Disabili in Svizzera: a volte difficile, a volte buffo
In Svizzera l'accesso al lavoro e all'istruzione o anche una serata fuori casa possono risultare difficili per i disabili. Il comico Eddie, affetto da paralisi cerebrale, racconta la sua esperienza.
Essere su una sedia a rotelle non è male, dice lo zurighese Eddie Ramirez, nato con una paralisi cerebrale.
Quando esce e si fa strada in un nightclub affollato, la velocità con cui la gente si allontana scusandosi è un grande vantaggio per liberare un percorso. I suoi amici lo chiamano “il Mosé della discoteca”, capace di dividere il mare dei ballerini.
In vista delle elezioni federali di ottobre, l’ente radiotelevisivo SRG SSR presenta la serie di video #GenerazioneGlobale per illustrare le idee di dieci persone che vogliono cambiare il mondo.
Altrove, però, persistono impedimenti fisici e sociali a una vita normale.
Circa 1,8 milioni di persone in Svizzera vivono con una disabilità. Sebbene dal punto di vista politico e legale abbiano gli stessi diritti degli altri cittadini, nella realtà quotidiana sono spesso confrontati con ostacoli e difficoltà di accesso a luoghi e servizi.
Non si tratta solo di spazi pubblici o privati, ma anche delle percezioni distorte da parte altri, che a volte vedono Eddie come un essere goffo da trattare con una condiscendenza che rasenta la comicità – un’attitudine a cui lui attinge a piene mani per i suoi spettacoli.
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