Il PPD si congeda senza screzi da Ruth Metzler
Nonostante le aspre critiche espresse nel libro dell'ex consigliera federale ai vertici del partito, i delegati democratici cristiani l'hanno salutata con una standing ovation.
E la Metzler ha risposto dicendo di sentirsi «a casa» nel PPD.
Sabato, il Partito popolare democratico (PPD) si è congedato ufficialmente dalla sua ex consigliera federale Ruth Metzler, nel corso di un’assemblea straordinaria dei delegati svoltasi a Sciaffusa.
Alla presidente ad interim Doris Leuthard è toccato il difficile compito di rendere omaggio all’ex ministra, dopo le dure critiche ai dirigenti del partito espresse dalla Metzler, nel suo libro «Grissini & Alpenbitter», in relazione alla sua esclusione dal governo lo scorso 10 dicembre.
Fine della concordanza
Nel suo discorso di apertura ai 170 delegati, Doris Leuthard ha definito «clinicamente morta» la concordanza nella politica federale e ha criticato aspramente la politica polarizzatrice dell’Unione democratica di centro (UDC) e del Partito socialista (PS).
I suoi strali sono andati soprattutto all’UDC, accusata di tenere il piede in due scarpe, e indirettamente anche a Christoph Blocher, che ha sostituito la Metzler a capo del Dipartimento di giustizia e polizia.
«In Consiglio federale – ha detto – si sostengono ufficialmente le decisioni, facendo capire nel contempo all’opinione pubblica che non si condividono». I bilaterali bis ne sono un esempio.
Diritto di criticare
Esprimendosi sulle critiche rivolte da Ruth Metzler ai vertici del partito, la Leuthard ha detto che è suo buon diritto presentare la non rielezione in governo dal suo punto di vista. Ma a suo avviso, l’esclusione dal governo è stata una conseguenza delle elezioni di ottobre e il 10 dicembre la Metzler ha rinunciato spontaneamente ad opporre la candidatura a quella di Joseph Deiss.
Quella del 10 dicembre è stata in ogni caso una giornata nera e nel contempo una svolta nella storia del partito. Secondo Doris Leuthard, il PPD deve ora condurre la politica «fuori dall’ingorgo» in cui sono finite le riforme, rianimando il centro, che non esiste più nel Consiglio federale dopo la perdita del secondo seggio democristiano.
L’apparizione di Ruth Metzler, la prima sulla scena politica ufficiale dopo il «dramma» di dicembre, è stata accolta calorosamente dall’assemblea, che ha mostrato così di non averle serbato rancore per le stoccate alla direzione del partito. E la stessa ex ministra non ha infierito, dicendo anzi di sentirsi «a casa» nel PPD, che deve tuttavia rinnovarsi e profilarsi come «partito della società», orientato verso la ricerca di soluzioni.
Importante ruolo del PPD
A suo avviso, il PPD ha ancora «un importante ruolo» da svolgere, ma deve affrontare con coraggio i problemi delicati, senza «volgere gli occhi altrove». L’ex ministra ha in particolare deplorato che il gruppo parlamentare abbia optato la settimana scorsa per la non entrata in materia sulla revisione della legge federale sugli stupefacenti, che prevede in particolare la depenalizzazione del consumo di canapa.
Il PPD avrebbe preferito accomiatarsi prima, ma l’ex ministra di giustizia e polizia aveva chiesto di rimandare gli addii di qualche mese. I rapporti già tesi tra Ruth Metzler e il PPD si erano degradati ulteriormente negli ultimi giorni, dopo la pubblicazione del libro «Grissini & Alpenbitter», in cui l’ex ministra rievoca i suoi anni in governo fino al 10 dicembre.
Particolare irritazione hanno causato le critiche alla direzione, soprattutto nei confronti all’ex presidente Philipp Stähelin e al capo del gruppo parlamentare Jean-Michel Cina, accusati di averla lasciata cadere a favore di Deiss.
L’assemblea di commiato di Sciaffusa non è stata «uno show per i media e l’opinione pubblica», ha assicurato sabato Cina: l’obiettivo era di rendere all’ex consigliera federale un degno omaggio. Cina è tuttavia rimasto fuori dalla foto ricordo finale.
Il ghiaccio si è invece rotto almeno in apparenza con Joseph Deiss, che presentando i bilaterali bis ha rivolto alcune parole di lode all’ex collega: «Se gli accordi di Schengen e Dublino sono giunti in porto è anche grazie a te e tengo a ringraziarti». E in seguito i due si sono abbracciati.
Standing ovation
Nel suo intervento, accolto con una standing ovation sebbene non sia stato tenero verso il partito sulle questioni di fondo, Ruth Metzler ha avuto modo di presentare ai delegati il progetto di revisione del diritto sulla naturalizzazione per figli e nipoti degli immigrati, elaborato quando era ancora a capo del Dipartimento di giustizia e polizia e posto in votazione popolare il prossimo 26 settembre.
Il primo oggetto in votazione, ossia la naturalizzazione agevolata per i giovani stranieri della seconda generazione, è stato poi approvato dai delegati con 163 voti contro due e un’astensione. La seconda modifica, che prevede l’acquisizione automatica della cittadinanza elvetica per gli stranieri della terza generazione, è stata pure approvata con 163 voti contro tre e un’astensione.
swissinfo e agenzie
Il PPD (partito popolare democratico) si è ufficialmente congedato da Ruth Metzler, in occasione di un’assemblea straordinaria dei delegati, sabato a Sciaffusa.
L’ex ministra di giustizia e polizia ha recentemente pubblicato un libro sulla sua permanenza in consiglio federale, nel quale critica la direzione del partito per averla lasciata estromettere dal governo, durante l’elezione dello scorso 10 dicembre.
In quell’occasione, al suo posto era stato eletto Christoph Blocher, esponente dell’UDC (Unione democratica di centro).
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