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L’esercito si impegna per il WEF

Il divisionario Markus Gygax ha presentato martedì il piano d'intervento dell'esercito durante il WEF Keystone

I militari che interverranno a sostegno delle autorità civili durante il Forum economico mondiale (WEF) di Davos saranno 5500. Ben 800 in più dello scorso anno.

I soldati si occuperanno soprattutto della protezione delle infrastrutture e dello spazio aereo. Il loro intervento costerà 2,5 milioni di franchi supplementari.

A una settimana dall’apertura del Forum economico (WEF) di Davos, l’esercito ultima la costruzione del servizio di sicurezza.

Oltre all’incarico di spalleggiare le forze di polizia, i soldati si occuperanno del trasporto di materiale e della sorveglianza dello spazio aereo.

Davos ai professionisti

Per la protezione della popolazione e delle infrastrutture durante il periodo in cui si terrà il WEF, è esplicitamente previsto che solo la polizia si occuperà del servizio d’ordine.

L’esercito interverrà a prestar man forte alle forze dell’ordine, ma il suo intervento sarà limitato ad aiuti in sostegno delle autorità civili del Cantone dei Grigioni.

Nella zona-chiave di Davos saranno impegnati unicamente dei militari professionisti: «Mandiamo sul polto solo soldati istruiti alla perfezione», ha assicurato Hugo Christen, comandante delle forze aeree.

Gli oltre 3500 militi al di fuori di questo perimetro avranno la missione di proteggere i mezzi di trasporto e le infrastrutture d’approvvigionamento d’acqua e di corrente elettrica. Si occuperanno inoltre dei settori della trasmissione e della logistica.

Sono in ogni caso esclusi i compiti che prevederebbero l’uso di armi, impiegate solamente in determinati casi e dopo averne discusso con le autorità civili.

Spazio aereo bloccato

Le Forze aeree garantiranno la sicurezza dello spazio aereo e effettueranno voli di sorveglianza e trasporti aerei. Alla missione parteciperanno in totale 2000 militi delle Forze aeree, fra cui 30 piloti di F/A-18 e 50 piloti di elicotteri Super Puma, Cougar e Alouette III.

La sorveglianza dello spazio aereo sarà fatta in stretta collaborazione con le autorità austriache.

Dal 21 al 31 gennaio, l’utilizzo dello spazio aereo della regione attorno a Davos verrà fortemente limitato. Un’autorizzazione speciale sarà necessaria per potervi accedere.

Quanto all’utilizzo delle armi da parte dei militi delle Forze aeree, la decisione incombe al presidente della Confederazione Samuel Schmid, capo del Dipartimento federale della difesa.

«Caro» WEF

L’impiego dell’esercito durante il WEF, implicherà un costo supplementare di 2.5 milioni di franchi rispetto a quelli spesi per un normale corso di ripetizione.

Non tutti i soldati concordano con l’intervento dell’esercito nell’ambito di un avvenimento come quello di Davos. Il «Comitato dei soldati contro l’utilizzo dell’esercito all’interno» ha protestato martedì contro l’invio di truppe nei Grigioni.

Gli oppositori dell’intervento dell’esercito ritengono infatti che i soldati non siano preparati per un intervenire in una simile manifestazione e hanno criticato la crescente militarizzazione della sicurezza interna.

swissinfo e agenzie

5500 soldati dell’esercito svizzero parteciperanno al WEF 2005
3500 soldati delle Forze terrestri, 2000 nelle Forze aeree
4700 soldati erano impegnati durante il WEF 2004
I soldati interverranno in gran parte nell’ambito del loro corso di ripetizione
2,5 milioni di franchi il costo supplementare per l’intervento dell’esercito

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