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Beat Jans nel Governo svizzero, il coronamento di una carriera politica

beat jans ha un espressione gioiosa in parlamento
Beat Jans scopre la sua famiglia seduta nella tribuna del Parlamento poco dopo essere stato eletto nel Consiglio federale. © Keystone / Peter Schneider

Il socialista di Basilea Beat Jans è stato eletto mercoledì come successore di Alain Berset nel Consiglio federale. Ritratto di un politico esperto che ha iniziato la sua carriera con un apprendistato come agricoltore.

L’Assemblea federale ha optato per l’esperienza piuttosto che per il rinnovamento. Dopo tre turni di votazione, ha scelto Beat Jans, il presidente di 59 anni del Governo di Basilea Città, come successore del ministro socialista Alain Berset in Consiglio federale, e non Jon Pult, giovane deputato grigionese di 39 anni.

Il nuovo consigliere federale ha ottenuto 134 voti su 245 schede valide, mentre Daniel Jositsch di Zurigo, che non era tra i candidati proposti dal Partito socialista (PS), ha ricevuto 68 voti e Jon Pult 43.

L’età media del Consiglio federale sarà quindi una delle più alte della storia. Il 1° gennaio passerà da 58 anni e circa 3 mesi a 60 anni e sette mesi. L’equilibrio di genere è invece stato mantenuto (quattro uomini e tre donne), mentre è stato ristabilito quello linguistico: dopo un anno di sovra-rappresentazione dei seggi latini, ora nel Governo nazionale ci sono quattro membri di lingua tedesca e tre latini.

La scelta della lobby agricola

“Non avrei mai pensato che un giorno sarei stato candidato al Consiglio federale”, aveva dichiarato un emozionato Beat Jans dopo essere stato lanciato nella corsa al Governo federale dal suo partito. Oggi, questo figlio di una famiglia operaia accede alla più alta carica.

“Vi prometto che farò del mio meglio, con tutta la mia energia e le mie convinzioni”, ha detto il politico basilese nel suo discorso dopo l’elezione. Ha anche promesso di fare del benessere della popolazione, sia essa “povera o ricca, debole o forte, svizzera o immigrata”, la sua priorità.

>> Ascolta il discorso di Beat Jans dopo la sua elezione:

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Il nuovo consigliere federale è la prova che la mobilità sociale può funzionare in Svizzera. Nato a Basilea nel 1964, è cresciuto con una madre commessa e un padre fabbro. Ha iniziato la sua vita lavorativa con un apprendistato come agricoltore, prima di conseguire un diploma in agrotecnica e in seguito una laurea in scienze ambientali al Politecnico federale di Zurigo.

Il suo trascorso è stato sicuramente un vantaggio quando si è trattato di convincere la potente lobby agricola nel Parlamento federale. Tuttavia, ha dovuto dare prova di sé durante le audizioni, poiché le sue posizioni ecologiste avevano urtato alcuni agricoltori quando era membro del Consiglio nazionale (camera bassa del Parlamento). Membro della commissione dell’economia e di quella dell’ambiente, era stato particolarmente attivo nelle questioni ambientali ed energetiche.

Una solida esperienza politica

Beat Jans potrà contare anche su una solida esperienza politica per governare il Paese. Ha aderito al PS solo all’età di 34 anni, ma ha scalato rapidamente i gradini del federalismo svizzero.

Dopo essere diventato presidente della sezione di Basilea Città, è stato eletto nel Parlamento cantonale (Gran Consiglio). Nel 2010 è entrato in Consiglio nazionale, dove è rimasto per dieci anni prima di essere eletto nel Governo basilese nel 2020. Parallelamente, è stato vicepresidente del PS dal 2015 al 2020.

Il successore di Alain Berset si definisce “un costruttore di ponti”, una caratteristica che è certamente piaciuta ai suoi avversari politici in Parlamento, che hanno visto in lui un uomo che cerca il compromesso. Lo sportivo, che ha giocato nella squadra di calcio del Parlamento e ha partecipato alla gara di sci dei membri del Parlamento, è sposato e ha due figlie di 16 e 18 anni.

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Un sostenitore del voto elettronico

Eurofilo e ambientalista convinto, Beat Jans viene spesso descritto come un esponente dell’ala più a sinistra del PS. Secondo il suo profilo smartvote, tuttavia, si situa piuttosto al centro. In Parlamento si è discostato poco dalla linea del partito: ha votato con il PS in oltre il 99% dei casi, sempre stando a smartvote.

Il nuovo ministro è sensibile alla causa degli svizzeri e delle svizzere all’estero. “Mio fratello vive a New York e mia moglie è di origine americana”, aveva raccontato a SWI swissinfo.ch durante la campagna elettorale. Ritiene che la Quinta Svizzera debba poter rimanere collegata alla Confederazione ed è favorevole al voto elettronico.

Beat Jans ha inoltre dichiarato che una delle sue priorità sarà quella di lavorare sulla questione europea. “Rappresento la città di Basilea, che si trova al confine tra tre Paesi. Ho imparato che è più facile risolvere i problemi con i nostri vicini che senza di loro”, ha dichiarato.

Con l’elezione di Beat Jans, il semi-cantone di Basilea Città ha motivo di festeggiare: ritorna infatti nell’esecutivo nazionale dopo un’assenza durata 50 anni.

>> Ecco quali saranno le conseguenze dell’elezione del Consiglio federale e del nuovo cancelliere della Confederazione in quattro ambiti prioritari, dai rapporti con l’Unione Europea al voto elettronico:

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