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La politica denuncia i disordini di Berna

Piazza federale ...dopo la tempesta scatenata dagli autonomi Keystone

Politici e partiti, da destra a sinistra, esprimono indignazione per la violenza degli autonomi e per gli attacchi alla libertà d'espressione verificatisi sabato a Berna. Critiche anche per la polizia.

La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha parlato di fatti inaccettabili mentre Pascal Couchepin, pur esprimendo tristezza, ha messo in questione il ruolo dell’UDC.

A due settimane dalle elezioni federali, la democrazia ha subito uno scacco sabato a Berna dove sono bastate alcune centinaia di facinorosi per impedire lo svolgimento del corteo di circa diecimila aderenti e simpatizzanti dell’Unione democratica di centro (UDC – destra nazionalista).

Indignazione e biasimo sono stati espressi da tutte le parti, dalla destra alla sinistra, a cominciare dal sindaco socialista di Berna Alexander Tschäppät, il quale si è dichiarato “in collera” e al contempo “impotente”.

Il Partito socialista svizzero ha sottolineato in una nota che tutti devono godere dei diritti fondamentali, come la libertà di espressione e di riunione. Quanto accaduto a Berna è perciò “inammissibile”, ha rilevato il PS.

I Verdi svizzeri, dal canto loro, già prima della manifestazione si erano distanziati dalla protesta anti-UDC e avevano invitato a evitare inutili provocazioni.

Parole di condanna sono pure state espresse da Micheline Calmy- Rey. Dalle pagine del “SonntagsBlick”, la presidente della Confederazione ha giudicato “inaccettabile che qualche estremista infranga con la violenza” diritti fondamentali della nostra democrazia, quali la libertà d’espressione e di riunione.

Ottimo affare per l’UDC

Secondo il politologo Georg Lurz, quanto accaduto finirà per fare il gioco dell’UDC in vista delle prossime elezioni federali.

Impedendo con la violenza la manifestazione, l’estrema sinistra ha permesso al partito di Blocher “di assumere il ruolo della vittima. Ciò potrebbe incitare gli elettori ad essergli solidali”, ha spiegato Lutz.

Stando a quanto dichiarato dal ministro dell’interno Pascal Couchepin, il governo era tuttavia al corrente già da una settimana che vi sarebbero stati degli scontri. Era stato proprio un ministro dell’UDC (Samuel Schmid) ad informare i colleghi di essere in possesso d’informazioni in questo senso.

Il ministro radicale aveva dunque chiesto ai suoi due colleghi dell’UDC (Schmid e Blocher) se valeva veramente la pena correre il rischio di prender parte alla manifestazione.

Domenica Couchepin, pur condannando l’accaduto, ha quindi messo in causa l’atteggiamento dell’UDC, partito che ha voluto dare “una dimostrazione di forza purtroppo degenerata a causa d’estremisti”.

Al contrario, sabato al termine della manifestazione, Blocher aveva affermato che nessuno si aspettava delle proteste violente.

Berna privata dell’Euro 2008?

Per l’UDC, quanto accaduto è “una vergogna”. In un comunicato, il partito di Ueli Maurer ha commentato che uno Stato nel quale la libertà di espressione non è più garantita non è più uno Stato di diritto. I democentristi hanno quindi esortato a correggere il tiro politico e reclamato più sicurezza.

Esponenti dell’UDC – in particolare i consiglieri nazionali Toni Brunner e Ulrich Schlüer – hanno puntato l’indice accusatore anche contro la polizia e le autorità comunali di Berna, rivelatesi incapaci di garantire lo svolgimento di una manifestazione popolare.

Molti si sono anche interrogati sull’efficacia di un dispositivo che l’anno prossimo dovrà forse far fronte a tifosi violenti nell’ambito di Euro 2008.

Alle critiche, il municipale responsabile del dicastero di polizia Stephan Hügli e il comandante della polizia comunale Jörg Gabi hanno risposto picche.

In una conferenza stampa tenuta sabato sera, Hügli ha replicato che l’obiettivo principale – impedire lo scontro diretto tra sostenitori e oppositori dell’UDC – è stato raggiunto. Egli ha sostenuto che gli agenti si sono ritrovati confrontati con circa 500 vandali “estremamente violenti” in gran parte provenienti da fuori città.

swissinfo e agenzie

Sabato, a margine di una manifestazione autorizzata dell’UDC, il centro storico di Berna e la Piazza federale si sono trasformati in una sorta di campo di battaglia.

Secondo i dati forniti dalla polizia, negli incidenti sono state ferite 21 persone, tra i quali 18 poliziotti.

8 feriti hanno dovuto essere trasportati in ospedale.

Le persone arrestate sono state 42 (nel frattempo tutte rilasciate) ed i danni, in un primo e provvisorio bilancio, sono stati stimati in decine di migliaia di franchi.

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