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Un 27esimo cantone per gli svizzeri dell’estero?

Il sistema elettorale attuale complica non poco l'accesso in parlamento per gli svizzeri dell'estero Keystone

Gli svizzeri dell'estero devono poter disporre di propri rappresentanti nel parlamento federale. Lo chiedono dei deputati socialisti che propongono di creare un 27esimo cantone virtuale.

L’idea non è nuova ed è in passato stata avanzata anche da altri partiti di governo. Rimane tuttavia scettica la posizione dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero.

Nel corso della prossima sessione estiva delle camere federali, in programma in giugno, il deputato socialista Mario Fehr, sostenuto da altri colleghi di partito, intende inoltrare una mozione per fare in modo che la comunità degli svizzeri dell’estero possa ottenere dei propri seggi in parlamento.

Secondo Fehr, la Quinta Svizzera dovrebbe essere assimilata ad un nuovo cantone e disporre quindi di 2 seggi nel Consiglio degli Stati (camera alta) oltre che di una mezza dozzina di deputati nel Consiglio nazionale (camera bassa).

La notizia viene pubblicata domenica dal settimanale NZZ am Sonntag. La proposta non è tuttavia del tutto nuovo: ad esempio durante la campagna per le elezioni federali del 2003 erano stati degli esponenti del Partito popolare democratico e dell’Unione democratica di centro ad avanzare questa ipotesi.

Voti sparpagliati

In Italia, Francia o Portogallo, i cittadini che vivono all’estero possono già oggi votare in una propria circoscrizione ed eleggere quindi i loro rappresentanti nei rispettivi organi legislativi.

In Svizzera invece, i voti provenienti dall’estero vengono immessi nel calderone comune e conteggiati direttamente a livello comunale, suddivisi in funzione del luogo d’origine o dell’ultimo domicilio nella Confederazione del cittadino in questione.

“Così facendo è impossibile che uno svizzero dell’estero riesca a farsi eleggere”, spiega Fehr. “Sarebbe invece importante che questa comunità sia rappresentata in parlamento: numerosi temi discussi nelle sessioni la riguardano direttamente”.

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Modifica costituzionale

Il peso politico potenziale della Quinta Svizzera, che con 110’000 votanti è paragonabile a quello di un cantone di media grandezza, è stato recentemente messo in evidenza anche dal politologo Wolf Linder in un’intervista concessa a swissinfo.

Secondo Linder, è evidente che la distribuzione di questi voti fra diversi cantoni diminuisce il loro impatto. “Il problema è proprio qui. La soluzione odierna disperde la voce degli svizzeri all’estero. Riunendo i loro voti le cose potrebbero cambiare”, diceva Linder a swissinfo.

Una proposta del genere sarebbe tuttavia di difficile attuazione, perlomeno a breve termine, in quanto necessiterebbe di una modifica costituzionale che andrebbe poi avallata sia dal popolo che dai cantoni.

Idea poco realista

“Un 27esimo cantone virtuale per gli svizzeri dell’estero? Il concetto è intellettualmente interessante”, dice a swissinfo Rudolf Wyder, direttore dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE).

“Si tratterebbe tuttavia di un cantone diverso dagli altri: privo di territorio, di un governo, di un’amministrazione e di contribuenti. Politicamente l’idea mi appare dunque poco realizzabile”.

L’OSE è tuttavia d’accordo con il principio di rivalutare l’influenza politica degli svizzeri all’estero ma ritiene che i mezzi per raggiungere l’obiettivo siano altri. Ad esempio, spiega Wyder, attraverso “una maggiore partecipazione individuale” degli svizzeri dell’estero alla vita politica in Svizzera.

Considerato come su una popolazione totale di 645’000 persone, gli iscritti ai registri elettorali siano circa 110’000, il potenziale di crescita in questo senso non è per niente esaurito.

swissinfo

I cittadini elvetici residenti all’estero iscritti nei registri elettorali sono sempre più numerosi.
Nel 1992 erano 15’000. Nel 2006 il loro numero è salito a 110’000.
Questa cifra corrisponde al 22,5% dei maggiorenni svizzeri che vivono all’estero.

Alla fine dell’anno scorso, 645’010 cittadini svizzeri vivevano all’estero. Rispetto al 2005 si è registrato un aumento di 10’794 persone (+1,7%).

La maggioranza dei connazionali all’estero risiedono nell’Unione europea (390’182 persone). La più grande comunità di svizzeri dell’estero si trova in Francia (171’732). Seguono la Germania (72’384) e l’Italia (47’012).

Al di fuori dell’Europa, la comunità più folta è quella degli Stati uniti (71’984), davanti al Canada (36’374) e all’Australia (21’291).

Dal 1992, a livello federale, i cittadini svizzeri residenti all’estero sono equiparati a quelli residenti nella Confederazione.

Gli svizzeri all’estero godono del diritto di voto e elezione per corrispondenza. Il loro voto viene conteggiato con quelli dell’ultimo comune di residenza in Svizzera o del loro luogo d’origine.

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