Vallese democristiano, ma avanza la destra

Domenica, i vallesani hanno eletto governo e parlamento. I popolari democratici si confermano in testa, ma avanza l'Unione democratica di centro.
Assente dalla corsa al governo, che si è conclusa con l’attribuzione al primo turno di due dei cinque seggi disponibili, l’UCD ha ottenuto sei seggi nel parlamento cantonale.
Come previsto, i consiglieri di Stato uscenti Jean-René Fournier e Jean-Jacques Rey-Bellet sono stati confermati al primo turno domenica in occasione del rinnovo delle autorità cantonali vallesane.
Il sistema maggioritario ha fatto sì che, dei cinque membri dell’esecutivo del cantone di montagna, soltanto i due democristiani abbiano ottenuto la maggioranza assoluta, su un totale di otto candidati. Fournier e Rey-Bellet hanno raccolto rispettivamente 50’544 e 47’858 suffragi.
Democristiani saldi in sella
I primi due sono seguiti dal collega di partito Jean-Michel Cina. Il popolare consigliere nazionale, candidatosi per la prima volta, ha mancato la maggioranza assoluta per quattro migliaia di schede.
Il risultato dei tre esponenti dimostra che il Partito polare democratico, forza storica del cantone cattolico, mantiene il suo ruolo di sempre in Vallese.
I consiglieri di Stato uscenti, Thomas Burgener (socialista) e Claude Roch (liberale radicale), occupano il quarto e il quinto posto con rispettivamente 31’453 e 29’501 preferenze. Anche loro dovranno passare al ballottaggio.
Partecipazione in calo
Li seguono, a grande distanza, l’ecologista Georges Darbellay e gli indipendenti Michel Carron e Ignace Rey. Il loro risultato indica essenzialmente che il panorama politico in Vallese non è cambiato, malgrado il Partito popolare democratico non sia riuscito – e questo per la prima volta da quasi un secolo del cantone – a piazzare tutti i suoi candidati al primo turno.
Anche la partecipazione al voto è calata, malgrado sia stato introdotto per la prima volta il voto per corrispondenza. Si sono recati alle urne solo il 54% degli aventi diritto, mentre quattro anni fa erano ancora il 63%. In un paragone nazionale, la partecipazione rimane comunque importante.
Sei seggi in parlamento all’UDC
Parallelamente all’elezione dell’esecutivo, è stato rinnovato anche il legislativo cantonale. 194 candidati hanno cercato di accaparrarsi uno dei 130 seggi.
Astenutasi dalla corsa all’esecutivo, l’Unione democratica di centro, ha visto aumentare da due a sei i suoi seggi in parlamento. L’obiettivo dei cinque seggi, necessari per formare un gruppo parlamentare, è stato dunque raggiunto. “D’ora in poi si dovranno fare i conti con l’UDC anche in Vallese”, ha dichiarato il presidente Raphaël Filliez.
Il partito liberale radicale perde cinque seggi e segna la retrocessione più marcata. Dal canto loro, i democristiani perdono tre seggi. I cristiano-sociali dell’Alto Vallese ne conquistano due e i socialisti tre.
swissinfo e agenzie
Il Gran Consiglio (parlamento) vallesano conta 130 seggi
58 seggi ai popolari democratici (-3)
27 radicali (-5)
21 socialisti (+3)
15 cristiano-sociali (+2)
6 democentristi (+4)
3 liberali
Al primo turno sono stati eletti solo due dei cinque membri del governo cantonale.
I candidati in ballottaggio dovranno decidere entro martedì se si presenteranno al secondo turno, che avrà luogo il 20 marzo.
Qualora dovessero rimanere soltanto tre candidature, l’elezione sarebbe tacita per Cina, Burgener e Roch. In tal caso, la composizione del governo vallesano – tre PPD, un socialista e un radicale – non risulterebbe modificata.

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