Nel corso della Seconda guerra mondiale, decine di migliaia di persone hanno cercato rifugio in Svizzera. Tra i circa 20'000 italiani entrati in Svizzera dopo la caduta di Mussolini nel luglio del 1943, vi erano anche alcune personalità poi passate alla storia, come il secondo presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Nella foto il campo d'internamento di Büren. (www. memrec.ch)
Rifugiati italiani provenienti dalla Val d'Ossola valicano la frontiera; sulla fotografia figura il timbro della censura svizzera. (RDB)
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Da sinistra a destra il pedagogo Max Husmann, il maggiore svizzero Max Waibel e il barone italiano Luigi Parilli. Sotto il nome di copertura di Operazione Sunrise, Waibel organizzò nel 1945 un'operazione segreta che permise di porre fine alle ostilità nel Nord Italia. (Keystone)
Bambini rifugiati provenienti dalla Val D'Ossola nel 1944. (RDB/Grisel)
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A partire dagli anni '50, decine di migliaia di italiani hanno cercato fortuna in Svizzera. Quando arrivavano alla stazione di Briga (nella foto nel 1956), in Vallese, gli emigranti erano sottoposti a tutta una serie di controlli medici. (RDB/Grisel)
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Lavoratori italiani all'opera per la costruzione della galleria del Käferberg, a Zurigo, nel 1965. (RDB/Pfändler)
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Donne italiane mentre frequentano una scuola di economia domestica a Zurigo nel 1957. (RDB/Pichler)
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Contrabbandieri con la 'bricolla' in spalla all'opera lungo la frontiera tra il Ticino e l'Italia negli anni '50. (RDB/Schleiniger)
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Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, i cittadini svizzeri sono stati chiamati ad esprimersi più volte su iniziative anti-italiane, volte a combattere "l'inforestierimento" del paese. Le cosiddette iniziative Schwarzenbach sono però state tutte respinte. (Keystone)
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Rimini arriviamo! Dagli anni '60, le spiagge italiane sono una delle destinazioni turistiche preferite degli svizzeri. (Keystone/Venanzio Raggi)
In Svizzera, la pizza ha ormai soppiantato i tradizionali rösti. (Keystone/Karl Mathis)
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Scene ormai ordinarie alla frontiera a Chiasso. Nel 1981 312'000 camion hanno attraversato le Alpi svizzere. Oggi sono più di 1,3 milioni. (RDB/Dölf Preisig)
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Negli ultimi anni il lupo è riapparso nelle Alpi svizzere, proveniente probabilmente dagli Appennini. (Keystone/Alberio Pini)
Le banche della piazza ticinese hanno costruito in buona parte la loro fortuna grazie alla vicinanza con l'Italia. (Keystone/Martin Rütschi)
Rifugiati kosovari in un centro d'accoglienza di Chiasso; la maggior parte di loro transita dall'Italia prima di cercare di entrare in Svizzera. (Keystone/Karl Mathis)
Un Cisalpino che collega Zurigo a Milano lungo la linea del San Gottardo. (Keystone/Jean-Christophe Bott)
Un finanziere italiano installa una videocamera al confine di Ponte Chiasso; tra il 2009 e il 2010, in concomitanza con lo scudo fiscale, le autorità italiane hanno intensificato i controlli alla ricerca di evasori fiscali venuti a depositare i soldi in Svizzera. (Keystone/Francesca Agosta)
La nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo ridurrà i tempi di percorrenza tra Zurigo e Milano di circa un'ora. Il capoluogo lombardo e il principale centro economico svizzero si troveranno a poco più di due ore e mezza di distanza. (Keystone/Sigi Tischler)
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Da sempre i rapporti tra Svizzera e Italia sono legati a doppio filo. Alcune tappe in immagini di questa storia condivisa.
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