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Naturalizzazioni: impegno minimo per Blocher

In linea con il governo, ma senza entusiasmi particolari: Christoph Blocher Keystone

Senza entusiasmo, il ministro di giustizia ha aperto ufficialmente la campagna per la revisione della legge sulla nazionalità. Si vota il 26 settembre.

Christoph Blocher non si impegnerà nella difesa dei due temi. L’Unione democratica di centro, il suo partito, è l’unica formazione di governo a combattere con veemenza la riforma.

Christoph Blocher difenderà i due temi relativi alla naturalizzazione agevolata, sottoposti al popolo il 26 settembre, «come gli impone la sua funzione». Ma il ministro di giustizia non vuole impegnarsi di più, dato che è contrario «alle campagne governative».

Il consigliere federale ha così ufficialmente aperto i dibattiti in vista delle votazioni del 26 settembre. Lunedì davanti alla stampa, il ministro di giustizia e polizia si è però limitato a «presentare la posizione del governo», senza dimostrare una particolare partecipazione personale.

Nonostante l’insistenza dei giornalisti, Blocher ha evitato di rispondere a tutte le domande concernenti la sua opinione personale sui due temi che toccano il suo ufficio, precisando che quest’ultima «non interessa a nessuno».

Pur non esprimendosi, il ministro dimostra così la sua poca passione per la revisione della legge sulla cittadinanza, sostenuta dalla maggioranza del governo e del parlamento. Eletto lo scorso dicembre in governo, Christoph Blocher si attiene così al principio di collegialità che impone ai membri del governo di difendere la posizione di maggioranza.

Partiti favorevoli

Le due modifiche in questione prevedono la naturalizzazione semplificata per i giovani nati e cresciuti in Svizzera. Il nuovo testo intende armonizzare a livello nazionale la varietà attuale di norme per la concessione della nazionalità elvetica.

La novità principale sta nell’automatismo introdotto per gli stranieri della terza generazione. Anche la seconda generazione beneficerebbe di facilitazioni. Tre dei quattro partiti rappresentati in Consiglio federale – liberali radicali, socialisti e democratici cristiani – sostengono le modifiche.

Nelle scorse due settimane, le assemblee dei delegati dei tre principali partiti hanno infatti plebiscitato le innovazioni, elaborate nella scorsa legislatura dalle camere.

Un recente sondaggio, promosso dalla SRG SSR idée suisse, indica inoltre che una solida maggioranza dei votanti intende sostenere questo passo verso una migliore integrazione degli stranieri cresciuti in Svizzera.

L’UDC contro tutti

Di avviso contrario solo l’Unione democratica di centro. Il partito del consigliere federale Christoph Blocher ha annunciato a più riprese la sua posizione fortemente contraria: le due modifiche sarebbero un «clamoroso inganno», come le ha definite ufficialmente il deputato Ulrich Schlüer. Si tratterebbe di una svendita della nazionalità.

Una volta di più, si conferma così il doppio ruolo dell’UDC come partito di governo e al contempo di opposizione conservatrice. E con questa uscita ufficiale, Christoph Blocher – per oltre un ventennio l’ideologo dell’ex-Partito agrario – riafferma di non essersi allontanato dalle posizioni che hanno fatto la fortuna elettorale della sua formazione politica, ascesa negli ultimi dieci anni a prima forza politica in parlamento.

L’ambivalenza delle posizioni del magistrato è dunque seguita con particolare attenzione dall’opinione pubblica e dagli altri partiti. Blocher stesso ha spiegato il suo moderato impegno nell’appuntamento con le urne con il suo ruolo in seno al Consiglio federale.

Secondo Blocher, tocca ai partiti mettere in tavola gli argomenti e convincere i cittadini della bontà o meno delle innovazioni proposte. La posizione del governo non andrebbe invece promossa con troppo fervore.

swissinfo e agenzie

Quattro oggetti in votazione il 26 settembre:
Naturalizzazione facilitata per gli stranieri della 2° generazione
Naturalizzazione automatica per quelli della 3° generazione
Iniziativa «Sevizi postali per tutti»
Assicurazione maternità
Le posizioni dei partiti:
Partito socialista: sì, sì, sì, sì
Partito democratico cristiano: sì, sì, ancora aperto, sì
Partito liberale radicale: sì, sì, no, sì
Unione democratica di centro: no, no, no, no

I cittadini hanno già rifiutato a due riprese delle proposte parlamentari di naturalizzazione facilitata per i giovani della seconda generazione (1983 e 1994).

Da allora, più della metà dei cantoni ha introdotto autonomamente delle procedure semplificate per la concessione del passaporto svizzero.

Il testo in votazione propone un’armonizzazione a livello nazionale.

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