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Gli appuntamenti con le urne nei cantoni

Gli elettori di Zurigo hanno scelto una via mediana per le indennità per i figli Keystone Archive

Oltre che a livello federale, anche in numerosi cantoni e comuni si è votato.

Una lista di alcuni temi sottoposti all’attenzione dei cittadini.

Zurigo

Nel canton Zurigo le deduzioni fiscali per ogni figlio a carico passano da 5400 a 6800 franchi. L’elettorato ha bocciato a larga maggioranza un’iniziativa del PPD che chiedeva di raddoppiare la deduzione, ma ha approvato il controprogetto con l’aumento più modesto elaborato dal parlamento. La partecipazione al voto è stata del 52%.

Con l’approvazione del controprogetto il gettito fiscale del Cantone è destinato a diminuire di 23 milioni di franchi. Fosse passata l’inziativa, la riduzione avrebbe raggiunto i 150 milioni.

Berna


Gli esecutivi comunali del canton Berna saranno d’ora in poi i soli responsabili per la naturalizzazione degli stranieri. Il popolo ha infatti accettato a larga maggioranza (60%) una modifica di legge in tal senso, infliggendo una severa sconfitta all’UDC che propugnava lo statu quo.

Attualmente in due terzi dei comuni bernesi la naturalizzazione di una persona è discussa dall’assemblea comunale o dal legislativo. La revisione della legge – nelle intenzioni del Consiglio di Stato – dovrebbe semplificare la procedura. L’UDC, solo partito contrario, è del parere che le entità comunali rischiano così di perdere una certa autonomia. La questione sugli organi competenti in materia sarà probabilmente discussa anche a livello federale: l’UDC sta infatti raccogliendo firme per l’iniziativa «per naturalizzazioni democratiche».

I cittadini si sono allineati al governo anche per sopprimere gli aumenti salariali automatici ai 15mila insegnanti della regione (55,3% favorevoli). D’ora in poi gli stipendi non saranno più adeguati in base all’esperienza. La partecipazione al voto si è fermata al 42,25%.

Friburgo


Con una maggioranza del 61%, i friburghesi hanno rifiutato un’ulteriore liberalizzazione del settore delle macchinette mangiasoldi, la cui presenza è autorizzata nel cantone anche nei caffè e nelle sale da gioco. Approvata lo scorso dicembre dal Gran Consiglio, la modifica della legge relativa ai giochi d’azzardo avrebbe permesso di aumentare la puntata massima da 2 a 5 franchi per partita e per apparecchio. I guadagni non sarebbero più stati limitati e il numero degli apparecchi autorizzato per sala da gioco sarebbe passato da 2 a 10.

Questo allentamento delle disposizioni è stato combattuto dalla sinistra e dagli ambienti culturali, che temevano un «impoverimento» della Lotteria romanda, i cui guadagni sono ridistribuiti alle associazioni di utilità pubblica. UDC, PRD e parte del PPD – diviso sulla questione – hanno fatto valere l’argomento dell’impiego, a causa della presenza a Friburgo dei due principali fabbricanti di macchinette mangiasoldi.

Aarau


La costruzione di un nuovo stadio ad Aarau rischia di essere rinviata alle calende greche. Con oltre 3800 voti contro poco più di 2800 i cittadini hanno bocciato in una votazione comunale un credito di 25 milioni di franchi per un progetto denominato «MittellandArena».

Più che contro lo stadio, l’opposizione si è battuta contro la costruzione annessa di un nuovo centro acquisti. Senza un nuovo stadio, che dovrebbe sostituire quello del «Brügglifeld», che non rispetta più le norme della lega svizzera di calcio, il FC Aarau rischia di essere relegato in Challenge League nel 2007.

Argovia


Nel canton Argovia è stata decisa, con più di 97’800 voti contro meno di 95’300, l’abolizione della legge cantonale sugli orari di chiusura dei negozi, che apre la via alla liberalizzazione in materia. Bocciata invece, con oltre 106’500 voti contro quasi 76’000, un’iniziativa della Lista alternativa che chiedeva di utilizzare almeno l’1% delle entrate fiscali per sostenere la cultura.

Nidvaldo


Nel canton Nidvaldo il governo cantonale continuerà ad essere composto di sette membri. L’iniziativa UDC che chiedeva di ridurre i consiglieri di Stato a cinque è stata respinta con 9022 voti contro poco più di 6000. La partecipazione alle urne è stata del 54,2%. Nel 1998 il governo cantonale era già stato ridotto da 9 a 7 membri. Con l’iniziativa bocciata, i democentristi nidvaldesi, entrati in parlamento nel 2002, chiedevano un nuovo taglio agli effettivi sulla scia di analoghe iniziative riuscite nei vicini cantoni di Obvaldo e Lucerna.

Uri


I cittadini di Uri hanno approvato con 6610 voti contro quasi 4000 una modifica di legge che introduce l’esenzione fiscale per le persone con un reddito imponibile fino a 11’000 franchi e fino a 20’000 franchi per le coppie sposate. Riduzioni d’imposta sono inoltre previste per salari imponibili fino a 19’900 e 32’900 franchi rispettivamente.

Neuchâtel


Un aumento retroattivo delle imposte, il cui obiettivo era di equilibrare le finanze pubbliche della cittadina, è stato bocciato dal 76% degli elettori di La Chaux- de-Fonds. Qualora il comune non dovesse trovare una soluzione, le autorità cantonali saranno costrette a porlo sotto tutela.

Vallese


Per la quarta volta dal 1947, i vallesani hanno rifiutato di modificare il sistema di elezione del Consiglio di Stato. L’iniziativa che proponeva il passaggio dall’attuale sistema maggioritario a quello proporzionale è stata respinta dal 54% degli elettori, la cui partecipazione alle urne è stata quasi del 56%.

Promossa dal Partito socialista, appoggiata da tutti i partiti minoritari ma combattuta dal PPD, l’iniziativa voleva introdurre nella Costituzione una rappresentazione proporzionale delle forze politiche del cantone in seno al governo. Con il sistema maggioritario, i due principali partiti di minoranza – PLR e PS – dispongono ciascuno di un rappresentante in governo, accanto a tre PPD.

swissinfo e agenzie

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