La Svizzera sostiene la Serbia-Montenegro
La cooperazione economica è stata al centro di un incontro a Belgrado tra il consigliere federale Joseph Deiss e il primo ministro serbo Vojislav Kostunica.
La Svizzera sostiene quest’anno progetti di sviluppo in Serbia-Montenegro per 25 milioni di franchi.
Il ministro svizzero dell’economia Joseph Deiss ha concluso lunedì una visita a Belgrado, in cui ha rappresentato la Svizzera alla riunione annuale del Consiglio dei governatori della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers),
Nel suo discorso dinnanzi all’assemblea dei governatori, il ministro svizzero dell’economia si è detto fiducioso nel futuro economico del paese che apparteneva all’ex Jugoslavia.
«Quest’assemblea attira l’attenzione degli investitori su un mercato promettente», ha affermato Joseph Deiss.
Politica più chiara
Prima di partire, il consigliere federale si è incontrato tra l’altro con il primo ministro serbo Vojislav Kostunica, con il quale si è intrattenuto sulle relazioni economiche bilaterali.
I due politici hanno discusso in particolare delle riforme da attuare per sviluppare gli scambi commerciali tra i due paesi.
Kostunica ha invitato Deiss a sostenere gli investimenti in favore dell’industria dell’alimentazione e del settore ambientale in Serbia-Montenegro.
Da parte sua il ministro svizzero dell’economia ha sottolineato l’importanza di una stabilità politica a Belgrado per favorire un clima di investimenti.
Secondo Deiss, la Serbia-Montenegro deve inoltre avere una politica più chiara per quanto concerne i suoi rapporti con la Corte penale internazionale per l’ex-Jugoslavia e lo statuto del Kosovo.
Aiuti per 25 milioni di franchi
Nel corso della suo soggiorno a Belgrado, Deiss ha visitato alcuni progetti di assistenza finanziati dalla Confederazione che, per il 2005, ha messo a disposizione un fondo di 25 milioni di franchi.
Tra questi l’Accademia diplomatica di Belgrado, che beneficia del finanziamento elvetico dal 2001.
Questo progetto della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) risponde alla necessità del ministero degli esteri serbo- montenegrino di formare i suoi futuri diplomatici.
Deiss ha pure voluto rendersi conto di come avanza un progetto del seco (Segretariato di stato dell’economia) mirante ad ammodernare gli impianti elettrici nella Serbia-Montenegro.
La cooperazione svizzera si concentra in particolare sulle riforme istituzionali, lo sviluppo dell’infrastruttura pubblica, gli incentivi del settore privato e il sostegno alla formazione.
swissinfo e agenzie
La Svizzera ha iniziato nel 1991 a sostenere la Serbia e il Montenegro con progetti di aiuto umanitario e di cooperazione.
Per il 2005, la Confederazione ha stanziato un fondo di 25 milioni di franchi per programmi di assistenza e cooperazione.
15,3 milioni sono destinati al “National Control Center”, un progetto sostenuto dal Segretariato di Stato dell’economia.
La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) finanzia tra l’altro le attività dell’Accademia diplomatica di Belgrado e le infrastrutture tecnologiche del ministero degli affari esteri.
L’aiuto umanitario per la Serbia-Montenegro è stato invece sospeso nel 2004.
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