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La polizia vorrebbe trattare i facinorosi come gli hooligan

Per fermare i teppisti ci vogliono altre misure, sostiene Beat Hensler Keystone

In seguito ai disordini del 6 ottobre a Berna, il presidente dei comandanti di polizia cantonali, Beat Hensler, propone di estendere le misure anti hooligan ai teppisti di strada.

Il consigliere speciale dell’ONU per lo sport ed ex ministro svizzero Adolf Ogi si dice dal canto suo preoccupato per l’immagine della Svizzera all’estero.

Ferve il dibattito suscitato dai disordini di sabato scorso a Berna a margine della manifestazione dell’Unione democratica di centro (UDC) e della contro-dimostrazione non autorizzata.

Il presidente della Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali, Beat Hensler, è dell’avviso che in caso di manifestazione a rischio le forze dell’ordine dovrebbero ricorrere all’arsenale impiegato solitamente per affrontare gli hooligan.

L’estensione della legge anti hooligan «permetterebbe di agire contro i facinorosi in modo preventivo», ha affermato in un’intervista pubblicata dal SonntagsBlick.

«In ogni caso – ha aggiunto Hensler – gli agitatori sono persone conosciute».

Tale misura dovrebbe venire autorizzata dal Parlamento, che proprio lo scorso anno aveva votato la nuova norma. Entrata in vigore all’inizio di gennaio, essa introduce un dispositivo più repressivo, che prevede fra l’altro l’istituzione di una banca dati e il divieto di avvicinarsi a determinati perimetri.

Esaminare gli errori

Intanto, a una settimana dall’accaduto, non si placano i malumori in seno alla polizia comunale bernese.

Come testimoniano le immagini degli atti vandalici commessi in tutta tranquillità sulla Piazza federale, il dispositivo previsto era decisamente inferiore al necessario. Le autorità avevano a torto presunto che i teppisti si sarebbero presentati in massa e non divisi in piccoli gruppi.

Il portavoce Thomas Jauch, commentando un articolo della NZZ am Sonntag, ha indicato che la discussione è costruttiva: gli errori commessi saranno esaminati attentamente.

Un danno grave quanto il grounding

Al coro di voci preoccupate per la reputazione della Svizzera all’estero si è aggiunto anche l’ex consigliere federale Adolf Ogi, che in un’intervista pubblicata sul settimanale «Sonntag» non esita a paragonare i danni a quelli provocati dal grounding della Swissair.

I resoconti negativi, come quello del New York Times, non devono essere sottovalutati, ha avvertito il consigliere speciale dell’ONU per lo sport. Tali notizie sono lette nelle organizzazioni internazionali e nelle sfere dirigenziali di grandi aziende.

Ogi ha poi preso le difese del suo partito, sottolineando come l’UDC non possa essere ritenuta responsabile dei disordini a margine della sua festa elettorale.

Dello stesso avviso Christoph Blocher: in un’intervista al settimanale romando Le Matin Dimanche, il ministro di giustizia e polizia respinge ogni responsabilità del suo partito. Il consigliere federale sminuisce tuttavia la gravità del danno all’immagine del paese: non bisogna esagerare la portata degli articoli pubblicati, che «contengono numerosi errori».

swissinfo e agenzie

Sabato 6 ottobre, diversi gruppi di facinorosi hanno impedito al corteo dell’Unione democratica di centro di sfilare nel centro di Berna.

I giovani vandali hanno approfittato di una contro-manifestazione della sinistra, tollerata ma ufficialmente non autorizzata dalla municipalità bernese.

I disordini hanno causato il ferimento di 21 persone, di cui 18 tra le forze dell’ordine, e oltre 100mila franchi di danni. Gli arresti sono stati 42.

L’operato e il dispiegamento della polizia berne sono stati aspramente criticati e le reazioni agli incidenti sono state numerose, in Svizzera come all’estero.

La nuova legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna prevede differenti misure d’azione. Fra queste:

– il sequestro e la confisca di materiale di propaganda che incita alla violenza.

– l’apertura di una banca dati nazionale sulla tifoseria violenta.

– il divieto di accesso agli stadi o di entrata sul territorio svizzero per gli hooligan.

– l’obbligo di presentarsi in polizia e possibilità di fermo preventivo (massimo 24 ore).

La maggior parte di questi dispositivi sono limitati alla fine del 2009. Le misure completano l’apparato di sicurezza in vista dell’Euro 2008 e saranno applicate anche in occasione dei campionati del mondo di hockey su ghiaccio nel 2009.

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