Osservatore svizzero: voto ucraino da rivedere
Secondo un osservatore ufficiale svizzero in Ucraina, le autorità dovrebbero ascoltare le richieste di revisione dei risultati delle presidenziali.
Durante il secondo turno delle elezioni, Rudolf von Rohr ha potuto appurare di persona l’esistenza di irregolarità nello scrutinio.
Malgrado il silenzio delle autorità, i brogli elettorali in Ucraina sono ormai cosa certa. Organizzazioni internazionali come l’OSCE (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione in Europa) hanno puntato il dito su un’elezione tutt’altro che trasparente. Forti critiche sono arrivate anche dall’Unione europea e dagli USA.
La commissione elettorale ucraina aveva attribuito la vittoria elettorale al primo ministro Viktor Yanukovic, ma i sostenitori di Viktor Yushenko non hanno accettato il risultato.
La protesta della piazza non accenna a placarsi. Venerdì, gli oppositori al proclamato presidente Yanukovic hanno bloccato la sede del governo. Per disinnescare la crisi, diversi mediatori stranieri, tra i quali Javier Solana, rappresentante dell’Unione europea, e Aleksander Kwasniewski, presidente polacco, si sono recati a Kiev.
Osservatore dell’OSCE, Rudolf von Rohr si trova in Ucraina dal 10 settembre. È stazionato a Vinnitsa, nella regione ovest del paese, dove i sostenitori di Yushenko sono numerosi. I favorevoli a Yanukovic si trovano piuttosto nelle regioni situate ad est.
swissinfo: Lei ha osservato lo svolgimento delle elezioni. Quali sono le sue impressioni?
Rudolf von Rohr: Qui a Vinnistsa il primo turno si è svolto nella calma e, tutto sommato, le procedure elettorali sono state rispettate.
Ma al secondo turno le cose sono andate diversamente. Ci sono state molte irregolarità e le autorità locali hanno esercitato una pressione notevole sugli elettori. Ciò che ho potuto osservare è che il secondo turno è stato un passo indietro.
A Vinnitsa la situazione era relativamente calma, ma all’est, dove ci sono più oligarchi, ci sono stati problemi maggiori con le frodi elettorali e la conquista dei voti. Al centro e all’ovest del paese, le procedure erano in genere più rispettose delle leggi elettorali.
swissinfo: Alcuni osservatori hanno parlato di una tendenziosità dei media, che avrebbero favorito il candidato filorusso Yanukovic…
R.v.R.: Buona parte delle emittenti televisive hanno spalleggiato Yanukovic. Solo una – Channel Five – ha fornito alcuni informazioni sulla campagna elettorale e gli obiettivi di Yushenko. C’è stata per davvero una disparità di trattamento e questo è contro la legge.
La maggioranza delle emittenti è controllata dallo stato. È una situazione difficile per i giornalisti, che rischiano di perdere il loro lavoro. Ma a mio modo di vedere, il problema maggiore è che il popolo nelle campagne non ha accesso ad un’informazione adeguata.
swissinfo: Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno denunciato irregolarità durante il secondo turno delle elezioni. Crede che la leadership politica ucraina organizzerà un nuovo scrutinio?
R.v.R.: Lo spero, ma ritengo che tutto dipenderà dal ruolo che giocherà il presidente russo Vladimir Putin in questo frangente.
Durante le scorse settimane, Putin ha visitato più volte Kiev. Lunedì, il presidente russo è stato il primo a congratularsi con Yanukovic, prima ancora che la commissione centrale delle elezioni pubblicasse l’esito finale degli scrutini.
Le manifestazioni popolari che ne sono susseguite hanno probabilmente stupito Putin. Non sappiamo come la Russia reagirà; per noi questa è la domanda fondamentale.
swissinfo: Yushenko si dichiara disposto ad accettare un eventuale nuovo scrutinio. Qual è la probabilità che questo accada?
R.v.R.: Non lo so. E’ una questione giuridica. Personalmente non credo che Yanukovich e gli oligarchi della regione orientale di Donetsk accetterebbero la ripetizione delle presidenziali.
swissinfo: Cosa pensa che accadrà? L’Ucraina farà come la Georgia lo scorso anno, dove il presidente è stato deposto in seguito a una rivoluzione pacifica?
R.v.R.: Spero che l’Ucraina sceglierà una via pacifica di risoluzione del conflitto. Mi chiedo tuttavia quanto tempo la popolazione sarà disposta ad attendere la risposta del presidente uscente Leonid Kuchma.
Intervista swissinfo, Morven McLean
(traduzione: Doris Lucini e Anna Passera)
L’Ucraina è uno stato dell’ex-repubblica sovietica situato nell’Europa centro-orientale.
Confina ad est con la Russia.
Popolazione: 48 milioni di abitanti.
Gruppi etnici: 78% ucraini, 17% russi.
In base alla legislazione ucraina, il presidente non può rimanere in carica per più di due legislature di fila.
Il presidente Leonid Kuchma è rimasto al potere per due legislature (1994-2004).
Durante l’elezione presidenziale, il primo ministro Viktor Yanukovic ha potuto contare sul sostegno di Leonid Kuchma e dal presidente russo Vladimir Putin.
L’avversario di Yanukovic durante le elezioni era il leader dell’opposizione filo-occidentale, Viktor Yushchenko.
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