Votazioni federali del 9 giugno 2024

Il popolo svizzero ha respinto le due iniziative per limitare l'aumento dei premi dell'assicurazione malattie e dei costi della salute. Ha invece accolto il pacchetto di misure per accelerare la transizione energetica. Chiaramente bocciata l'iniziativa che voleva impedire ogni obbligo vaccinale in Svizzera.

L’aumento incessante dei premi dell’assicurazione malattia è una delle principali preoccupazioni della popolazione elvetica. I partiti politici sono oramai tutti chiamati ad affrontare la questione. Il 9 giugno, il popolo ha però respinto le proposte del Partito socialista e del Centro per limitare i costi della sanità.

Con la sua iniziativa popolare, il PS voleva limitare i premi dell’assicurazione malattia a un massimo del 10% del reddito di un’economia domestica. Il Centro proponeva invece di introdurre un freno ai costi nel settore sanitario, che avrebbe dovuto evolvere in funzione dell’economia e dei salari.

L’elettorato ha bocciato entrambe le iniziative, rispettivamente con il 55,5% e il 62,8% dei voti.

La legge per l’elettricità era l’altra grande fetta delle votazioni federali del 9 giugno.

Come già emerso durante i sondaggi che hanno preceduto il voto, la maggioranza del popolo svizzero è favorevole a questa ampia riforma (accettata alle urne dal 68,7% delle persone votanti). Il suo scopo è di rafforzare lo sviluppo di energie rinnovabili all’interno del Paese e assicurare l’approvvigionamento elettrico, soprattutto in inverno.

Entro il 2035, la Svizzera dovrà produrre almeno 35 Terawattora (TWh) di elettricità grazie alle energie rinnovabili, idroelettrico escluso. Da quest’ultima fonte, sempre entro il 2035, dovranno giungere 37,9 TWh.

Per riuscirci, la nuova legge facilita in particolare la costruzione o l’ampliamento di grandi strutture idroelettriche, solari ed eoliche. L’interesse nazionale della loro realizzazione avrà la precedenza sulla protezione della natura.

Infine, il popolo elvetico si è pronunciato sull’iniziativa denominata “Per la libertà e l’integrità fisica”. Depositato dal Movimento svizzero per la libertà (MSL) nella cornice della pandemia di Covid-19, il testo voleva impedire ogni obbligo vaccinale. È stato respinto da quasi il 74% degli elettori e delle elettrici.