L’e-voting sarà una realtà anche a Berna
Il canton Berna offrirà ai suoi cittadini residenti all'estero la possibilità di votare in forma elettronica. Per l'Organizzazione degli Svizzeri all'estero si tratta di un grande passo verso la realizzazione dell'e-voting in Svizzera.
Le autorità bernesi utilizzeranno il sistema informatico messo a punto dal canton Ginevra, pioniere in materia. Un accordo di collaborazione in tal senso è stato sottoscritto venerdì dai rappresentanti dei due cantoni.
Gli aventi diritto di voto bernesi che vivono all’estero (12’500 persone) potranno votare elettronicamente in occasione di scrutini federali e cantonali.
La partecipazione bernese al progetto di e-voting della Confederazione, ha affermato la cancelliera federale Corina Casanova, è «cruciale». «Berna è il secondo cantone più grande della Svizzera ed è quello che conta il maggior numero di comuni».
«È un ulteriore passo importante sulla lunga via del voto elettronico», commenta a swissinfo.ch Rudolf Wyder, direttore dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE). «Sono proprio i cittadini elvetici residenti all’estero a desiderare con maggior ardore la possibilità di esprimersi per via elettronica».
Inoltre, aggiunge Wyder, gli espatriati con diritto di voto rappresentano una parte non trascurabile dell’elettorato. La quota è dell’1,8% a Berna e del 6,7% a Ginevra.
Voto sicuro
Berna è il secondo cantone dopo Basilea Città ad adottare il sistema informatico realizzato da Ginevra. Un sistema che ha già dimostrato la sua efficacia e che soddisfa le esigenze federali in termini di sicurezza.
«Abbiamo elaborato una trentina di misure di sicurezza a vari livelli. Tra queste il criptaggio del voto e una serie di protezioni per evitare il diffondersi di virus o cavalli di Troia», ha spiegato a Berna Michel Warynski, responsabile del progetto di voto elettronico a Ginevra.
Berna prevede di procedere a votazioni test nei comuni nel corso del 2011. Tra due anni, tutti gli Svizzeri dell’estero che esercitano i loro diritti politici a Berna potranno votare in forma elettronica.
L’obiettivo della Cancelleria federale è di consentire alla metà degli Svizzeri all’estero registrati nelle liste elettorali (circa 65’000 persone) di votare in linea entro il 2012. Al momento, questa possibilità è offerta a circa 26’000 persone iscritte nei registri cantonali di Neuchâtel, Ginevra e Basilea Città.
«Sono molto soddisfatta dell’andamento delle cose, anche se si procede lentamente: non dobbiamo però dimenticare che gli aspetti legati alla sicurezza sono fondamentali», ci dice Corina Casanova.
«In Svizzera sono poi i cantoni ad essere competenti per quanto riguarda l’organizzazione di votazioni ed elezioni: spetta quindi a loro decidere quando vogliono offrire il voto elettronico ai loro cittadini».
Iscriversi non basta
L’e-voting sarà accessibile per gli svizzeri che vivono nell’Unione europea o in uno Stato firmatario dell’accordo di Wassenaar (tra cui Stati Uniti, Canada e Argentina).
Per la Confederazione, solamente questi paesi garantiscono la libertà di espressione e quindi anche il segreto del voto.
«Il 90% degli Svizzeri dell’estero vive in una di queste nazioni», annota il direttore dell’OSE.
La percentuale degli Svizzeri dell’estero iscritti nei registri elettorali cantonali, rileva Rudolf Wyder, è già abbastanza alta: «I quasi 130’000 iscritti superano ampiamente le previsioni formulate al momento dell’introduzione del voto per corrispondenza per gli svizzeri all’estero nel 1992».
«Quello che conta – puntualizza – non è però soltanto il numero di iscritti, ma pure il numero di coloro che partecipano effettivamente al voto».
Luigi Jorio, swissinfo.ch
Il voto elettronico è una rivendicazione molto sentita dagli Svizzeri all’estero.
Il voto per corrispondenza non permette in effetti sempre a tutti gli espatriati iscritti nei registri elettorali di ricevere tempestivamente il materiale con le spiegazioni, né di fare pervenire per tempo la propria scheda in Svizzera.
I cantoni di Ginevra, Neuchâtel e Zurigo hanno effettuato una serie di test fra il 2001 e il 2005, nella prima fase del progetto pilota di e-voting, coordinato dalla Confederazione.
I risultati positivi di queste esperienze hanno consentito di far partecipare ai test, nel 2008 e nel 2009, anche gli Svizzeri all’estero.
Nel settembre 2009, Grigioni, San Gallo, Sciaffusa, Turgovia, Argovia, Soletta e Friburgo hanno concluso accordi di cooperazione con Zurigo per introdurre il voto elettronico per gli Svizzeri all’estero.
Basilea Città e Berna hanno invece ripreso il sistema messo a punto da Ginevra. Il software ginevrino interessa pure Lucerna, Vaud, Uri, Obvaldo e Nidvaldo.
Alla fine del 2009 quasi 685’000 cittadini svizzeri vivevano all’estero.
La maggior parte degli Svizzeri all’estero (60%) vive nei paesi dell’Unione europea.
La comunità più numerosa si trova in Francia (180’000), seguita da Germania (76’500), Italia (48’500), Gran Bretagna (29’000) e Spagna (24’000).
All’infuori dell’Europa, la maggior parte degli svizzeri risiede negli Stati Uniti (75’000), in Canada (39’000) e in Australia (23’000).
Gli espatriati registrati nel catalogo elettorale del proprio comune di provenienza sono poco più di 130’000 (24,6%).
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