Nel 1848 le forze liberali battono rapidamente e senza difficoltà i conservatori. Una nuova costituzione segna il passaggio allo stato federale. Nasce la Svizzera moderna.
Albert von Escher (1838-1905)
Il primo governo federale è composto di sette liberali-radicali. Non è rappresentativo delle diverse tendenze politiche presenti nel paese, ma integra le minoranze francese e italofona.
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Di fronte all'avanzata del socialismo, i liberali-radicali e i cattolico-conservatori si avvicinano. Il 17 dicembre 1891 viene eletto il cattolico-conservatore Josef Zemp, il primo membro non liberale-radicale del governo svizzero.
Bundesrat Zemp
La fine della Prima guerra mondiale è segnata da uno sciopero generale. Si decide di eleggere il parlamento con il sistema proporzionale. L'egemonia dei liberali-radicali volge al fine.
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Nel 1919 i cattolico-conservatori conquistano un secondo seggio in governo. Nel 1929 viene eletto Rudolf Minger (nella foto), rappresentante bernese del Partito dei contadini, artigiani e borghesi.
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Durante gli anni Trenta del Novecento, l'Europa assiste inquieta all'avanzata del nazionalsocialismo in Germania. In Svizzera, la minaccia nazista porta la destra e la sinistra a serrare i ranghi.
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Nel 1943 - con la Seconda guerra mondiale ancora in corso - viene eletto per la prima volta un socialista, Ernst Nobs.
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In seguito a quattro dimissioni, nel 1959 il governo cambia aspetto. Nasce la cosiddetta "formula magica", ovvero due socialisti, due liberali radicali, due cattolico-conservatori, un membro del Partito dei contadini.
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Nel 1971, in ritardo rispetto agli altri paesi occidentali, la Svizzera accorda il diritto di voto ed eleggibilità alle donne. Il governo resta tutto al maschile.
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La prima donna ad entrare in Consiglio federale è la zurighese Elisabeth Kopp, nel 1984.
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Nel 1993 viene eletta Ruth Dreifuss. Di origini ebraiche, è il primo membro del governo non cristiano.
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In seguito alla perdita di consensi del Partito popolare democratico (erede dei cattolico-conservatori), l'Unione democratica di centro (erede del Partito dei contadini) conquista un secondo seggio in governo con Christoph Blocher. È la fine della "formula magica".
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La foto ufficiale 2010 del governo potrebbe essere l'ultima in cui le ministre sono in minoranza (nella foto è ritratta anche la cancelliera federale che non è membro del governo). I candidati ufficiali per l'elezione del 22 settembre 2010 (sostituzione di Moritz Leuenberger e Hans-Rudolf Merz) sono infatti tre donne e un uomo.
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Dai sette liberali-radicali del 1848 al pluralismo: storia del governo svizzero.
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Mi occupo essenzialmente della traduzione, la revisione e la pubblicazione degli articoli di SWI swissinfo.ch. Scrivo anche rassegne stampa e articoli originali dedicati a tematiche tipicamente svizzere.
Dopo gli studi in storia e scienze delle religioni, ho intrapreso la carriera giornalistica presso Radio Fribourg. Dopo un periodo presso l’Agenzia telegrafica svizzera, sono arrivato a SWI swissinfo.ch nel 2000. Per molto tempo sono stato attivo come specialista di politica federale per dedicarmi in seguito a temi storici. Più di recente, mi occupo della traduzione, della revisione e della pubblicazione degli articoli.
Oggi l’esecutivo svizzero è una specie di specchio della società. Al suo interno sono rappresentate diverse sensibilità e culture. Questa rappresentatività è il frutto di una lenta evoluzione, iniziata nel 1848. (Testo: Olivier Pauchard, swissinfo.ch / Immagini: Keystone e RDB)
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Le trattative possono ormai cominciare, poiché i partiti in lizza hanno designato i loro candidati per sostituire i due ministri dimissionari, il socialista Moritz Leuenberger e il liberale radicale Hans-Rudolf Merz.
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