I presidenti di partito si prestano al contraddittorio
Fra quattro settimane è giorno di elezioni federali. I presidenti dei quattro partiti di governo e dei Verdi si prestano al gioco della chat organizzata da swissinfo.
Oltre che informarsi sull’infuocata campagna elettorale, gli internauti hanno voluto sapere la posizione dei partiti nei confronti della Quinta Svizzera.
Nel periodo caldo della campagna elettorale, swissinfo offre agli svizzeri e alle svizzere residenti all’estero la possibilità di porre direttamente delle domande ai presidenti dei partiti di governo e a quello del partito ecologista. Un modo per costruire un ponte fra gli esponenti politici dei partiti più grandi e la Quinta Svizzera.
Finora hanno risposto in diretta via etere il presidente del partito liberale radicale Fulvio Pelli, quello dell’Unione democratica di centro (UDC – desta nazional-conservatrice) Ueli Maurer, e il democristiano Christophe Darbellay (PPD – partito popolare democratico). Abbiamo selezionato alcuni temi trattati nelle chat, interamente disponibili sul sito di swissinfo.
Chi partecipa al gioco “Zottel salva la Svizzera”, disponibile sul sito online dell’UDC, può accumulare dei punti se riesce a far schizzare lontano un giudice o a investire della gente sulla strada, scrive un internauta, che trova l’iniziativa perlomeno bizzarra, se si tiene conto del fatto che l’UDC è il partito del ministro della giustizia Christoph Blocher.
Per Maurer l’idea da trasmettere è invece un’altra: “In questo modo vogliamo mostrare come è possibile ottenere un passaporto svizzero”, risponde.
Pecora nera = Razzismo
Alcuni partecipanti al dialogo via internet considerano razzista il manifesto elettorale del partito nazional-conservatore raffigurante tre pecore bianche che espellono a calcioni fuori dai confini rossocrociati una pecora nera. Per Maurer “La pecora nera raffigura solo gli stranieri criminali, non tutti gli stranieri”.
Una tattica che per il PPD appare incomprensibile: “Mi auguro che la gente si renda conto che i partiti che producono molti decibel hanno visioni del mondo che raccolgono pochi frutti. Auspico un maggiore rispetto e più stile anche in periodo di campagna elettorale”, afferma Darbellay.
Popolo elvetico e stranieri
Interessante anche la domanda posta da un internauta che si chiede cosa intende l’UDC per “popolo svizzero”: “Tutti coloro che si sentono coinvolti dal nostro partito”, risponde Ueli Maurer.
C’è poi chi ha espresso la propria preoccupazione riguardo al fatto che le prese di posizione dell’UDC nei confronti degli stranieri e dell’Islam rischiano di mettere in difficoltà gli svizzeri che vivono all’estero. “L’immagine della Svizzera all’estero non è mai stata così negativa”, scrive.
Al contrario, spiega Maurer: “Gli stranieri onesti residenti in Svizzera si sentono scaricati di un peso, perché finalmente non sono più messi nello stesso pentolone con gli stranieri criminali. Si evitano in tal modo le generalizzazioni”.
Impegno per gli svizzeri all’estero
Ad ognuno dei tre presidenti di partito è stato chiesto cosa fa il loro partito in favore della Quinta Svizzera.
Fulvio Pelli: “Essenzialmente tre cose: sostenere swissinfo, promozione delle scuole svizzere nel mondo e lotta in favore dell’introduzione del sistema e-voting, per meglio permettere agli svizzeri all’estero di partecipare alle elezioni”.
Ueli Maurer: “Sulle liste dell’UDC annoveriamo 28 svizzeri all’estero residenti in 22 diversi paesi. Candidati ripartiti in tre cantoni”.
Christophe Darbellay: “Ci preoccupiamo affinché la Svizzera rimanga un paese aperto e sicuro, ma anche che swissinfo continui ad esistere, in modo da permettere agli svizzeri all’estero di accedere alle informazioni sul loro paese d’origine”:
Rielezione di Blocher in governo
La campagna dei democentristi pone l’accento sul presunto complotto contro Christoph Blocher. Una cospirazione volta a fare in modo che non sia più rieletto in governo il prossimo 12 dicembre, sostiene l’UDC.
Se tale ipotesi dovesse verificarsi, Ueli Maurer non esita ad affermare: “In tal caso il nostro partito uscirà dal Consiglio federale e entrerà all’opposizione”. Ma solo per un breve periodo, perché “a lungo termine il nostro posto è in governo, di cui vogliamo assumere le responsabilità”.
Dal canto suo, Fulvio Pelli risponde con pragmatismo: “Il governo svizzero è stato eletto in base ai principi della concordanza. L’UDC, in quanto partito più grande, ha diritto a due seggi e propone anche Christoph Blocher. Per quale motivo dovremmo accettare le proposte dei socialisti e dei democristiani e non quelle dei democentristi?”.
swissinfo
Nato a Lugano il 26 gennaio 1951, Fulvio Pelli è sposato con Claudia e ha tre figlie (Stefania, Giorgia e Olivia). Ha studiato diritto ed è titolare di uno studio legale e notarile. È deputato alla camera bassa del parlamento elvetico dal 1995. Nel marzo del 2005 è diventato presidente del Partito liberale radicale svizzero (PLR).
Il deputato zurighese Ueli Maurer è presidente dal 1996 dell’Unione democratica di centro. Dal 1991 rappresenta l’UDC in seno al Consiglio nazionale, in cui siede nella Commissione delle finanze.
Nato il 1° dicembre 1950, Maurer è sposato e padre di sei figli. Professionalmente è attivo quale direttore dell’associazione dei contadini del Canton Zurigo.
Christophe Darbellay è nato nel 1971 a Martigny, nel canton Vallese. Dal 2003 siede alla camera bassa del parlamento nelle file del partito democristiano (PPD). Nel 2006 è stato eletto presidente del PPD svizzero. Ingegnere agrario è stato, dal 2000 al 2004, vicedirettore dell’Ufficio federale dell’agricoltura. Dal 2004 è il direttore della Società dei veterinari svizzeri.
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