Quasi la metà della popolazione mondiale può votare, ma…
Lo si fa con una scheda elettorale o con l’impronta digitale: votare. Si esprime la propria preferenza per un candidato, un partito oppure a favore o contro una riforma costituzionale. Per la Giornata internazionale della democrazia 2017 vi proponiamo un tour elettorale attorno al mondo, dove quasi una persona su due può votare.
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Studi in scienze politiche e storia all'Università di Berna. Esperienze presso Reuters, Der Bund, Berner Zeitung e Radio Förderband. Interessato alla pratica della moderna democrazia diretta svizzera in tutte le sue sfaccettature. Sempre al centro: il cittadino.
Chi diventerà presidente? Quale candidato riuscirà ad ottenere un seggio in parlamento? Otterremo finalmente più libertà?
Nel 2016, i cittadini di 72 paesi hanno potuto partecipare a votazioni o elezioni. Con il loro voto hanno contribuito a dare importanti segnali politici. Nel mondo sono 75 le nazioni che hanno delle democrazie complete o imperfette, secondo l’Indicatore di DemocraziaCollegamento esterno calcolato quasi annualmente dal settimanale inglese The Economist.
La possibilità di esprimere la propria preferenza contribuisce al buon funzionamento del processo democratico. Tuttavia, non sempre tutto fila liscio. L’esempio più recente è il Kenya, un paese considerato un modello democratico per il continente africano. Le elezioni presidenziali di inizio agosto sono state invalidate dalla Corte suprema, che ha accolto un ricorso contro la rielezione del presidente Uhuru Kenyatta per sospette manipolazioni.
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