Le elezioni irachene e la Svizzera
Centinaia di persone lottano contro il tempo a Ginevra per far sì che le elezioni in Iraq si possano svolgere come previsto il 30 gennaio.
Sono state ingaggiate dall’agenzia di lavoro temporaneo Manpower, che ha vinto l’appalto per inserire in un database elettronico le informazioni contenute nei registri elettorali iracheni.
Dal primo gennaio 2005, tutti i cittadini iracheni maggiorenni potranno votare per eleggere i 275 membri del nuovo Parlamento nazionale, che avrà il compito di discutere e approvare una nuova Costituzione.
Ma perché le elezioni possano aver luogo, le autorità devono anzitutto passare al setaccio i registri elettorali – il primo, indispensabile passo nel tentativo di assicurare una votazione per quanto possibile libera e corretta.
Alla fine della scorsa settimana Manpower aveva reclutato «oltre 1.100» delle 1400 persone necessarie a creare ad un database elettronico che contenga i nomi e gli indirizzi presenti nei registri elettorali iracheni.
Registri che comprendono anche i cittadini che avevano ricevuto le tessere annonarie emesse nel quadro del programma delle Nazioni Unite «oil-for-food» (petrolio in cambio di cibo).
Procedure d’ingaggio…
L’organizzazione delle elezioni di gennaio è curata da un comitato indipendente sostenuto dalle Nazioni Unite, che ha scelto Manpower per mettere insieme un uno staff in grado di passare al setaccio le informazioni contenute nei registri elettorali iracheni.
Charles Parisod, direttore regionale della Manpower che lavora nella sede di Ginevra, racconta a swissinfo che per l’azienda si è trattato di una vera e propria sfida: «Abbiamo dovuto assumere e formare un numero enorme di persone – in un tempo molto limitato. Ciò ha significato verificare per ogni candidato la conoscenza dell’arabo scritto e la capacità di utilizzare una tastiera di computer con caratteri arabi».
Manpower è inoltre dovuta ricorrere all’aiuto delle autorità svizzere per accelerare le pratiche per il rilascio dei permessi di lavoro necessari alle persone selezionate.
«All’inizio, gli uffici federali hanno manifestato una certa perplessità per l’entità del progetto e dunque abbiamo dovuto investire molte energie per fare in modo che a Berna le cose andassero per il verso giusto», spiega Parisod.
«Tuttora una parte considerevole dell’aspetto burocratico del progetto non è ancora conclusa» e ci sono ancora richieste di permessi di lavoro in attesa di risposta. Ma Manpower è ottimista e ritiene che tutti e 1400 i posti di lavoro temporanei saranno a regime «in pochi giorni».
… e verifiche accurate
La maggior parte delle persone ingaggiate da Manpower lavora all’inserimento dei dati e al controllo della corretta ortografia di nomi e indirizzi delle persone presenti nelle liste elettorali.
«Ogni informazione inserita nel database passa attraverso un doppio controllo, che viene effettuato da due diverse persone», spiega Parisod. Il personale è pagato fra i 20 e i 27 franchi l’ora e lavorerà fino alla fine di dicembre.
Il progetto di Ginevra, d’altronde, non è l’unica connessione svizzera con le elezioni di gennaio in Iraq. Anche le schede elettorali per milioni di cittadini iracheni sono state stampate nella Confederazione. Una compagnia le distribuirà nei 9000 seggi, che saranno attrezzati con ben 40mila urne.
swissinfo, Ramsey Zarifeh
(traduzione: Serena Tinari)
In pochi giorni Manpower ha ingaggiato quasi tutte le 1400 persone necessarie per portare a termine il progetto: la creazione di un database elettronico che contenga i dati presenti nei registri elettorali iracheni.
Il lavoro deve essere concluso alla fine di dicembre, un mese prima della data stabilita per le elezioni.
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