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Il governo toglie il segreto sulla filiale svizzera di I.G. Farben

Dal prossimo 1. gennaio la documentazione sulla filiale svizzera della ditta nazista I.G. Farben contenuti negli archivi della Confederazione potrà essere consultata liberamente Keystone

Il famoso rapporto Rees sulla presunta filiale svizzera dell'I.G. Farben, Interhandel, redatto nel 1945, sarà finalmente accessibile a tutti.

Il Consiglio federale ha infatti tolto il segreto in seguito alla pubblicazione dello storico Mario König sul «Caso Interhandel», studio redatto su incarico della Commissione Bergier. Entro fine marzo 2002 le società private potranno inoltre chiedere in ritorno le fotocopie dei loro documenti d’archivio, utilizzate dalla commissione di storici per i propri studi.

Nella sua riunione di venerdì, il governo ha fissato le procedure che le aziende private dovranno seguire per recuperare la documentazione, qualora siano interessate a fare un simile passo. La domanda scritta dovrà pervenire entro fine marzo. Per la fine del 2003, indica una nota, la procedura di restituzione dovrà essere conclusa.

L’esecutivo esorta nondimeno le aziende a conservare la documentazione, affinché sia possibile una verifica scientifica da parte di altri storici dei risultati raggiunti dalla Commissione Bergier.

Per quanto attiene gli archivi della Confederazione consultati, essi saranno accessibili senza impedimenti dal 1. gennaio. La decisione del governo non fa infatti altro che confermare quanto già deciso a giugno.

Gli storici della commissione, come anche la Società svizzera di storia, avevano allora deplorato questa decisione che avrebbe reso più difficile una verifica dei loro risultati. A loro avviso, le 130 mila fotocopie di documenti provenienti dagli archivi privati avrebbero dovuto essere conservate assieme in luogo sicuro, come ad esempio gli Archivi federali.

swissinfo e agenzie

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