La cassa malati unica appare votata al fallimento
La maggioranza dei votanti svizzeri sembra opporsi al progetto che vuole una cassa malati unica e premi dell'assicurazione malattia basati sul reddito e il patrimonio.
La tendenza scaturisce da un sondaggio realizzato dall’istituto gfs.bern per conto della SSR SRG idée suisse a due mesi dalla votazione dell’11 marzo.
Il sondaggio, pubblicato venerdì, mostra che i sostenitori della proposta scontano un ritardo di circa 10 punti percentuali sugli oppositori.
Il 36% di quanti hanno risposto al sondaggio affermano di voler votare in favore dell’iniziativa “Per una cassa malati unica e sociale”, lanciata da un’organizzazione della Svizzera francese e sostenuta dalla sinistra rosso-verde. Il 46% si è espresso contro e un altro 18% rimane indeciso.
«È veramente una situazione difficile, perché solitamente un’iniziativa popolare gode di maggiori simpatie da parte dei votanti all’inizio della campagna», dice Claude Longchamp, direttore dell’istituto di ricerca.
I pareri negativi sul progetto prevalgono nettamente nella Svizzera tedesca, con il 52% dei no, contro il 28%, rispettivamente il 23% nelle altre regioni linguistiche. Il sostegno all’iniziativa è più forte nella Svizzera italiana.
Il sondaggio indica che i simpatizzanti del Partito socialista svizzero e le persone con un reddito modesto tendono piuttosto a approvare l’iniziativa, ma la tendenza non è molto marcata.
Alta partecipazione
La riduzione dei costi amministrativi è uno dei principali argomenti in favore dell’unificazione delle 87 casse malati attuali. Gli avversari stigmatizzano invece l’impossibilità di scelta che deriverebbe dall’approvazione dell’iniziativa.
I ricercatori dell’istituto gfs.bern si aspettano per l’11 marzo una partecipazione al voto più alta della media.
«Alla fine di gennaio il 42% delle persone che hanno risposto al sondaggio hanno detto di voler andare a votare. Considerando che i cittadini hanno appena cominciato a farsi un’opinione sul tema, ci si può aspettare una partecipazione sopra la media», ha detto Longchamp.
Il progetto sottoposto alle cittadine e ai cittadini svizzeri l’11 marzo rappresenta solo l’ultimo tentativo di frenare l’aumento dei premi dell’assicurazione malattia. Altre proposte, tra cui la revisione del sistema di finanziamento degli ospedali e la promozione di medicinali a basso costo, sono fallite.
Quattro anni fa, il 73% dei votanti ha respinto un progetto volto ad introdurre premi dell’assicurazione malattia legati al reddito e al patrimonio invece degli attuali premi pro capite.
Il sistema sanitario svizzero è noto come uno dei migliori e più costosi del mondo. La Svizzera investe circa l’11,5% del prodotto interno lordo nella sanità, circa il 3% in più della maggioranza dei paesi industrializzati.
swissinfo, Urs Geiser
(traduzione dall’inglese: Andrea Tognina)
1269 cittadini delle tre principali regioni linguistiche sono stati intervistati per telefono.
Favorevoli all’iniziativa: 36%
Contrari: 46%
Indecisi: 18%
Partecipazione al voto prevista: 42%
Il sondaggio è stato realizzato tra il 22 e il 27 di gennaio.
Un secondo sondaggio dell’istituto gfs.bern è previsto per la seconda metà di questo mese.
L’iniziativa popolare «Per una cassa malati unica e sociale» è stata lanciata da un’associazione delle famiglie della Svizzera francese. Ha il sostegno del Partito socialista, dei verdi e dei sindacati, come pure di alcune associazioni dei medici.
Vi si oppongo il governo, la maggioranza del parlamento, il mondo economico, gli assicuratori malattia e i partiti di centro-destra.
La Legge sull’assicurazione malattia (Lamal), entrata in vigore nel 1996, obbliga ogni persona che risiede in Svizzera a stipulare un’assicurazione malattia di base. Le compagnie di assicurazione sono private.
I premi pro capite variano da cantone a cantone e possono essere più o meno alti a seconda del modello di assicurazione scelto.
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