«Le procedure giudiziarie svizzere peseranno sull’immagine della FIFA»
Un procuratore straordinario è stato nominato dal Parlamento svizzero per indagare sugli incontri segreti tra l'ex procuratore generale della Confederazione Michael Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino. Un punto di svolta in questo caso? Intervista con il giornalista di Le Monde Rémi Dupré.
Il nuovo protagonista del caso Lauber è Stefan Keller, magistrato eletto dal Parlamento svizzero per condurre il procedimento penale contro l’ex procuratore generale della Confederazione Svizzera, Michael Lauber, e il presidente della Federazione Internazionale di Calcio (FIFACollegamento esterno), Gianni Infantino. I due uomini sono sospettati di abuso di autorità, di violazione del segreto d’ufficio e di favoreggiamento in relazione ad alcuni incontri “segreti”, anche se la Procura Federale (MCPCollegamento esterno) stava indagando su diversi casi di corruzione all’interno della FIFA
Stefan Keller è nato nel 1976 nel cantone di Sciaffusa. Dottore in giurisprudenza, è procuratore generale straordinario della Confederazione e presidente del Tribunale amministrativo del Cantone di Obvaldo. È stato eletto mercoledì dal Parlamento svizzero con 220 voti su 223 (14 voti in bianco).
Stefan Keller aveva già ricevuto un mandato dall’Autorità di vigilanza dell’Ufficio del Procuratore generale della Confederazione per esaminare quattro denunce penali contro l’allora Procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber. Egli ha concluso che vi erano elementi che richiedevano l’apertura di un’indagine penale e ha chiesto al Parlamento di revocare l’immunità di Lauber. Una volta revocata l’immunità, il legislatore è stato formalmente obbligato ad eleggere un procuratore federale straordinario per svolgere l’indagine.
La Commissione giudiziaria ha proposto al Parlamento di nominare Stefan Keller per questa funzione, in quanto conosce già il caso e possiede “l’esperienza e le qualità professionali necessarie” per assumere questo compito. Inoltre, la commissione considera un vantaggio il fatto che Stefan Keller non sia “in alcun modo legato alla Conferenza dei procuratori svizzeri, il cui segretariato permanente è annesso al MPC e la cui vicepresidenza è attualmente detenuta dall’ex procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber”.
Questo caso, che è rimasto impantanato per quasi due anni, potrebbe finalmente andare avanti. Intervista* a Rémi Dupré, giornalista della sezione investigativa del quotidiano francese Le MondeCollegamento esterno ed esperto di questioni giudiziarie legate alla FIFA.
swissinfo.ch: Il Parlamento svizzero ha revocato l’immunità di Michael Lauber e ha nominato un procuratore straordinario incaricato del procedimento penale. È una svolta nel caso degli incontri segreti?
Rémi Dupré: In linea di principio, l’inchiesta penale aperta alla fine di luglio dal procuratore straordinario Stefan Keller dovrebbe procedere più celermente dopo la sua elezione da parte dei parlamentari mercoledì. Finora, Infantino non è stato convocato per un’udienza. Stefan Keller riteneva che “ci fossero elementi costitutivi di un comportamento reprensibile”. Questo in relazione a quattro incontri non registrati (luglio 2015, marzo e aprile 2016 e giugno 2017) tra Lauber, Infantino, Arnold (amico magistrato di Infantino) e altre persone.
«In linea di principio l’inchiesta penale dovrebbe avanzare speditamente»
Stefan Keller si è basato su due denunce presentate in maggio e giugno. Secondo lui, i reati in questione sono abuso di autorità, violazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e istigazione a commettere tali reati. Spetta a Stefan Keller far luce su questi incontri informali, sui loro obiettivi e stabilire se sono stati commessi o meno dei reati.
Ha l’impressione che questo caso di incontri segreti abbia conseguenze sul procedimento penale in corso in Svizzera che coinvolge la FIFA?
A parte l’interdizione di Michael Lauber e di altri due procuratori da parte del Tribunale penale federale nel giugno 2019, gli incontri segreti non hanno avuto alcun impatto diretto sul complesso dei procedimenti penali in Svizzera. Ma hanno avuto un forte impatto mediatico e politico e hanno offuscato l’immagine del MPC, sospettato di collusione con la FIFA guidata da Gianni Infantino, lei stessa querelante e parte civile.
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Questo scottante dossier di incontri informali ha tuttavia portato alle dimissioni di Michael Lauber ed è stato al centro dell’udienza a Bellinzona durante il processo di Jérôme Valcke e Masser Al-Khelaïfi, in quanto al centro delle discussioni sulla prescrizione del primo procedimento sulla controversa assegnazione dei Mondiali di calcio 2006 alla Germania. Una delle aree grigie di questi incontri informali è la presenza o meno di un quinto individuo al terzo incontro tra Gianni Infantino e Michael Lauber nel giugno 2017. Se per caso uno dei procuratori direttamente responsabili del procedimento avesse partecipato a questo incontro a Berna, ciò avrebbe avuto l’effetto di compromettere il procedimento in questione.
