13esima AVS: solidarietà necessaria o misura a innaffiatoio?
L’iniziativa, per i favorevoli, è essenziale per una vecchiaia dignitosa, per i contrari è costosa e antisociale – Approfondite e discutete il tema con “dialogo”.
L’iniziativa “Vivere meglio la pensione”, su cui il popolo svizzero dovrà pronunciarsi il prossimo 3 marzo, chiede l’introduzione di una 13esima mensilità AVS. Un provvedimento necessario per garantire una vecchiaia dignitosa ai pensionati, sostengono promotori e sostenitori, una costosa misura a innaffiatoio che rischia di mettere in pericolo l’AVS stessa, secondo i contrari.
Diritto alla copertura del fabbisogno vitale
La Costituzione svizzeraCollegamento esterno sancisce che le rendite AVS devono coprire adeguatamente il fabbisogno vitale. Gli iniziativisti sostengono però che i montanti attuali, per le classi di reddito più basse, non sono sufficienti per raggiungere questo obiettivo, esponendo migliaia di pensionati al rischio di povertà. Le prestazioni complementari, inoltre, non sarebbero una soluzione, a causa di barriere amministrative e la reticenza a ricorrervi.
Misura troppo cara e non abbastanza mirata
Se l’iniziativa dovesse essere accettata, affermano i contrari, i costi aumenterebbero andando ad accentuare i problemi finanziari dell’AVS, legati all’invecchiamento della popolazione. Sul piano sociale, inoltre, sarebbe una misura a innaffiatoio e antisociale, con il versamento della 13esima a tutti i pensionati, dai più poveri ai miliardari.
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