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Una destra religiosa anche in Svizzera

L'Unione democratica federale ha lanciato una crociata contro i minareti Ex-press

La campagna per l'iniziativa anti-minareti in votazione il 29 novembre è capitanata dall'Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice). Ma anche un altro partito meno noto è molto attivo: l'Unione democratica federale (UDF, destra che si ispira alla Bibbia). Presentazione con il politologo Hans Hirter.

La maggior parte delle personalità che promuovono l’iniziativa popolare “Contro l’edificazione di minareti” sono membri dell’UDC. Ma tanta gente non sa che all’origine del testo c’è l’UDF. Questo piccolo partito è poco conosciuto dalla maggior parte dell’opinione pubblica svizzera.

Per saperne di più, swissinfo.ch si è rivolta a Hans Hirter, politologo dell’università di Berna e autore dell’articolo sull’UDF del Dizionario storico della Svizzera.

swissinfo: Come spiegare che l’UDF sia così poco conosciuta dal grande pubblico?

Hans Hirter: Innanzi tutto perché è un piccolo partito: non ha nemmeno ottenuto il 2% dei voti alle ultime elezioni federali, pur essendo in lizza in una quindicina di cantoni.

Inoltre, si tratta di un partito relativamente nuovo, dato che esiste solo dal 1975.

swissinfo: Ci sono comunque regioni dove l’UDF fa meglio.

H. H.: L’UDF è più forte nel canton Berna – dove ha ottenuto più del 4% dei suffragi – e nei cantoni di Zurigo, Turgovia e Argovia.

La caratteristica comune di questi cantoni è che sono a maggioranza protestante. Questo partito si insedia bene specialmente nelle regioni conservatrici protestanti, soprattutto laddove buona parte della popolazione aderisce alle Chiese libere, vale a dire a gruppi evangelici indipendenti dal protestantesimo ufficiale.

swissinfo: Come è nato questo partito?

H. H.: Si tratta di un amalgama. Da un lato c’erano persone provenienti dai Repubblicani, ossia il partito xenofobo degli anni ’60 di James Schwarzenbach. Oltre ad essere xenofobi, i Repubblicani sono sempre stati molto conservatori.

D’altra parte, soprattutto nel canton Berna, c’erano persone provenienti dal Partito evangelico che rimproveravano a quest’ultimo di essere troppo al centro, o persino a sinistra, in particolare negli ambiti ambientale e sociale.

Alcuni membri molto conservatori del Partito evangelico si sono dunque uniti con i Repubblicani per fondare l’UDF.

swissinfo: Si può affermare che è un partito fondamentalista dal profilo religioso?

H. H.: In una certa misura sì, poiché in tutte le sue pubblicazioni l’UDF dice che la sua politica è fondata sulla Bibbia. La Bibbia non va interpretata, ma presa alla lettera, e da essa derivano tutte le direttive politiche del partito.

swissinfo: È un partito che può essere qualificato “chiaramente a destra”?

H. H.: Non esattamente, perché su certe temi l’UDF è perfino vicina alle posizioni sindacali. Penso per esempio alla questione dell’apertura domenicale dei negozi. Oppure, come la sinistra, questo partito è contrario agli alimenti geneticamente modificati.

Ciò significa che su certi argomenti l’UDF non ha paura di unirsi alla sinistra. In generale, però, resta chiaramente un partito conservatore riguardo all’ordinamento economico del paese.

swissinfo: Diversi partiti si dicono cristiani. Che differenze e che analogie ci sono fra gli altri e l’UDF?

H. H.: I cristiano sociali (sinistra) e i popolari democratici (centro destra) sono partiti influenzati dal cattolicesimo e dalle idee sociali del cattolicesimo. L’UDF, invece, è al 100% protestante.

Ci sono comunque delle similitudini. Per esempio nella politica familiare dove tutti questi partiti sono molto vicini. La famiglia è al centro della società, deve essere protetta e anche promossa dallo Stato.

swissinfo: L’UDF può crescere o è destinata a rimanere una piccolissima formazione?

H. H.: Uno sviluppo non è immaginabile, poiché molte sue idee conservatrici sono già difese dall’UDC. È una concorrenza quasi imbattibile.

Inoltre, l’UDF è troppo legata a un evangelismo che, in Svizzera, può fare leva solo in alcune regioni protestanti. Non ha quasi alcuna chance nelle città e negli agglomerati.

swissinfo: Cosa ne pensa dell’azione dell’UDF contro i minareti?

H. H.: Non credo che si tratti di populismo mirato a vincere delle elezioni. Su questo punto l’UDF differisce dall’UDC.

L’UDF crede realmente che l’islam rappresenti una minaccia. Lo si vede nelle sue posizioni. Questo partito, per esempio, difende molto fortemente lo Stato d’Israele.

swissinfo: Le Chiese ufficiali sono contrarie al divieto di costruire minareti. Dunque, l’UDF si distingue anche in questo.

H. H.: Sì, ma ciò si spiega con la sua base. I suoi membri, infatti, non fanno parte né della Chiesa cattolica né delle Chiese protestanti ufficiali, ma di piccoli gruppi evangelici liberi che sono indipendenti da qualsiasi organizzazione nazionale.

Olivier Pauchard, swissinfo.ch
(Traduzione dal francese : Sonia Fenazzi)

L’Unione democratica federale (UDF) è stata fondata nel 1975.

È il frutto dell’unione fra i Repubblicani – movimento xenofobo degli anni 1960 – e dissidenti del Partito evangelico.

Nel parlamento svizzero attualmente l’UDF ha un solo rappresentante, il deputato bernese Andreas Brönnimann.

L’UDF fa parte del gruppo parlamentare dell’Unione democratica di centro (UDC).

L’iniziativa popolare “Contro l’edificazione di minareti” è stata depositata l’8 luglio 2008 munita di quasi 114mila firme valide.

Chiede l’aggiunta all’articolo 72 della Costituzione federale di un nuovo capoverso che recita: “L’edificazione di minareti è vietata”.

Il governo e il parlamento svizzeri raccomandano all’elettorato di respingerla.

Alla Camera del popolo è stata bocciata con 132 voti contro 51 e 11 astensioni, alla Camera dei Cantoni con 39 voti contro 3 e 2 astensioni. Soltanto il gruppo dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice), l’ha sostenuta.

Trattandosi di una modifica costituzionale, per la sua approvazione nella votazione federale occorre la doppia maggioranza del popolo e dei cantoni.

swissinfo.ch

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