Scovare le pecore nere dello stato sociale
La città di Zurigo vuole organizzare una squadra di investigatori per lottare contro gli abusi in materia di assistenza sociale.
La decisione è stata presa dopo alcuni casi venuti alla luce recentemente e segue gli esempi di altri comuni della Svizzera tedesca.
La decisione di costituire un apposito gruppo di lavoro incaricato di scovare i casi d’abuso in ambito sociale è stata presa all’unanimità, spiega Urs Lauffer, vicepresidente del dicastero sociale della città sulla Limmat. Di esso faranno parte anche degli esperti della finanza.
Niente investigatori indipendenti
Nel caso in cui una persona fosse sospettata di abusare degli aiuti sociali, agli appositi investigatori spetterà il compito di raccogliere prove precise in merito.
Il nuovo gruppo di lavoro, che sarà operativo fra un paio di mesi, sottostà alle autorità sociali del comune. «Abbiamo così voluto distanziarci dal modello di ‘detective sociale’ proposto dall’Unione democratica di centro (UDC – destra populista)», spiega Urs Lauffer.
L’UDC voleva infatti fossero istituiti degli investigatori il cui operato risultasse indipendente dalle autorità sociali e da coloro che normalmente si occupano del caso. Ma questa opzione è stata scartata perché giudicata controproducente.
Una decisione che Walter Schmid, presidente della Conferenza svizzera delle istituzioni degli aiuti sociali (COSAS) approva: «Siamo chiaramente contrari agli investigatori sociali indipendenti. Non abbiamo per contro nulla da dire contro la soluzione adottata da Zurigo, che rispetta la legislazione sociale in vigore», ha detto a swissinfo.
Controlli a tutti i livelli
Gli attuali controlli contro gli abusi in ambito sociale non saranno sostituiti, bensì completati dal nuovo gruppo di lavoro, che si rifà agli esempi già esistenti in altri cantoni. Le verifiche saranno intensificate ad ogni livello.
Ad esempio, gli impiegati dei centri sociali, che meglio di tutti conoscono i singoli casi, dovranno apportare prove ancor più concrete della necessità di erogare un aiuto sociale.
Il tema degli abusi in ambito di ottenimento degli aiuti sociali è divenuto di scottante attualità dopo lo scoppio di uno scandalo sul collocamento di giovani in un istituto spagnolo illegalmente costituito.
L’istituto era diretto da un educatore svizzero, che da anni riceveva per la sua attività aiuti sociali dalla città di Zurigo.
swissinfo e agenzie
Il tema degli investigatori incaricati di scoprire i casi di abusi nel settore dell’assistenza sociale è balzato in primo piano in relazione a un recente scandalo.
Alcuni giovani zurighesi difficili erano stati inviati in un centro illegale di rieducazione in Spagna. Il responsabile di questa operazione, un cittadino svizzero residente in Spagna, riceveva da anni un’assistenza sociale dalla città di Zurigo.
Nel 2005, la città di Zurigo ha registrato 14.000 casi sociali.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.