«Questi incontri segreti hanno avuto un forte impatto mediatico e politico e hanno offuscato l’immagine del MPC»
In questa vicenda, uno dei dettagli più inquietanti è che Infantino, così come Arnold, Lauber e Marty (il responsabile della comunicazione del MPC), hanno indicato di non avere alcun ricordo di questo incontro nel giugno 2017. Questa “amnesia collettiva” è stata anche oggetto di una denuncia al Tribunale amministrativo federale. Sorgono, inoltre, molte domande: Infantino voleva discutere il suo caso personale con Lauber nel 2016 e una causa intentata contro ignoti dal MPC in merito a un contratto commerciale (rivelato dai Panama Papers) che aveva firmato dieci anni prima in qualità di responsabile degli affari giuridici dell’UEFA? Perché Gianni Infantino si è rivolto ad un amico magistrato per incontrare Michael Lauber? E questo, presumibilmente, all’insaputa dell’allora direttore dell’ufficio legale?
Pochi dei procedimenti avviati dal Ministero pubblico della Confederazione in relazione alla FIFA sono stati conclusi dopo il 2015. Come spiega la lentezza della magistratura svizzera, quando negli Stati Uniti, ad esempio, sono state pronunciate diverse sentenze?
Esiste in effetti una reale discrepanza tra la velocità con cui il sistema giudiziario statunitense ha condotto i procedimenti contro i capi delle confederazioni nord e sudamericane (Concacaf e Conmebol) e la tempistica delle autorità svizzere dopo il deposito di una denuncia penale da parte della FIFA sotto l’era Blatter, alla fine del 2014, per l’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2018 e del 2022 rispettivamente alla Russia e al Qatar. Un processo FIFAgate si è svolto a New York alla fine del 2017.
Dei circa 20 procedimenti in Svizzera, solo uno ha finora portato a un processo, attualmente in corso a Bellinzona. Questa discrepanza induce a chiedersi se il caso Lauber-Infantino abbia in qualche modo condizionato il complesso investigativo in Svizzera. Per quanto riguarda il procedimento Blatter-Platini sul famigerato pagamento dei due milioni di franchi svizzeri, come si spiega che l’inchiesta penale avviata nel settembre 2015 sia stata accelerata solo quest’anno su iniziativa del procuratore Hildbrand?
I procedimenti legali ancora in corso in Svizzera potrebbero avere un impatto significativo sulla FIFA, sulla sua immagine o sul suo modo di operare?
Inevitabilmente, questi procedimenti e il loro esito avranno un impatto sull’immagine della FIFA. La strategia di Gianni Infantino è quella di cercare di distinguersi dall’epoca di Blatter e di risolvere il passato. Egli spera che i suoi predecessori siano chiamati a risponderne e condannati. Questo è fondamentalmente ciò che la FIFA ripete spesso. Oggi, però, Gianni Infantino è anche l’oggetto di un procedimento penale a causa dei suoi incontri informali con il signor Lauber
«Questo caso ha indebolito il MPC. Di conseguenza ha arrecato un danno all’immagine della Svizzera all’estero»
Questo nuovo caso evidenzia un problema di fondo riguardante la natura sistemica degli scandali alla FIFA. E’ chiaro che il sistema elettorale in vigore (un voto per ogni federazione nazionale) alimenta il clientelismo e spinge i dirigenti in carica a conservare il potere a tutti i costi e a blindare i processi decisionali. Le riforme introdotte nel 2016 (limitazione del mandato del presidente, trasparenza sugli stipendi) prima dell’avvento al potere di Infantino sembrano essere state insufficienti a cambiare la situazione
Ritiene che gli incontri segreti tra Michael Lauber e Gianni Infantino stiano danneggiando l’immagine della magistratura svizzera, e della Svizzera in generale?
Il caso ha indebolito il MPC nella misura in cui ha alimentato i sospetti di collusione con la FIFA di Gianni Infantino, parte civile e querelante. Di conseguenza, ha danneggiato l’immagine della Svizzera all’estero.
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Sorgono numerosi interrogativi in proposito: la FIFA, guidata da Infantino, ha voluto utilizzare il MPC per ragioni politiche, per riacquistare una verginità, per distinguersi dalla precedente amministrazione? Perché Gianni Infantino si è impegnato così tanto a titolo personale in queste riunioni segrete senza informare sull’argomento quando invece attualmente lo sta facendo nell’ambito della cooperazione tra la FIFA e le autorità statunitensi?
È complicato, come giornalista, indagare sugli affari della FIFA? Subisce delle pressioni? La giustizia svizzera è trasparente e vi fornisce le informazioni da voi richieste?
In generale, capita di scontentare molte persone che hanno interessi divergenti quando ci si occupa di questi casi delicati collegati con la FIFA. E a volte questa insoddisfazione si traduce in una forma di pressione, a volte subliminale, a volte più assertiva.
Per quanto riguarda il MPC, è sempre stato reattivo e preoccupato di confermare, negare o di fornire precisazioni.
* Questa intervista è stata effettuata per iscritto
La presunzione di innocenzaCollegamento esterno si applica a ogni indagato “fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato”, precisa il Codice di procedura penale svizzero (art. 10). Le persone citate nell’articolo che sono coinvolte in un procedimento o in un’indagine preliminare sono dunque, evidentemente, presunte innocenti.
traduzione dal francese di SpaL
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