Gli Stati rivedono la nota spese dell’esercito
La Camera alta ha stralciato dal programma d'armamento 2004 dodici carri armati per le truppe del genio e per lo sminamento. Approvato invece l'acquisto di due arei da trasporto.
Il no ai Panzer, anche se solo provvisorio, è senza precedenti e prova la necessità di un dibattito approfondito sul ruolo dell’esercito.
L’esercito svizzero rischia di dover rinunciare, almeno per il momento, ai suoi 12 carri armati per le truppe del genio e per lo sminamento. Con 28 voti a 14 il Consiglio degli Stati ha infatti cancellato oggi l’acquisto di questi carri dal programma di armamento 2004, il cui volume di spesa viene ridotto da 647 a 518 milioni di franchi. Il Nazionale deve ancora esprimersi.
L’esercito ha davvero bisogno di carri armati?
Malgrado questa decisione più unica che rara, la maggioranza della Camera dei cantoni ha detto di non voler rivoluzionare l’esercito; del resto non si tratta di una scelta definitiva sui Panzer, ma di un rinvio, ha dichiarato il presidente della commissione Hermann Bürgi (UDC/TG).
Gli Stati sono pronti a riconsiderare la questione l’anno prossimo o nella sessione di dicembre, dopo un dibattito di fondo sulla missione dell’esercito. A tal proposito è stata trasmessa una mozione con cui si chiede al Consiglio federale un rinvio che permetta di valutare la necessità di determinati acquisti.
I dodici panzer, del valore di 138 milioni, non rappresentano una priorità per l’esercito, hanno affermato diversi senatori i quali, sull’esempio di Urs Schwaller (PPD/FR) si sono affrettati a precisare di non voler assolutamente passare per antimilitaristi.
L’epoca degli acquisti costosi senza una vera necessità è passata, ha rilevato Pierre-Alain Gentil (PS/JU), mentre per Helen Leumann (PLR/LU) la situazione internazionale evidenzia che le nazioni hanno più interesse ad attrezzarsi per fronteggiare attacchi terroristici che non guerre tradizionali.
Le ragioni di chi voleva i carri armati
Una minoranza capeggiata da Peter Bieri (PPD/ZG) ha invano chiesto che nel programma d’armamento fossero mantenuti i 12 carri, considerati necessari per le brigate blindate che devono avanzare su terreni minati.
L’esercito è stato ridotto, ora deve risultare più mobile, ha affermato dal canto suo il consigliere federale Samuel Schmid, che ha anche chiamato a sua difesa la formazione della truppa. Qualcuno avrebbe voluto ulteriori tagli, ma la maggioranza degli Stati si è detta contraria.
Proposti altri tagli
This Jenny (UDC/GL), ad esempio, avrebbe voluto eliminare dal programma anche l’acquisto di due aerei da trasporto del tipo Casa C-295M, di fabbricazione spagnola. In un momento di restrizioni in ogni campo, ha affermato Jenny, non c’è bisogno di spendere 109 milioni per degli apparecchi destinati al trasporto di truppe e di materiale all’estero, alla distribuzione di razioni alimentari e all’impiego di paracadutisti.
Con 27 voti a 6 la sua proposta è stata respinta. Un’altra minoranza UDC ha cercato di ottenere la rinuncia agli aerei in cambio del mantenimento dei 12 Panzer, ma gli Stati hanno detto di no.
Missioni internazionali
Il via libera ai due aerei testimonia la nostra volontà di continuare a partecipare alle missioni internazionali e la nostra solidarietà con l’Europa, ha rilevato da parte sua Christiane Langenberger (PLR/VD). Con tali velivoli la Svizzera potrà inoltre partecipare al «pool degli aerei da trasporto militari» e utilizzare, in caso di bisogno, gli apparecchi degli Stati vicini.
swissinfo e agenzie
Il Consiglio degli Stati ha stralciato 12 carri armati dal programma d’armamento 2004
In questo modo la spesa scende di 138 milioni di franchi e si attesta intorno ai 518 milioni di franchi
Una minoranza ha contestato anche l’acquisto di due aerei da trasporto
I seguenti punti del programma d’armamento 2004 sono stati approvati senza contestazioni:
– integrazione del sistema di trasferimento dei dati Data Link nel sistema Florako di sorveglianza aerea (268 milioni)
– due piattaforme di simulazione di tiro al laser per esercizi da combattimento (95 milioni)
– 105’000 elmetti «balistici» di materiale sintetico (35 milioni)
– 49 container da circa 9000 litri per il rifornimento di carburante (11 milioni)
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