Finalmente è di nuovo il momento del Congresso degli svizzeri all’estero
Appuntamento a Lugano! Il Congresso degli svizzeri all'estero si apre venerdì nella località ticinese. Abbiamo raccolto gli auspici di alcuni confederati e confederate residenti all'estero che tornano in patria per partecipare al 98° congresso annuale della Quinta Svizzera.
Il Parlamento della Quinta Svizzera si riunisce fisicamente per la prima volta a Lugano dal 19 al 21 agosto. Tra i 140 delegati e delegate ci sono numerosi volti nuovi.
Abbiamo chiesto ad alcuni delegati e delegate del Consiglio degli svizzeri all’estero come si stanno preparando al congresso e che cosa si aspettano dall’appuntamento di Lugano.
Il tema del 98° Congresso degli svizzeri all’estero – “Quali sfide incontra la nostra democrazia?” – sarà dapprima oggetto delle relazioni di esponenti del mondo politico, economico, scientifico e sociale. Seguirà una tavola rotonda sul ruolo delle svizzere e degli svizzeri residenti all’estero nel sistema democratico della Confederazione, cui prenderanno parte membri del Parlamento svizzero.
Le persone partecipanti discuteranno infine, in alcuni workshop, su temi come la democrazia elettronica, i diritti politici della Quinta Svizzera, le fake news e l’età del diritto di voto e di elezione a partire dai 16 anni: su quest’ultimo argomento, con la partecipazione del Parlamento dei Giovani Svizzeri all’estero.
Noel Frei, Etiopia
Noel Frei dall’Etiopia scrive: “Da un lato, il viaggio a Lugano è un viaggio nella felicità, ora che tutto è improvvisamente di nuovo disponibile e si può approfittare di una natura magnifica”.
“D’altra parte, venire in Svizzera significa anche avere molti appuntamenti e dover soddisfare le aspettative di persone per noi importanti. Inoltre, non avere un tetto nostro rende la situazione un po’ più complicata.
Vado al Congresso dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSECollegamento esterno) con la speranza che non ci siano solo chiacchiere, ma anche fatti concreti! La nostra voce a volte è lontana, ma può andare in crescendo”.
Simone Höch, Egitto
Anche Simone Höch, delegata dall’Egitto, è nuova nel Consiglio dell’OSE: “Spero che ci siano input interessanti e numerosi scambi con gli altri delegati e delegate. Spero anche che il Congresso e le preoccupazioni della Quinta Svizzera trovino ampio spazio nei media”.
“Per me è un viaggio speciale”, continua Höch. “Dopo tutto, è la prima volta che partecipo al Congresso. Non vedo l’ora di discutere con le altre persone e anche di ritornare in Ticino. Non ci vado da molto tempo.
Potrò godere di tutte le cose “svizzere” e che altrimenti mi mancano… dal cervelat [la salsiccia svizzera per eccellenza, ndr] ai trasporti pubblici e alle montagne. Ovviamente, anche le visite a parenti e amici fanno parte del programma”.
Hans Broder, Messico
Anche Hans Broder, delegato del Consiglio degli svizzeri all’estero per il Messico, partecipa per la prima volta: “Mi aspetto che mettiamo a punto una strategia moderna, giovane e digitale per abbassare l’età media dei delegati e delle delegate dell’OSE. Ho 34 anni e sono uno dei più giovani”.
Broder non vede l’ora di partecipare al suo primo Congresso e di conoscere altre persone. “È un onore rappresentare gli svizzeri e le svizzere in Messico. Finalmente posso conoscere tutti e tutte, essere attivo e acquisire esperienza come membro del Consiglio degli svizzeri all’estero. Sono estremamente felice del mio nuovo incarico.
Trascorro l’intera estate in Svizzera, la stagione più bella dell’anno. Vado a trovare i miei genitori, i vecchi amici di scuola, vado alle feste all’aperto e faccio molto altro”.
