approfitta della tregua di tre ore accordata da Israele, l'8 gennaio, per fare rifornimenti in un piccolo supermercato di Gaza. (Mohammed Saber, epa)
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Campo profughi di Rafah, 7 gennaio. Un palestinese in fuga da una zona ormai completamente distrutta. (Eyad Baba, AP)
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Il dolore di un uomo di fronte alla scomparsa di un famigliare, ucciso nell'attacco israeliano a Beit Lahia assieme ad altri otto palestinesi. (Khalil Hamra, AP)
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Un giovane palestinese osserva il cimitero di Beit Lahiya, colpito dal fuoco israeliano. (Khalil Hamra, AP)
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Di alcune abitazioni palestinesi restano soltanto le macerie. (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
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Bambini palestinesi piangono la morte dei loro fratelli Qasem, 6 anni, Basem, 11, e del loro zio Saddam Abad al Nabe, 17 anni. (Mohammed Saber/epa)
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Un giovane palestinese si arrampica tra le rovine di una casa a Jabalya, il 19 gennaio. (Jerry Lampen, AP)
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20 gennaio. Un palestinese prega per la famiglia Sammuni. Qualche giorno prima, nel sud della città di Gaza, 29 membri di questo nucleo sono rimasti uccisi in un bombardamento. (Anja Niedringhaus, AP)
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Morte e distruzione nella Striscia di Gaza.
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Il 27 dicembre 2008, Israele ha lanciato un’offensiva contro la Striscia di Gaza. Il bilancio è drammatico: 1’300 palestinesi – di cui oltre 400 bambini – e 13 israeliani hanno perso la vita, mentre più di 5’300 persone sono rimaste ferite. Se alcune zone del centro di Gaza sono state risparmiate, altre – come Jabalya e Beit Lahiya – sono state completamente distrutte. Il 18 gennaio 2009 è stato decretato il cessate il fuoco.
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Il Comitato internazionale della Croce rossa (CICR) è un’organizzazione neutrale e indipendente la cui missione è proteggere le vittime dei conflitti e prestar loro assistenza. Inoltre, il CICR dirige e coordina gli aiuti internazionali in caso di crisi.
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