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I francesi in Svizzera si sentono traditi dal loro deputato

Joachim Son-Forget era stato eletto deputato nel 2017 con una stragrande maggioranza di voti da parte degli elettori della circoscrizione della Svizzera e del Liechtenstein. photo tirée du compte Twitter de Joachim Son-Forget

Scioccati dalle sue controverse dichiarazioni sulle reti sociali, molti francesi in Svizzera non si sentono più rappresentati dal loro deputato Joachim Son-Forget. Dopo aver lasciato La République en Marche del presidente Macron, il medico in neuroscienze vuole fondare un proprio partito e rimanere membro dell’Assemblea nazionale. Tuttavia, alcune voci chiedono le sue dimissioni. 

Fino all’inizio di dicembre 2018 Joachim Son-Forget era rimasto nell’ombra quale rappresentante all’Assemblea nazionale dei francesi residenti in Svizzera e in Francia. Poi nelle ultime settimane il deputato di La République en Marche (il partito fondato dal presidente Emmanuel Macron) si è scatenato su Twitter per acquisire una certa notorietà, innescando una polemica mediatica anche all’interno del suo partito. 

Il medico diplomato in neuroscienze presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL) sa come scegliere i suoi obiettivi. Il primo è il presidente degli Stati Uniti. “Donald Le Gâteux (rimbambito) soffre di incontinenza cerebrale” e deve andare a “farsi fottere”, ha scritto il 9 dicembre sulle reti sociali. 

Il 23 dicembre attacca la senatrice ecologista francese Esther Benbassa in un tweet ritenuto sessista, in cui critica il suo modo eccessivo di truccarsi il volto. Moltiplica poi le risposte provocatorie e persino sconcertanti ai suoi interlocutori. 

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Joachim Son-Froget riceve quindi una lettera di sospensione dal suo partito e il 29 dicembre annuncia le sue dimissioni da La République en Marche (LREM). Siede ora nell’Assemblea nazionale tra i deputati non iscritti a nessuna forza politica. 

Invito a presentare le dimissioni 

La defezione di Joachim Son-Forget suona come un tradimento per gli oltre 2200 membri di LREM residenti sul suolo svizzero. “Joachim Son-Forget ha assunto un impegno di fronte ai suoi elettori. È stato eletto grazie a LREM e siamo estremamente delusi del fatto che possa esonerarsi dalle sue responsabilità. Per questo motivo gli chiediamo di essere coerente, di assumere la sua decisione fino in fondo e di rimettere il suo mandato di deputato”, dichiara Anne Dardelet, referente territoriale del movimento “macronista” in Svizzera.

Joachim Son-Forget, deputato della sesta circoscrizione dei francesi residenti al di fuori della Francia. © KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT

Eletto nel giugno 2017 con il 75% dei voti dei francesi residenti in Svizzera e nel Liechtenstein, Joachim Son-Forget non ha finora espresso l’intenzione di dimettersi dalla sua carica. Al contrario, il deputato intende utilizzare la sua improvvisa notorietà mediatica e gli oltre 47’000 abbonati alla sua pagina di Twitter per promuovere il suo nuovo partito politico “Je suis français et européen” (JSFee), tratto dalle iniziali del suo nome. Ha annunciato di voler presentare una lista del suo partito alle elezioni europee di questa primavera. Una partito che “utilizza la satira e l’umorismo”, secondo le sue parole.¨

La frenetica attività del deputato Son-Forget su Twitter contrasta con il silenzio assordante della sezione svizzera di LREM sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Non una parola è dedicata al “caso Son-Forget”, che ha pur sempre causato uno tsunami anche ai più alti livelli del partito di Macron a Parigi. “Abbiamo deciso collettivamente di non entrare in questo spirito di polemica. La sezione svizzera di LREM esiste da sola, vogliamo concentrarci sui grandi dibattiti che ci attendono”, indica Anne Dardelet.

Dal 2012 gli espatriati francesi in tutto il mondo sono rappresentati nell’Assemblea Nazionale. Dispongono di 11 seggi, di cui uno riservato al 6° collegio elettorale, che comprende la Svizzera e il Liechtenstein. Joachim Son-Forget ricopre attualmente questo seggio. 

