La Svizzera aiuti di più i genitori che lavorano!
È l'appello lanciato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico alla Confederazione. Conciliare famiglia e carriera deve diventare più facile.
Secondo l’OCSE, tra le misure da prendere ci sono l’aumento degli asili nido e un cambiamento degli orari scolastici.
Famiglia o lavoro? Una domanda che in Svizzera si pongono soprattutto le donne. La risposta che in molti vorrebbero dare è: famiglia e lavoro, ma non sempre è possibile conciliare questi due aspetti.
Da un lato ci sono delle considerazioni d’ordine morale, purtroppo non ancora del tutto superate, secondo le quali per essere delle buone madri bisogna stare a casa.
Dall’altro ci sono degli ostacoli d’ordine pratico, che vanno dalla scarsità delle strutture d’accoglienza per i bambini agli orari delle scuole.
È su questi aspetti che si concentra lo studio dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dedicato alla compatibilità della vita professionale con quella privata.
Aumentare la spesa pubblica
Presentato giovedì a Berna, il rapporto dell’OCSE sulla Svizzera è stato commentato dal presidente della Confederazione Joseph Deiss e dal consigliere federale Pascal Couchepin.
L’OCSE raccomanda alla Svizzera di prendere sette misure per migliorare la situazione. Si tratta in particolar modo di aumentare la spesa pubblica per le strutture di assistenza e accoglienza ai bambini in età scolare e prescolare.
Nelle aziende, si dovrebbero istaurare delle condizioni di lavoro più favorevoli alle famiglie. Lo studio formula altre raccomandazioni come l’imposizione individuale dei coniugi e lo sviluppo di strutture scolastiche che coprano l’intera giornata.
Si tratta di temi attualmente in discussione anche in Svizzera. L’OCSE difende anche un regime d’assicurazione maternità che va nella direzione di quello accettato dal popolo elvetico il 26 settembre scorso.
Al capitolo delle prestazioni complementari per le famiglie, l’OCSE invita a evitare di compromettere gli stimoli finanziari a lavorare, per esempio subordinando una parte della prestazione concessa all’esercizio di un impiego.
Lavoro a tempo parziale
Lo studio dell’OCSE, intitolato «Bambini e datori di lavoro: come conciliare carriera e vita famigliare?» è stato condotto in più paesi. Il confronto internazionale mostra che il tasso d’occupazione delle donne svizzere (72%) è elevato rispetto alla media dei paesi dell’OCSE (60%).
Il 75% delle madri che svolgono un’attività lavorativa, lo fa però a tempo parziale e a lungo andare questo si rivela un ostacolo alla carriera. Per molte donne svizzere è difficile combinare la carriera e i bambini: a 40 anni, il 40% delle donne con un diploma d’insegnamento superiore non ha figli.
L’OCSE propone d’istituire un diritto al lavoro a tempo parziale limitato nel tempo, in modo da permettere ai genitori di bambini molto piccoli di prendersi cura di quest’ultimi e di ritrovare, in seguito, il loro impiego a tempo pieno.
Tra ostacoli e buona volontà
I consiglieri federali Joseph Deiss e Pascal Couchepin hanno rilevato, dal canto loro, che in Svizzera l’introduzione di una vera e propria politica di conciliazione tra lavoro e famiglia si scontra con due ostacoli principali: la complessità dei settori coinvolti e la frammentazione delle competenze. Per non parlare poi della difficile situazione finanziaria delle collettività pubbliche.
Entrambi i capi di dipartimento hanno ribadito la necessità di approfondire i dibattiti, nonostante le difficoltà, e di cercare soluzioni durature. Hanno inoltre espresso l’augurio che lo studio dell’OCSE stimoli la discussione. Ritengono che occorra innanzitutto mettersi d’accordo sul ruolo dei vari partner coinvolti, ovvero genitori, parti sociali, Confederazione, Cantoni, Comuni, associazioni e organizzazioni.
swissinfo e agenzie
In Svizzera il 72% delle donne ha un lavoro
L’85% degli uomini lavora a tempo pieno
Il 45% delle donne lavora a tempo parziale
Il 75% delle madri lavora a tempo parziale
Nel 60% dei casi entrambi i genitori hanno un lavoro
Da 500’000 a 1 milione di franchi: il costo medio di un bambino dalla nascita alla fine della formazione
L’OCSE ha presentato alla Svizzera sette raccomandazioni per migliorare la conciliabilità tra lavoro e famiglia.
I punti essenziali: aumento della spesa pubblica per strutture d’accoglienza per bambini in età prescolastica; orari scolastici che coprono anche la fascia di mezzogiorno; introduzione del diritto al lavoro a tempo parziale per i genitori di bambini in tenera età.
A questi aspetti si aggiungono delle misure volte a rendere più interessante, da un punto di vista finanziario, la ripresa dell’attività lavorativa da parte delle madri.
Anche la struttura delle aziende dovrebbe essere più compatibile con le esigenze dei genitori.
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