Un popolo di volontari
Uno svizzero su due svolge dei lavori di volontariato. Le donne sono più attive a livello informale, mentre gli uomini sono presenti soprattutto in associazioni ed organizzazioni.
La disponibilità ad offrire i propri servizi senza essere remunerati è diffusa in particolare nei cantoni di lingua tedesca.
Il 52% delle persone che vivono in Svizzera svolge un lavoro di volontariato, con lo scopo di aiutare gli altri o semplicemente per piacere proprio.
Lo afferma un sondaggio della Società svizzera di utilità pubblica presentato mercoledì a Berna, secondo cui quattro cittadini su cinque hanno partecipato, almeno una volta nella vita, ad un’attività benevola.
«Senza questo enorme impegno – ha commentato la parlamentare radicale liberale Christa Markwalder Bär – la democrazia di milizia, la coesione sociale, la varietà culturale e gli sport di massa apparirebbero desolati».
Più sport che politica
Circa un quarto dei volontari svolge un lavoro non retribuito a favore di organizzazioni e di federazioni, in particolare associazioni che si occupano di attività sportive e tempo libero (10%). Meno popolare l’impegno a beneficio di partiti o di movimenti politici, ambientali o a difesa dei diritti umani (2%).
Il volontariato “informale”, ossia le prestazioni fornite a famigliari e vicini, concerne invece il 37% della popolazione, in particolare donne.
La nuova presidente della Società svizzera di pubblica utilità (SSPU), la cancelliera della Confederazione Annemarie Huber-Hotz, spera che sulla base dei risultati di questo primo Osservatorio del volontariato, l’impegno altruista venga incoraggiato.
«In futuro il volontariato sarà un tema chiave della società», ha sottolineato.
Germanofoni più disponibili
Secondo lo studio condotto dall’istituto Demoscope, e presentato in occasione della Giornata internazionale del volontariato indetta dalle Nazioni Unite, il volontariato è più diffuso nella Svizzera tedesca.
Il 29% dei cittadini di lingua tedesca è attivo in un club o in un’associazione. La percentuale scende al 20% in Romandia e al 13% in Ticino. In modo più informale, il 39% degli svizzeri tedeschi svolge un lavoro di volontariato, contro il 33% dei romandi e il 26% dei ticinesi.
Ad essere più attive con piccoli lavori sono le donne. Gli uomini sono infatti più disposti a impegnarsi in associazioni che permettono loro di acquisire un certo prestigio.
Aiutare con le donazioni
Secondo Herbert Ammann della SSPU, in Svizzera c’è parecchia gente intenzionata a lavorare senza pretendere un compenso, ma molti non intendono essere vincolati.
«Appena diventano membri di un’organizzazione, diverse persone si sentono coinvolte per dovere. Il risultato è che le donazioni costituiscono una maniera frequente per esprimere il proprio impegno», osserva.
Lo studio conferma di fatti che il 75% degli intervistati manifesta la propria disponibilità ad aiutare tramite delle donazioni.
swissinfo e agenzie
Lo studio ha preso in considerazione 7410 persone di oltre 15 anni in tutta la Svizzera.
È stato condotto dall’Istituto Demoscope nell’autunno del 2006.
L’indagine è stata realizzata con il contributo dell’Ufficio federale di statistica e del progetto “Percento culturale” di Migros.
L’Osservatorio del volontariato fornisce una visione d’insieme sulle attività formali ed informali di volontariato e sull’attitudine alle donazioni.
Assieme alla Germania, la Svizzera è uno dei primi paesi a presentare dei dati sul lavoro di volontariato.
La Confederazione è però l’unico Stato al mondo in cui la fotografia del volontariato a livello nazionale è elaborata dalla società civile.
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