Yvonne Diffenhard, Germania
Yvonne Diffenhard viaggia dalla Germania. “A Lugano mi aspetto di poter scambiare opinioni con molti delegati e delegate del Consiglio degli svizzeri all’estero e di acquisire nuove informazioni sulle questioni attuali. Sono felice di rivedere i delegati e le delegate di tutto il mondo che già conosco e di scoprire i nuovi volti eletti nel 2021.
Lugano merita sempre una visita. È speciale il fatto che possiamo attraversare la Svizzera in treno con lo Swiss Pass. Questo è possibile grazie agli sponsor. È positivo che il Congresso si svolga in luoghi diversi. Questo permette a noi svizzeri all’estero di viaggiare in luoghi che non potremmo altrimenti visitare durante le nostre vacanze in patria.
Se avrò tempo, farò una deviazione per visitare la mia famiglia e i miei amici a Zurigo”.
Alexia Berni, Argentina
Alexia Berni, dall’Argentina, partecipa per la prima volta in quanto delegata: “Quando penso a Lugano, immagino una Svizzera bellissima che conosco però poco, soprattutto per la lingua e in secondo luogo per il paesaggio.
Le mie aspettative per questo Congresso sono di conoscere colleghi e colleghe e di scambiare esperienze con altri svizzeri e svizzere all’estero. Ma per me, la cosa più importante è ritornare a casa con le risposte alle richieste e alle esigenze delle 16’000 persone di nazionalità elvetica che vivono in Argentina”.
Ivo Dürr, Vienna
Ivo Dürr, membro di lunga data dell’OSE, scrive da Vienna che la “pausa” causata dalla pandemia ha lasciato uno strano vuoto. È quindi speciale poter partecipare nuovamente di persona al Congresso degli svizzeri all’estero dopo tre anni – “e per giunta nel bellissimo Ticino”.
“Durante la pandemia abbiamo tenuto le riunioni del Consiglio in modo virtuale. L’OSE le ha organizzate bene e in modo efficiente. Dalla riunione e dal Congresso a Lugano mi aspetto però molte informazioni di base, che sono assolutamente importanti per le nostre attività”.
Per quanto riguarda i contenuti, Dürr spera che vengano fatti ulteriori progressi in materia di voto elettronico e che il Congresso rafforzi la posizione della Quinta Svizzera nelle relazioni tra la Confederazione e l’Unione europea. “Non vedo l’ora di incontrare finalmente di nuovo di persona i delegati e le delegate da tutto il mondo”.
Oltre a Lugano, il suo viaggio in Svizzera prevede una vacanza nella casa dei genitori nella Valle del Reno, nel Canton San Gallo. “Farò escursioni, andrò in bicicletta e a nuotare, e soprattutto non vedo l’ora di passare di nuovo del tempo con mia mamma, ormai anziana (96 anni)”, scrive Dürr.
Alexandra De Mello, Singapore
Alexandra De Mello giunge in Svizzera da Singapore. Spera che la riunione del Consiglio permetta uno scambio aperto su varie questioni importanti per la Quinta Svizzera. “Che questi dibattiti e decisioni guidino l’OSE a essere di utilità all’11% delle persone con cittadinanza svizzera che vivono all’estero”.
De Mello scrive poi che non vede l’ora di assistere alle presentazioni e alle discussioni sul tema “Sfide per la democrazia svizzera”. “Come preservarla e rafforzarla affinché la Svizzera rimanga un baluardo di questo valore fondamentale della nostra identità? Molti delegati e delegate vivono in Paesi in cui la democrazia è spesso assente. Sono contenta di poter ascoltare le opinioni delle altre persone e di partecipare ai dibattiti”.
Soprattutto, De Mello si rallegra si incontrare di persona i delegati e le delegate del Consiglio e del Comitato, così come tutto il personale dell’OSE. “Dalla mia elezione l’anno scorso, ho parlato con loro solo virtualmente e per iscritto”.
De Mello visiterà la sua famiglia e i suoi amici in tutta la Svizzera. “Farò escursioni in montagna e ammirerò l’enorme bellezza del nostro Paese. Assaggerò la frutta e la verdura estiva e tantissimi dolci. Mi godrò la frescura serale di cui ai tropici, dove vivo, posso solo sognare”.
Traduzione dal tedesco di Luigi Jorio
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