Ignazio Cassis è il nuovo ministro degli esteri svizzero
Alla testa della diplomazia svizzera si parlerà presto italiano: il neoeletto membro del governo elvetico Ignazio Cassis dal 1° novembre prenderà infatti le redini del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ha comunicato oggi la Cancelleria federale al termine della riunione dei sette membri dell'esecutivo, per decidere la ripartizione dei Ministeri.
Tutti gli altri sei membri del governo elveticoCollegamento esterno hanno deciso di mantenere la guida dei loro attuali Ministeri. Ignazio Cassis, eletto mercoledì al Consiglio federale al posto del dimissionario Didier Burkhalter, succederà dunque a quest’ultimo anche a capo del DFAE.
“È per me un onore rappresentare la Svizzera, le sue istituzioni, il suo sistema democratico e le sue diverse culture sul piano internazionale”, ha dichiarato Ignazio Cassis, secondo quanto riportato dalla Cancelleria federale nella notaCollegamento esterno odierna. Il ticinese liberale radicale si è poi rallegrato “di ricoprire presto questa carica”.
Il neoeletto ha d’altra parte confermato che stilerà un bilancio sulla sua attività quale membro del governo federale dopo un centinaio di giorni dalla sua entrata in funzione, così come aveva preannunciato mercoledì scorso durante la conferenza stampa subito dopo l’elezione. Fino ad allora si preparerà ai suoi futuri compiti e non rilascerà dichiarazioni in merito.
Soddisfazione per il futuro ruolo del suo neoconsigliere federale è espressa anche dal Partito liberale radicale svizzero (PLR): tenendo conto della sua esperienza politica, della sua conoscenza dei dossier e delle sue competenze linguistiche, il ticinese “pare concepito per rappresentare la Svizzera all’estero”, scrive il partito in una nota.
Quale capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis avrà il compito di rafforzare e sviluppare la via bilaterale tra Berna e Bruxelles. Gli accordi bilaterali sono fondamentali per l’economia svizzera perché rappresentano una soluzione fatta su misura, si osserva nel comunicato.
Temi caldi
Tra i dossier sensibili che attendono il neoeletto figurano le relazioni con l’Unione europea. Al momento “è fermo ai box” il famoso accordo istituzionale con Bruxelles che dovrebbe permettere alla Svizzera una ripresa automatica del diritto europeo negli ambiti coperti dagli accordi bilaterali.
Ignazio Cassis non si è sbilanciato sull’argomento, limitandosi ad affermare che la Svizzera intende preservare la propria sovranità e non vuole sentire parlare di “giudici stranieri”. Va rammentato che l’impasse su questo tema non è estranea alle dimissioni di Didier Burkhalter dall’esecutivo.
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