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Votazioni: si delinea un doppio sì

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Se si votasse oggi, il popolo svizzero sosterrebbe sia gli accordi di Schengen e Dublino, che la legge sull'unione domestica registrata.

Dal quarto sondaggio condotto dall’istituto gfs.bern, su incarico della SRG SSR idée suisse, risulta un 62% di sostegni per i due trattati europei.

Il progetto di adesione della Svizzera agli accordi Schengen e Dublino verrà sottoposto il prossimo 5 giugno al verdetto del popolo, assieme alla legge sull’unione domestica registrata.

I due trattati europei, che fanno parte del secondo pacchetto di accordi bilaterali conclusi dalla Svizzera e dall’Unione europea, mirano a rafforzare la cooperazione in ambito di sicurezza (Schengen) e di asilo (Dublino).

Approvati dalla maggioranza del Parlamento, questi nuovi progetti di integrazione europea sono combattuti in particolare dall’Unione democratica di centro (UDC).

Il partito di governo di destra aveva inoltrato nel marzo scorso un referendum, sostenuto da 86’000 firme.

Sì in ripresa

Nonostante la nuova campagna anti-europeista lanciata dall’UDC, il numero di sostenitori dei due accordi è cresciuto in queste ultime settimane.

Nel febbraio scorso, il 59% degli interrogati si erano dichiarati in favore di Schengen e Dublino. Ora, secondo il nuovo sondaggio condotto dall’istituto di ricerche politiche gfs.bern, i consensi sono saliti al 62%.

Il 21 % delle persone interpellate prevede invece di votare no (-2% rispetto a febbraio) e il 17% (-1%) rimane indeciso.

“I cambiamenti rientrano nel margine di errore”, osservano gli autori dell’inchiesta, per i quali si può praticamente parlare quindi di indicazioni equivalenti a quelle del febbraio scorso.

Tendenza frenata

Secondo il gfs.bern, sembra comunque frenata la leggera tendenza all’indebolimento dei ranghi dei sostenitori, che nell’agosto del 2004 raccoglievano ancora il 64 % di adesioni.

Più che variazioni percentuali sarebbero piuttosto indicative le percentuali di sostegno o di opposizione all’interno dei partiti.

Gli elettori di tre dei quattro partiti di governo continuano ad appoggiare largamente i due accordi: 77% di sì per il Partito liberale radicale, 86% per il Partito socialista e 67% per il Partito popolare democratico.

Anche l’elettorato dell’UDC si esprime in modo compatto seguendo le direttive dei dirigenti del partito: il no raccoglie il sostegno del 62% di coloro che difendono il partito di Christoph Blocher.

Il progetto di portata europea non sembra scavare questa volta un fossato tra Svizzera tedesca e francese. I romandi sono favorevoli al 63%, mentre gli svizzero tedeschi fanno registrare un 61% di sì.

Soltanto la Svizzera italiana si stacca dal resto della popolazione: solo il 43% degli interrogati afferma di voler votare in favore degli accordi di Schengen e Dublino.

Due terzi per il partenariato

Nel suo sondaggio, l’istituto gfs.bern ha preso in considerazione, per la prima volta, anche la legge sull’unione domestica registrata, il secondo oggetto sul quale si voterà in giugno.

Per questa legge, combattuta da un referendum lanciato dal Partito evangelico svizzero e sostenuto dall’UDC, si delinea una maggioranza di due terzi di voti favorevoli.

Il 66% delle persone interrogate afferma infatti di voler votare in favore dell’unione domestica registrata, che dovrebbe in particolare regolare giuridicamente i rapporti tra le coppie omosessuali. Il 24% è contrario e il 10% rimane tuttora senza opinione.

Su questo oggetto emergono forti differenze tra le regioni geografiche e linguistiche. Nella Svizzera tedesca e nel Canton Ticino i due terzi degli intervistati appoggiano la legge, mentre nella Svizzera francese soltanto il 53%.

Nelle regioni di campagna il partenariato è sostenuto soltanto dal 56% delle persone, mentre nelle piccole e medie città ottiene un 68% di consensi. Nelle grandi città i sostegni raggiungono addirittura il 73%.

Posizioni molto differenziate risultano anche tra i principali partiti svizzeri: i socialisti sarebbero favorevoli in misura dell’80%, i radicali del 79%, i popolari democratici del 49%. Perfino gli elettori dell’UDC sosterrebbero la legge nel 50% dei casi.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione Armando Mombelli)

Schengen/Dublino: 62% di sì, 21% no, 17% indecisi.
Unione domestica registrata: 66% sì, 24% no, 10% indecisi.
Il 45% degli interpellati dal sondaggio affermano di voler partecipare al voto.

Per il sondaggio sono state interrogate 1229 persone in tutta la Svizzera, tra il 18 e il 22 aprile.

Si tratta del quarto sondaggio condotto dall’istituto gfs.bern, su incarico della SRG SSR idée suisse, in merito ai due oggetti in votazione il prossimo 5 giugno.

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