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Giura: un nuovo cantone in gestazione

Moutier potrebbe diventare il centro nevralgico del nuovo Giura picswiss.ch

L'Assemblea intergiurassiana (AIJ) propone di creare un nuovo cantone: conterebbe sei comuni e nascerebbe da una completa riorganizzazione degli attuali distretti del canton Giura e del Giura bernese.

È una concezione innovativa che fa tabula rasa delle vecchie suddivisioni per dar vita a una nuova cooperazione fra cantone e comuni. L’obiettivo è di “affrontare il XXI secolo puntando sulla flessibilità e l’efficienza”.

“Si tratta di un’idea geniale o di uno stratagemma per guadagnare tempo discutendo di cose irrealizzabili?”, s’interroga Alain Pichard, autore di un libro sulla “Questione giurassiana”. Il giornalista vodese comunque concorda che un giorno si dovrà pur risolvere il problema.

La nuova proposta ha origine nell’adozione, nel 2005, da parte del parlamento giurassiano dell’iniziativa “Un solo Giura”, presentata dal Movimento autonomista. Le autorità hanno allora incaricato l’AIJ di analizzare la questione e presentare un piano per il futuro istituzionale della regione. In un rapporto intermedio, l’AIJ suggerisce ora di istituire un cantone “dei Giura”.

Il Giura bernese lascerebbe il canton Berna e il canton Giura cesserebbe di esistere. Insieme darebbero vita a un’entità di 120mila abitanti e sei comuni, uno per distretto (Courtelary, Moutier, La Neuveville, Delémont, Franches-Montagnes e Porrentruy). Il nuovo cantone avrebbe un legislativo di 50 membri e un esecutivo di cinque.

Una regione frammentata

La rimozione delle barriere dei 132 comuni che conta attualmente la regione interessata segue una tendenza alle fusioni in atto in altre regioni della Svizzera. Secondo Pichard, però, è “una provocazione interessante ma difficile da realizzare, poiché i comuni, anche i più minuscoli, sono saldamente aggrappati alle loro prerogative”.

Ma la creazione di sei comuni calcati sui sei distretti esistenti – i tre del canton Giura e i tre francofoni del Giura bernese – conferirebbe loro una dimensione paragonabile a quella dei partner vicini: le regioni delle Montagne neocastellane, di Bienne, di Basilea e anche di Belfort, nella confinante Francia. Delémont sta già tentando di rafforzare la collaborazione con queste regioni, come pure con il Giura meridionale (bernese).

Mollati da Berna

Secondo Thomas Fleiner, direttore dell’Istituto di federalismo di Friburgo, il divario religioso fra il sud protestante e il nord cattolico è ormai superato. “Oggi è più logico riunire i francofoni, tanto più che il bilinguismo del canton Berna è relativo”, spiega.

Ma il progetto dell’AIJ provoca vive reazioni nel Giura meridionale. Quest’ultimo mantiene ancora una certa autonomia politica grazie al suo parlamento regionale. Ma a livello amministrativo, il processo di centralizzazione in corso nel canton Berna indebolisce i distretti a vantaggio delle regioni.

La popolazione del Giura meridionale è preoccupata dal cambiamento: “i bernesi, dopo avere trattato per anni quelle persone come eroi per la loro fedeltà, adesso riorganizzano il cantone senza tener conto dell’eccezione giurassiana”, afferma Alain Pichard.

Moutier capitale

Per il cantone “dei Giura” si sceglierebbe una nuova bandiera. Capitale diventerebbe Moutier – che ora è un comune bernese – piuttosto che l’attuale capoluogo del canton Giura Delémont. Questi cambiamenti servirebbero a “concretizzare uno spirito di apertura”, indica il presidente dell’AIJ Serge Sierro. Il vallesano precisa che questa suddivisione di sovranità “non è stata decisa all’unanimità, ma a una forte maggioranza”.

