Votazioni federali del 22 settembre 2024
Il popolo svizzero ha bocciato la riforma del secondo pilastro del sistema pensionistico. Ha anche respinto l'iniziativa popolare che chiedeva di consacrare più superfici e più risorse alla natura.
Due oggetti in votazione federale e due bocciature da parte dell’elettorato. Il 22 settembre, il popolo svizzero ha respinto la riforma del secondo pilastro del sistema pensionistico svizzero, ovvero la previdenza professionale obbligatoria (LPP). Il 67% delle persone votanti ha bocciato la proposta formulata da Governo e Parlamento.
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L’argomento che sembra aver fatto maggiormente breccia nell’elettorato riguarda il fatto che le persone che sarebbero andate in pensione con questa riforma si sarebbero ritrovate con rendite pensionistiche più basse, dopo aver pagato contribuiti salariali più elevati.
Anche l’errore di calcolo dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, dal quale è emerso che le finanze del sistema pensionistico sono messe molto meglio di quanto annunciato, ha avuto un ruolo nel far pendere la bilancia verso un “no”. Questo ha “cambiato decisamente la dinamica”, ha scritto l’istituto gfs.bern in un’analisi pubblicata online.
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Il popolo svizzero respinge nettamente la riforma delle pensioni
Una chiara maggioranza (63%) si è opposta anche all’iniziativa che chiedeva di tutelare la biodiversità aumentando le superfici e i fondi pubblici a favore della natura.
“Il popolo non ha detto di ‘no’ alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia dei siti caratteristici. Bensì ha detto ‘no’ all’introduzione di regole più severe che avrebbero reso più complicata la comprovata ponderazione tra protezione e fruizione della natura”, ha dichiarato il consigliere federale Albert Rösti, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.
Per l’Unione svizzera dei contadini, fermamente contrario all’iniziativa, l’elettorato ha riconosciuto l’impatto negativo che un “sì” alle urne avrebbe avuto sulla produzione alimentare, sull’espansione delle energie rinnovabili e sull’industria edilizia.
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