Ueli Maurer è il nuovo consigliere federale dell’UDC

L'ex presidente dell'Unione democratica di centro (UDC), lo zurighese Ueli Maurer, è stato eletto mercoledì nel governo svizzero. Cronaca di un'elezione non così scontata.
A un anno dalla non rielezione di Christoph Blocher e dalle successive vicende che hanno portato alla scissione e alla separazione dai suoi due consiglieri federali Samuel Schmid e Eveline Widmer-Schlumpf, l’Unione democratica di centro ha fatto il suo rientro in governo.
Il consigliere nazionale Ueli Maurer, candidato ufficiale del partito assieme all’ex ministro Blocher, è stato eletto dall’Assemblea federale (le due camere del parlamento riunite) con 122 voti.
Tre scrutini
Per designare il successore di Samuel Schmid sono stati necessari tre scrutini. Per l’ultima e decisiva votazione erano rimasti in lizza Maurer e il suo compagno di partito Hansjörg Walter, presidente dell’Unione svizzera dei contadini.
Quest’ultimo ha ottenuto 121 voti, uno solo in meno di Maurer. La sinistra, il Partito borghese democratico, parte del Partito popolare democratico e verosimilmente alcuni rappresentanti del Partito liberale radicale avevano deciso di puntare sul deputato turgoviese dell’UDC, malgrado avesse in precedenza dichiarato che non avrebbe accettato l’elezione.
Parte dei parlamentari, in particolare nei ranghi del PPD, consideravano che la doppia candidatura presentata dall’UDC fosse in realtà un diktat: poiché Blocher non aveva nessuna chance di essere eletto, l’UDC imponeva de facto Maurer.
I verdi e i socialisti hanno dal canto loro più volte sottolineato di non voler votare per Maurer, perché troppo compromesso nelle campagne al limite del razzismo portate avanti dal partito e troppo vicino a Blocher.
Dopo la seconda votazione, sembrava però che la sorpresa di un anno fa potesse ripetersi: Walter aveva infatti due voti di vantaggio su Maurer e gliene mancava solo uno per ottenere la maggioranza assoluta (122).
Al termine del primo scrutinio, Walter aveva ottenuto 109 voti, Ueli Maurer 67 e Christoph Blocher 54. Undici voti erano stati attribuiti a altre persone. Dopo questo primo turno, l’ecologista Luc Recordon aveva ritirato la sua candidatura, invitando il parlamento a votare Walter.
Sostenuto come prevedibile solo dal suo gruppo, anche Christoph Blocher, non presente a Berna, si è fatto da parte.

Altri sviluppi
Unione democratica di centro (UDC)
“Sì alla concordanza”
Dopo essere stato eletto, Maurer ha dichiarato che, con questa elezione, il parlamento ha detto “sì alla concordanza”.
L’ormai ex consigliere nazionale zurighese ha sottolineato di essere contento anche perché gli elettori del suo partito sono finalmente rappresentati nell’esecutivo federale.
“Era nell’interesse del paese – ha dichiarato – compiere questo primo passo verso la concordanza, che esige la partecipazione al governo dei grandi partiti politici in funzione della loro forza elettorale”.
L’elezione di un altro rappresentante dell’UDC sarebbe equivalsa a un vero e proprio smacco per il partito, con conseguenze imprevedibili per i futuri equilibri politici del paese. Walter difficilmente avrebbe fatto dietrofront, accettando l’elezione. E se lo avesse fatto sarebbe stato verosimilmente escluso dal suo partito.
Maurer erediterà ora il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, diretto finora dal dimissionario Samuel Schmid.
Il Consiglio federale ha infatti proceduto alla ripartizione dei dipartimenti immediatamente dopo l’elezione.

Altri sviluppi
Concordanza
Commiato di Schmid
All’inizio della seduta, la presidente Chiara Simoneschi ha reso omaggio al ministro dimissionario, lodandone la tenacia, il pragmatismo, l’impegno a servizio del paese e il senso dell’umorismo.
Samuel Schmid ha quindi preso la parola: visibilmente commosso, ha ripercorso gli anni in seno all’esecutivo, sottolineando che in Svizzera la classe politica riesce a essere molto vicina alla popolazione, a patto di saper conservare i propri valori. Il consigliere federale bernese ha poi denunciato la polemica e lo scontro, «che non fanno parte della nostra cultura politica».
Il ministro della difesa uscente ha ricordato che, nel corso degli otto anni trascorsi in governo, la Confederazione ha adattato la propria politica di sicurezza alle necessità e alla possibilità attuali. L’esercito – ha aggiunto – è stato oggetto di un’importante riforma, riuscendo a svolgere i propri compiti nonostante una riduzione dei mezzi a disposizione.
Schmid ha infine ringraziato i colleghi, i collaboratori, i parlamentari, l’esercito e tutta la popolazione.
swissinfo e agenzie
Ueli Maurer è nato il 1° dicembre 1950 a Wetzikon, nel canton Zurigo. Sposato e padre di sei figli, ha fatto carriera nell’esercito fino ad ottenere il grado di maggiore.
Dopo un apprendistato commerciale, ha ottenuto il diploma di contabile ed è diventato responsabile della cooperativa agricola Hinwil-Bauma. Nel 1994 è stato nominato direttore dell’Associazione zurighese dei contadini.
La sua carriera politica incomincia nel 1978, nel consiglio comunale di Hinwil. Cinque anni più tardi, Maurer viene eletto nel parlamento cantonale di Zurigo. È deputato in parlamento dal 1991. Nel 1996 diventa presidente dell’UDC nazionale, carica che lascia nel 2008 per riprendere quella di presidente della sezione zurighese.
Accanto ai successi, si ricorda anche qualche sconfitta: nel 1991 non è riuscito ad entrare nel governo zurighese, battuto dall’attuale consigliere federale Moritz Leuenberger. Nel 2007, la verde liberale Verena Diener lo ha battuto nell’elezione al Consiglio degli Stati (camera alta).


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