Dopo la vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali, il candidato di La République en marche è stato eletto con il 75% dei voti al secondo turno delle elezioni legislative del giugno 2017, dopo aver ottenuto il 65% dei suffragi al primo turno. 

Con oltre 180’000 membri, di cui 134’000 iscritti alle liste elettorali consolari, la comunità francese in Svizzera è la più grande del mondo.

“Un mese di dicembre rocambolesco” 

L’atteggiamento di Joachim Son-Forget sciocca anche i rappresentanti della delegazione svizzera del partito Les Républicain (I repubblicani). Jean-Philippe Keil, consigliere dell’Assemblea dei francesi all’estero, ha parlato di “un mese rocambolesco di dicembre”, definendo “violente, oltraggiose e sessiste” le dichiarazioni del deputato. “Un rappresentante della Repubblica francese deve essere esemplare”, sottolinea Jean-Philippe Keil. 

L’11 dicembre, dopo l’attacco di Joachim Son-Forget a Donald Trump su Twitter, Jean-Philippe Keil e altri rappresentanti dei francesi all’estero, sia di sinistra che di destra, decidono di reagire. Inviano una lettera al presidente dell’Assemblea nazionale, chiedendogli di “ricordare a questo rappresentante eletto il dovere di riservatezza e di dignità che gli incombe nell’esercizio del suo mandato”. Secondo i firmatari, tale comportamento “danneggia l’immagine della Francia all’estero”.  

Jean-Philippe Keil ritiene che non sia suo compito chiedere le dimissioni del deputato: “Spetta a lui trarre le conseguenze delle sue azioni”. Joachim Son-Forget “rappresenta ancora i francesi in Svizzera che non sono indignati”. Tuttavia, molti lo sono. 

Florian Baccaunaud, ventinovenne franco-svizzero che vive a Berna dal 2015, esprime una posizione sfumata. “Non è proprio l’atteggiamento che ci si aspetta da un membro del parlamento”, commenta. Tuttavia, considera che Joachim Son-Forget abbia assunto la responsabilità delle sue dichiarazioni, dato che ha lasciato LREM. 

Olivier Corticchiato, consigliere consolare francese che vive nel cantone di Vaud, ritiene che il deputato non rappresenti più i francesi in Svizzera. Sulla sua pagina Facebook, ritrasmette una pubblicazione di Joachim Son-Forget (vedi sotto) e commenta: “Dilettantismo e spaventosa superficialità (che supera persino l’umorismo). Eppure dovrebbe occuparsi dei francesi nella sua circoscrizione elettorale e dei loro problemi”.

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Anche sui social network, alcuni chiedono le dimissioni del medico radiologo. “È stato eletto sulla base della sua appartenenza al LREM. Se si allontana da questo movimento, dovrebbe anche lasciare la sua funzione. Non si fa quello che si vuole quando si rappresenta un gruppo”, si indigna un lettore sulla pagina Facebook di swissinfo.ch. 

Tuttavia, alcune voci lo difendono, come Céphéide su Twitter, che si sente ancora rappresentato da Joachim Son-Forget: “La Svizzera pensa in modo diverso dagli altri paesi, così come il nostro deputato. E lui sostiene ancora Macron, quindi per me va bene”. 

“Dire cosa deve cambiare” 

Joachim Son-Forget non ha voluto rispondere alle domande di swissinfo.ch, dichiarando di voler riservare l’esclusività delle sue dichiarazioni alla stampa svizzera domenicale. In una newsletter inviata il 31 dicembre ai francesi in Svizzera e nel Liechtenstein, tuttavia, il deputato ha esortato i suoi elettori a non abbandonarlo, affermando che è consentita una doppia adesione a LREM e JSFee. 

Il deputato è tornato nel suo messaggio sui motivi delle sue dimissioni dal partito, dichiarando tra l’altro di averne informato personalmente Emmanuel Macron. “Vi chiedo di fidarvi di me e spero che alcuni sostenitori di LREM abbiano la curiosità di capire questo progetto. La vita è breve. La finestra per riformare il paese si sta chiudendo. È tempo di dire in modo forte e chiaro ciò che deve cambiare”, scrive Joachim Son-Forget.

Joachim Son-Forget intervistato dalla radiotelevisione svizzera RTS sulla sua decisione di lasciare LREM.

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Traduzione di Armando Mombelli

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