Verso la schedatura degli hooligan svizzeri
Si concretizzano i progetti dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) per contrastare la violenza negli stadi: una banca dati è il principale strumento.
Una regolamentazione efficace per affrontare il problema è richiesta dalla UEFA per lo svolgimento del campionato europeo di calcio del 2008, organizzato da Svizzera e Austria.
Gli atti di violenza negli stadi in Svizzera si moltiplicano anche in Svizzera. Per rimediare al problema, l’Ufficio federale di polizia (fedpol) propone un catalogo di misure preventive. Il progetto non è nuovo: da alcuni anni si discute di una revisione legislativa che permetta agli inquirenti di intervenire con maggiore efficacia.
Fra le misure proposte, è stata mantenuta l’idea – lanciata a suo tempo dalla consigliera federale non rieletta Ruth Metzler – di creare una banca di dati sugli hooligan. Lo strumento era stato già annunciato durante la preparazione del disegno di Legge federale concernente le misure contro il razzismo e la tifoseria violenta (Lrtf).
Per verificare la percezione delle misure fra gli operatori, il disegno di legge era stato posto in consultazione nel febbraio 2003. Nel frattempo il fedpol lo ha ampliato aggiungendo provvedimenti supplementari. Questi saranno ora sottoposti al capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia Christoph Blocher. Il consigliere federale presenterà poi al governo il nuovo progetto con i risultati della consultazione, ha indicato il portavoce del fedpol Guido Balmer.
Il Consiglio federale deciderà quindi il seguito. Le misure dovranno entrare in vigore prima dei campionati europei di calcio del 2008, come richiesto dalla UEFA per l’assegnazione dell’organizzazione a Svizzera e Austria.
Nuovi strumenti per le autorità
Elemento centrale della strategia per lottare contro la violenza a margine delle partite di calcio e di hockey rimane la banca dati per censire gli hooligan. In tal modo si possono scambiare informazioni a livello intercantonale e internazionale, ha spiegato Balmer.
Fra le misure suggerite figura anche l’obbligo per i tifosi violenti di annunciarsi alla polizia del comune di domicilio. Coloro che non vi si attengono possono essere banditi da una certa zona o addirittura posti in custodia cautelare. Il progetto prevede pure un divieto per i tifosi violenti di recarsi all’estero in occasione di partite internazionali cui partecipano squadre elvetiche.
Questi provvedimenti sono auspicati anche dal presidente della Commissione sicurezza e tifosi della Swiss Football League (SFL) Thomas Helbling. «Oggi non possiamo impedire l’accesso agli stadi agli hooligan perché non abbiamo le loro fotografie e i loro nomi»: coloro ai quali sarebbe proibito entrare negli stadi possono eludere facilmente i controlli, osserva.
Il contributo dello sport
Helbling, intervenuto come rappresentante della lega svizzera di calcio, ha incontrato la delegazione parlamentare per lo sport all’inizio di ottobre e prevede che i politici tratteranno rapidamente la questione. A suo avviso, il progetto dovrebbe essere esaminato dalle Camere federali l’anno prossimo.
Il delegato vuole però fare ordine anche in casa propria. Egli sostiene la reintroduzione della responsabilità causale nel calcio svizzero. Questa pratica, diffusa nell’associazione di calcio europea UEFA, rende i club responsabili degli atti di violenza commessi dai loro fan fuori dai propri stadi.
La conferenza presidenziale della SFL deciderà in merito il 12 novembre. Helbling pensa che la proposta otterrà la maggioranza. «Se vogliamo vendere il nostro prodotto a lungo termine, dobbiamo investire adesso», afferma.
Parallelamente, nel girone di ritorno del campionato 2004/2005, dovrebbero entrare in vigore le misure di accompagnamento. Fra queste sono contemplate la formazione dei responsabili dei tifosi e della sicurezza, quella degli speaker, nonché l’elaborazione di progetti per i supporter.
swissinfo e agenzie
Nel 2002, in seguito all’aumento della violenza in occasione di manifestazioni sportive, il governo ha incaricato un gruppo di esperti di elaborare un rapporto con una serie di misure.
Le istituzioni, oltre a proporre delle misure concrete e delle competenze maggiori alle forze dell’ordine, prevedono la collaborazione delle associazioni e dei club sportivi.
I partner, in primo luogo Swiss Olympic, come organizzazione mantello dello sport elvetico, hanno partecipato alla redazione delle misure. Parte della strategia è anche il loro coinvolgimento nella gestione della sicurezza.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.