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La Svizzera in forze a Porto Alegre

Più di 100'000 persone sone attese al Forum Sociale mondiale di Porto Alegre. Keystone

La delegazione svizzera alla quinta edizione del Forum sociale mondiale è composta di una cinquantina di persone. Un primato.

Dopo Mumbai, in India, quest’anno l’FSM – appuntamento per eccellenza della società civile internazionale – torna a Porto Alegre, la cittadina brasiliana dove era iniziato nel 2001.

“Saremo oltre cinquanta: è la delegazione più numerosa e più rappresentativa che abbiamo messo in campo in questi cinque anni”. Esprime grande soddisfazione Sergio Ferrari, del gruppo di coordinamento del Forum sociale svizzero. Ferrari è il responsabile per la comunicazione del movimento E-Changer, nonché uno degli organizzatori della trasferta elvetica a Porto Alegre.

E-Changer è d’altronde di casa in Brasile: l’ONG di ispirazione cristiana vi spedisce la gran parte dei volontari che recluta per le sue missioni umanitarie e per lo sviluppo. Come ogni anno, la delegazione svizzera avrà a disposizione alcuni giorni per visitare progetti di cooperazione che vedono il partenariato congiunto di associazioni elvetiche e brasiliane. Per toccare con mano la realtà locale.

Le ong al fronte

“Quest’anno le organizzazioni non governative del nostro paese sono particolarmente presenti”, aggiunge Ferrari, “e non solo quante si occupano di aiuto allo sviluppo. Per la prima volta, per esempio, ci sarà anche la sezione svizzera di Amnesty International”.

Punto di vista condiviso dal segretario generale di E-Changer, Pierre-Yves Maillard, che sottolinea: “Un fattore molto positivo è che da due anni la Comunità di lavoro delle organizzazioni di mutuo soccorso ha aumentato notevolmente il suo coinvolgimento – mentre prima potevamo contare sostanzialmente sulla presenza di rappresentanti della Caritas, dell’Azione quaresimale e di associazioni simili”.

D’altro canto, la Direzione dello sviluppo e la cooperazione (DSC) è invece presente fin dal principio dell’avventura del Forum sociale mondiale. E quest’anno torna in Brasile con tre delegati di alto livello.

Nessun “signor ministro”

Ma se pure la DSC è un’agenzia istituzionale, il governo non invierà nessun rappresentante ufficiale a Porto Alegre. Un fatto che non solleva d’altronde alcuna perplessità: una rappresentanza governativa sarebbe decisamente fuori luogo all’FSM.

“Il Forum sociale mondiale è uno spazio che appartiene alla società civile”, sottolinea Pierre-Yves Maillard, “Si tratta di uno spazio alternativo e democratico, che non intende sostituirsi ai parlamentari né ai governi. Ma è stato chiaro fin dalle origini che i politici di professione possono partecipare all’incontro solo a titolo personale e non nel quadro delle loro funzioni”.

Rosa-rossi-verdi

Un caso a parte è quello dei deputati, che hanno la possibilità di partecipare per due giorni al Forum parlamentare mondiale. Ma si tratta di un’organizzazione distinta dal FSM, al quale possono invece recarsi a titolo personale. Quest’anno saranno otto i parlamentari svizzeri presenti, tutti eletti nelle liste rosa-rosso-verde del Consiglio nazionale.

“Non si tratta di una scelta, né di una selezione fatta da noi”, precisa Maillard. “Il fatto è che i partiti di destra e di centro tendono a considerare l’FSM come un affare della sinistra. Ma va detto che questa impostazione non corrisponde a quanto effettivamente presente a Porto Alegre”.

Quest’anno, ad ogni modo, si era iscritto per partecipare anche l’argoviano Ulrich Siegrist dell’UDC – appartenente alla corrente agraria piuttosto che a quella dell’estrema destra del partito populista. Ma all’ultimo momento ha dovuto rinunciare alla partenza per motivi di salute.

Spazio ai giovani

Oltre alle delegazioni a Porto Alegre ci saranno anche altri cittadini svizzeri, in rappresentanza delle molte organizzazioni che partecipano al Forum sociale mondiale. E i giovani: Sergio Ferrari si dice particolarmente entusiasta dell’iniziativa del Gruppo di coordinamento ginevrino delle associazioni della gioventù. In Brasile porteranno una ventina di adolescenti, che si preparano a questo viaggio da un anno. In Brasile realizzeranno un video e al ritorno in patria presenteranno al pubblico il risultato di questa esperienza molto speciale.

swissinfo, Marc-André Miserez
(traduzione di Serena Tinari)

Il FSM ha deciso di inserire nel programma di quest’anno una mozione per la solidarietà alle popolazioni dell’Asia meridionale colpite dallo tsunami.
Il Forum chiederà l’annullamento totale, immediato e senza condizioni del debito pubblico degli undici paesi toccati dalla catastrofe, debito che ammonta a 272 miliardi di dollari.
Le organizzazioni ci tengono a precisare che questa iniziativa non ha niente a che vedere con le offerte del G8 e del Club di Parigi, che mirano piuttosto a una semplice moratoria del debito.

Il Forum sociale mondiale (FSM) è nato nel 2001 a Porto Alegre.

L’FSM si propone come l’antagonista del Forum economico mondiale (WEF) di Davos e per questo si svolge ogni anno negli stessi giorni. L’FSM è un incontro aperto a tutti i movimenti e alle organizzazioni che si oppongono alla globalizzazione neoliberista.

Quest’anno gli organizzatori aspettano oltre 100.000 delegati, in rappresentanza di circa 3000 movimenti di 120 paesi.

Della delegazione svizzera faranno parte una cinquantina di persone: deputati dello schieramento rosa-rosso-verde, sindacalisti, esperti dell’aiuto allo sviluppo e della cooperazione, giornalisti.

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