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23 febbraio: migliaia di persone celebrano la liberazione di Bengazi. La rivolta scoppia nella notte tra il 15 e 16 febbraio, dopo che le forze di sicurezza reprimono nel sangue una manifestazione contro il regime. (Reuters/Asmaa Waguih)
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22 febbraio: Muammar Gheddafi, che alcune fonti annunciavano essersi rifugiato in Venezuela, pronuncia un breve discorso televisivo e dichiara: "Resterò a capo della rivoluzione fino alla morte". (AP Photo/Libyan State Television)
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26 febbraio: il Consiglio di sicurezza dell'ONU, seguito pochi giorni dopo anche dall'Unione Europea, vara sanzioni contro il colonnello, i suoi famigliari e alti dignitari del regime. (EPA/Peter Foley)
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24 febbraio: le forze dell'opposizione creano il Consiglio nazionale di transizione (nella foto Mustafa Abdel Jalil mentre pronuncia un discorso a Beyda il 4 marzo), che nelle settimane seguenti sarà riconosciuto come sola autorità legittima nel paese da diversi Stati. (Reuters/Asmaa Waguih)
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16 marzo: dopo una controffensiva iniziata due settimane prima, le truppe lealiste si trovano ormai alle porte di Bengazi. Seif al-Islam Gheddafi, considerato uno dei possibili successori del colonnello, promette che "tutto sarà finito entro 48 ore". (Reuters/Euronews via Reuters TV)
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17 marzo: l'ONU approva la risoluzione per instaurare una 'no-fly zone' in Libia. L'operazione 'Alba dell'Odissea' parte due giorni dopo. Aerei francesi, britannici iniziano a bombardare le truppe di Gheddafi. (EPA/Aeronautica militare/Handout)
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23 aprile: l'intervento della NATO riesce a fermare la controffensiva delle forze lealiste. Tuttavia, i ribelli non riescono a progredire in maniera significativa. La situazione è critica soprattutto a Misurata (nella foto dei rifugiati che cercano disperatamente di lasciare la città), assediata per due mesi dalle truppe di Gheddafi e che sarà liberata solo il 15 maggio. (Reuters/Yannis Behrakis)
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30 aprile: Muammar Gheddafi sopravvive a un raid degli aerei della NATO. Nel bombardamento perde la vita Saif al Arab, il suo ultimogenito. (EPA/Al Arabiya TV/ Handout)
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9 agosto: Quante sono state le vittime civili del conflitto? Una domanda a cui per ora non è possibile dare una risposta. Nella foto una casa distrutta a Zlitan, 160 chilometri ad est di Tripoli, verosimilmente dalle bombe della NATO. (Reuters/Caren Firouz)
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18 agosto: dopo una lunga fase di stallo, i ribelli avanzano e conquistano Sabratha, 65 chilometri ad ovest di Tripoli. Quattro giorni prima si erano impadroniti di Ez Zauia, tagliando così la strada tra la capitale e la Tunisia. (Reuters/Bob Strong)
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22 agosto: i ribelli sono entrati a Tripoli e ormai controllano quasi tutta la capitale. Tre figli di Gheddafi sono stati arrestati, mentre del leader libico per ora non si hanno notizie. (AP Photo/Sergey Ponomarev)
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Cronologia di una guerra.
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22 agosto 2011 - 17:33
Partita da Bengasi a metà febbraio, la rivolta contro il regime di Muammar Gheddafi si è rapidamente trasformata in guerra aperta. Domenica 21 agosto, i ribelli sono entrati a Tripoli. Per il leader libico, le ore sembrano ormai contate.
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