Con la temperatura del pianeta, sale anche il sostegno ai Verdi svizzeri
Se le elezioni parlamentari svizzere del 2019 si svolgessero ora, gli ecologisti avanzerebbero mentre la destra conservatrice indietreggerebbe, indicano i sondaggisti. Assicurazioni sociali e ambiente sono le principali apprensioni dell'opinione pubblica. Salvo gli svizzeri all'estero, che si preoccupano in primis per i rapporti con l'UE.
Tra gli otto principali partiti politici del parlamento svizzero, l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) si collocherebbe comunque al primo posto, con il 27,4% dei suffragi, emerge dal Barometro elettorale SRG SSR pubblicato oggi, a un anno dalle elezioni alla Camera del popolo. Ma il partito lascerebbe sul terreno 2 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2015.
Il secondo perdente in termini percentuali sarebbe il Partito popolare democratico (PPD) che, secondo Michael Hermann, dell’istituto di ricerca Sotomo, è destinato a proseguire sulla via del declino imboccata già da tempo. Il sondaggio è stato condotto per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR), di cui fa parte anche swissinfo.ch.
Le due formazioni politiche che invece metterebbero a segno il maggior guadagno, sarebbero i Verdi (sinistra ecologista) e il Partito liberale radicale (PLR, destra liberale).
Clima, pensioni e assicurazione sanitaria
Secondo Michael Hermann, è in un certo qual modo sorprendente che i liberali radicali, tradizionalmente legati agli ambienti economici, stiano andando così bene, dal momento che le principali preoccupazioni dell’elettorato risultano essere la riforma del sistema pensionistico per la vecchiaia e i costi crescenti dell’assicurazione sanitaria obbligatoria.
“La forza dei liberali radicali è probabilmente il risultato delle debolezze di altri partiti politici al centro e a destra”, afferma il ricercatore.
L’UDC potrebbe perdere sostegno, poiché i suoi tradizionali cavalli di battaglia – la lotta all’immigrazione e l’indipendenza della Svizzera – attualmente non figurano ai primi posti delle apprensioni dell’elettorato elvetico. Dal canto loro, i popolari democratici sembrano avere difficoltà ad invertire la loro lunga serie di sconfitte, iniziata più di 40 anni fa, secondo l’istituto di ricerca Sotomo.
“Il parlamento svizzero sembra dirigersi leggermente a sinistra”, precisa Michael Hermann.
Se la tendenza si confermasse, invertirebbe il risultato delle elezioni del 2015. Allo stesso tempo, il centro dello spettro politico perderebbe più terreno rispetto al 2011.
Il centro-destra detiene attualmente una maggioranza di stretta misura nella Camera del popolo, con 101 seggi su un totale di 200. Nella Camera dei Cantoni, che conta 46 seggi, il centro-sinistra ha una netta maggioranza.
Le preoccupazioni degli svizzeri all’estero
Per la prima volta, l’indagine ha potuto includere informazioni provenienti dalla comunità degli svizzeri all’estero. Secondo il Barometro elettorale SRG SSR, al primo posto delle preoccupazioni di questi intervistati vi sono le relazioni della Svizzera con l’UE (47%). Seguono, con un grosso distacco, il riscaldamento climatico (35%), la riforma del sistema pensionistico statale per la vecchiaia (33%) e le questioni relative all’assicurazione malattie (26%).
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Il fatto che questi risultati differiscano da quelli degli svizzeri residenti nella Confederazione, secondo Hermann, era piuttosto prevedibile. La maggioranza degli svizzeri espatriati vive infatti in paesi membri dell’Unione europea (UE).
Per quanto riguarda le preferenze partitiche tra gli svizzeri all’estero, l’UDC si colloca al secondo posto (21%) alle spalle del Partito socialista (24%), ma davanti al PLR (19%).
Le carte potranno ancora essere rimescolate
Hermann avverte che le principali preoccupazioni dei cittadini restano soggette a cambiamenti nei prossimi 12 mesi.
A suo avviso, le prossime elezioni di dicembre di due nuovi membri del governo federale, in sostituzione dei dimissionari Johann Schneider-Ammann (PLR) e Doris Leuthard (PPD), non dovrebbero tuttavia avere un impatto significativo sulla campagna per le elezioni federali del 2019.
Il ricercatore puntualizza che i dati del Barometro, che hanno una solida base scientifica, indicano la forza percentuale dei singoli partiti in questo momento. Non consentono però di fare previsioni sulla futura ripartizione dei seggi nella Camera del popolo.
Il prossimo Barometro elettorale commissionato dalla SRG SSR a Sotomo è atteso per il mese di febbraio.
Il Barometro elettorale SRG SSR è un sondaggio online realizzato dall’istituto di ricerca Sotomo di Zurigo.
Il secondo di sei sondaggi si basa su dati significativi di 12’179 intervistati, tra cui 546 cittadini svizzeri residenti all’estero. L’inchiesta è stata effettuata tra il 13 e il 18 settembre.
Secondo Sotomo, il margine di errore è di +/-1,5 punti percentuali.
L’istituto di ricerca zurighese realizza questi sondaggi per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR) in vista delle elezioni federali del 20 ottobre 2019.
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(Traduzione dall’inglese)
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