Illustrazione apparsa sulla rivista satirica "Puck" che mostra lo zio Sam nelle vesti di un "moderno Mosé", il quale accoglie gli immigrati europei in fuga dall'intolleranza e dall'oppressione.
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Il rinnovato edificio principale di Ellis Island ha mantenuto la struttura che si presentava agli occhi degli immigrati approdati a New York oltre un secolo fa.
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Nel momento di maggior immigrazione, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, ogni giorno migliaia di persone venivano ammassate in questa sala nell'attesa di essere sottoposte agli esami e alla registrazione.
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I medici utilizzavano dei piccoli ganci per cercare, sotto le palpebre, i segni di malattie infettive, come il tracoma.
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I numerosi strumenti a disposizione dei dottori sono esposti oggi ai visitatori di Ellis Island.
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La struttura prevedeva un ospedale, nel quale gli immigrati erano posti in isolamento per prevenire la diffusione di malattie contagiose.
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Nell'attesa di passare attraverso esami e controlli, alcuni immigrati occupavano il tempo incidendo graffiti sui muri.
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Dalla finestra era visibile il simbolo del Nuovo mondo.
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All'arrivo gli immigrati venivano separati dai loro bauli, contenenti tutti i loro averi.
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La hall principale in cui si radunavano gli immigrati sembra oggi vuota. Eppure, Ellis Island accoglie ogni anno circa due milioni di persone, il doppio rispetto agli anni di forte immigrazione.
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Il museo espone sculture realizzate in onore dei nuovi arrivati.
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Statua in ricordo di un'immigrata speciale: la 15enne irlandese Annie Moore è stata la prima migrante ad essere passata da Ellis Island.
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Sopraffatti dall'elevato numero di arrivi, le autorità statunitensi hanno lanciato un'azione per "americanizzare" i nuovi immigrati.
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Agli stranieri è stato chiesto - nella loro lingua materna - di contribuire al sostegno delle truppe statunitensi nella guerra sul continente che si erano lasciati alle spalle.
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Gli stereotipi etnici sono diventati parte della cultura popolare.
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Gli Stati Uniti sono oggi fieri del loro mix etnico. A dipendenza dell'angolo di osservazione, quest'opera mostra le stelle e strisce, un collage di visi di americani di diversi background oppure una mescolanza dei due.
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Una ragione supplementare per visitare Ellis Island è la spelndida vista che si gode su Manhattan.
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I turisti sono talmente numerosi che per accedere a Ellis Island, o per tornare a Manhattan, ci si deve armare di pazienza e aspettare in coda.
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L'esperienza degli immigrati nel centro di Ellis Island.
Tra il 1892 e il 1954 oltre 12 milioni di immigrati sono entrati negli Stati Uniti attraverso il centro di registrazione di Ellis Island; tra questi un numero record di emigranti svizzeri. Alcuni edifici sono stati riconvertiti in un museo dedicato alla storia dell’imigrazione negli USA. (immagini: Ellis Island e Dale Bechtel di swissinfo.ch)
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