Unanimità borghese contro la cassa malattia unica
I delegati del Partito popolare democratico e i liberali radicali hanno respinto a netta maggioranza l'iniziativa "per una cassa malati unica e sociale" in votazione l'11 marzo.
Inoltre, i partiti hanno affilato le loro armi in vista delle elezioni parlamentari d’ottobre.
Il “no” del Partito popolare democratico (PPD), del Partito liberale radicale (PLR) e del Partito liberale svizzero (PLS) all’iniziativa denominata “per una cassa malati unica e sociale” era atteso.
Tra i delegati del PPD riuniti sabato a Sursee, nel canton Lucerna, la proposta sostenuta dalla sinistra è stata appoggiata solo da cinque presenti, mentre i voti contrari sono stati 256.
Il rifiuto è stato ancor più netto venerdì tra i delegati del PLR – che per la prima volta si sono riuniti venerdì e sabato a Ginevra assieme ai “cugini” del Partito liberale svizzero (PLS). Solo due dei circa duecento delegati si sono espressi a favore del progetto.
“Una mostruosità amministrativa”
I ministri dei rispettivi partiti presenti a Sursee e a Ginevra hanno ribadito la posizione del governo: “la cassa unica non permetterà di frenare la spesa sanitaria”, ha sottolineato la responsabile del dipartimento dell’economia, la democristiana Doris Leuthard.
Pascal Couchepin, radicale e a capo del dipartimento dell’interno, ha dal canto suo parlato di “una mostruosità amministrativa”, di una proposta antidemocratica e di un colossale spreco di denaro.
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Partito liberale radicale (PLR)
Elezioni all’orizzonte
I delegati dei tre partiti borghesi hanno inoltre iniziato ad affilare le armi in vista delle elezioni federali di ottobre.
Il PPD ha adottato quello che è stato definito un “contratto elettorale”, attraverso il quale il partito si impegna per la famiglia, l’occupazione, un sistema sociale sicuro e l’ecologia.
Alle famiglie, ad esempio, il PPD promette una riduzione degli oneri e in materia di ecologia il partito si augura che entro il 2020 la Svizzera aumenti del 10% la quota di produzione elettrica ottenuta dalle energie rinnovabili.
Inoltre, il PPD ha respinto la riforma dell’Imposta sul valore aggiunto, che prevede l’introduzione di un tasso unico su tutti i prodotti e le prestazioni, poiché essa comporterebbe un aumento del prezzo di alcuni beni, come ad esempio i medicinali.
Il PLR e il PLS, dal canto loro, hanno puntato il dito contro la sovraregolamentazione che colpisce la Svizzera. “Il nostro diritto è diventato talmente perfetto che comincia a diventare paralizzante”, ha dichiarato il consigliere agli Stati Rolf Schweiger.
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Partito popolare democratico (PPD)
Fiscalità
I delegati di questi ultimi due partiti si sono inoltre messi al lavoro per fissare i punti programmatici di un documento volto a favorire la crescita economica, in cui figura tra l’altro la necessità di sostenere il settore bancario e di continuare a garantire ai cantoni piena autonomia fiscale.
E proprio l’autonomia fiscale dei cantoni è stato il tema sul quale il consigliere federale del PLR Hans-Rudolf Merz ha incentrato il suo intervento.
Secondo il ministro delle finanze, le critiche provenienti dall’estero costituiscono “una violazione della nostra sovranità”.
La concorrenza fiscale tra Cantoni, ha ancora detto Merz, non rappresenta un problema, dato che non è in atto una nefasta “corsa” alla riduzione delle imposte.
Il consigliere federale si è detto sorpreso di fronte ai recenti attacchi riguardanti la tassazione “forfettaria” concessa a stranieri facoltosi che decidono di eleggere domicilio in Svizzera. L’Unione europea non aveva finora mosso appunti al riguardo e “ora la situazione è bruscamente cambiata”.
Merz ha tenuto a sottolineare che tale prassi non è una particolarità elvetica, ma è in vigore anche all’estero.
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Partito liberale svizzero (PLS)
Swissair
Quello della fiscalità non è però stato l’unico scottante tema che ha fatto capolino all’assemblea dei delegati del PLR e del PLS.
Negli ultimi giorni i giornali hanno riportato a caratteri cubitali le vicissitudini del tracollo di Swissair (il processo dei suoi ex dirigenti si è aperto lunedì) e gli stretti contatti tra la compagnia aerea e il partito liberale radicale, ha ricordato Schweiger.
Ciò nondimeno, ha sottolineato il consigliere agli Stati, il PLR deve rivendicare proprio in questo momento la sua leadership nella politica economica e impegnarsi a fondo per garantire al paese “un futuro prospero”.
Il presidente del partito Fulvio Pelli ha dal canto suo osservato che un fallimento non è penalmente punibile, altrimenti nessuno oserebbe più prendere dei rischi. Secondo Pelli il caso Swissair è stata una buona lezione per la Svizzera e ha mostrato che non è auspicabile un intervento eccessivo della politica in economia.
swissinfo e agenzie
L’iniziativa popolare «per una cassa malati unica e sociale», in votazione l’11 marzo 2007, chiede la creazione di un’assicurazione malattia unica al posto delle 87 attuali.
L’iniziativa propone di calcolare i premi in base al reddito degli assicurati.
È stata inoltrata alle autorità nel 2004 dal Movimento popolare delle famiglie; era corredata da 111’154 firme
Contrariamente a quanto avviene in diversi paesi d’Europa, in Svizzera i premi dell’assicurazione contro le malattie non sono proporzionali al reddito e al patrimonio.
La Confederazione mette a disposizione dei cantoni dei fondi destinati ad alleggerire i premi delle persone a basso reddito (il 30% circa della popolazione).
In Svizzera ogni persona è obbligata a stipulare un’assicurazione per coprire i suoi costi sanitari di base. È però libera di scegliere a quale cassa malati affidarsi tra le 87 attive sul mercato.
Le prossime elezioni federali, che si svolgono ogni quattro anni, sono in programma il 21 ottobre 2007.
In occasione di queste elezioni saranno rieletti tutti i 200 membri del Consiglio Nazionale.
La procedura elettorale è retta dal diritto cantonale invece per quanto concerne il Consiglio degli Stati. Tuttavia, eccetto Appenzello Interno e Zugo, anche i cantoni eleggeranno i nuovi rappresentanti alla medesima data.
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