“Moutier è una scelta forte poiché è la città più divisa”, commenta Alain Pichard. “Nel contempo, la gente del canton Giura dimostrerebbe di essere disposta a compiere uno sforzo. Ciò avrebbe evidenti effetti psicologici”.

“Abbiamo l’esempio federale con Berna capitale politica”, mentre il Tribunale federale è a Losanna, il Tribunale penale federale a Bellinzona e il Tribunale amministrativo federale a San Gallo. Perché dunque non ripartire le funzioni nel nuovo Stato giurassiano?”, osserva Thomas Fleiner.

Il popolo deciderà

Le autorità locali hanno reagito positivamente, coscienti che occorre dinamizzare lo sviluppo della regione. Dal canto loro, i cantoni di Berna e del Giura si pronunceranno in ottobre, quando verrà consegnato il rapporto finale. L’AIJ dovrà presentare anche le conseguenze finanziarie del progetto.

Per Alain Pichard, il fattore economico potrebbe far pendere l’ago della bilancia. “Prima il sud del Giura era più prospero, era un po’ Hong Kong. Ciò spiega anche perché era antiseparatista. Ma oggi i floridi anni dell’orologeria sono finiti e il nord è in piena espansione”, rileva.

Questa situazione incide sulle relazioni con Berna. Secondo uno studio dell’Università di Neuchâtel sui flussi finanziari, il Giura meridionale beneficia del 5,8% delle prestazioni cantonali bernesi, contro un finanziamento di solo il 4,4%.

In ottobre l’AIJ dovrebbe anche proporre un semplice miglioramento della questione giurassiana. Spetterebbe poi all’elettorato della regione fare la scelta fra le due varianti.

Se optasse per l’unificazione, occorrerebbe poi il nullaosta del popolo dei due cantoni e infine il via libera a una modifica della Costituzione federale da parte del popolo e dei cantoni svizzeri. Secondo Thomas Fleiner, non ci dovrebbero essere problemi.

swissinfo, Isabelle Eichenberger
(Traduzione dal francese e adattamento di Sonia Fenazzi)

L’annessione, da parte del Congresso di Vienna nel 1815, dell’ex vescovado di Basilea al canton Berna, sottomette i giurassiani francofoni (ad eccezione del distretto di Laufen) e cattolici all’autorità di uno Stato tedescofono e protestante.

Dopo lunghi e violenti conflitti, i plebisciti del 1974 sanciscono la separazione e, dopo la votazione federale, portano alla nascita, nel 1979, del 23esimo cantone svizzero, del quale fanno parte i distretti del nord del Giura (Delémont, Franches-Montagnes e Porrentruy). Quelli del sud (Moutier, Courtelary, La Neuveville e Laufen) scelgono invece di restare bernesi.

Nel 1994, per cercare di risolvere definitivamente la questione, la Confederazione e i cantoni di Berna e del Giura creano l’Assemblea intergiurassiana (AIJ).

Nel 2005, contro il parere del governo, il parlamento giurassiano approva l’iniziativa del Movimento autonomista giurassiano, denominata “un solo Giura”.

Nel 2006, l’AIJ è incaricata di elaborare un progetto per il futuro del Giura.
Lo stesso anno, il canton Berna crea il Consiglio del Giura bernese, il primo parlamento regionale della Svizzera.

Secondo un sondaggio del «Quotidien Jurassien», i cui risultati sono stati pubblicati il 19 marzo, la proposta di un nuovo cantone con sei comuni sarebbe approvata nel canton Giura, ma bocciata nel Giura bernese.

In entrambe le parti la maggioranza degli intervistati si è invece detta favorevole a un’unione a tre, che comprenderebbe anche il canton Neuchâtel. La maggioranza vedrebbe di buon occhio anche l’inclusione di Bienne.

Il parlamentare Maxime Zuber, sindaco di Moutier, il 27 marzo ha depositato una mozione che chiede al governo bernese di consultare quello neocastellano per vagliare insieme l’idea di un cantone dell’Arco giurassiano. Questo riunirebbe 13 distretti e 342mila abitanti.

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