L'apertura della nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA) come punto di partenza per lo sviluppo della regione del San Gottardo: è quanto si prefiggono i cantoni interessati, che suggeriscono un programma decennale di rilancio economico, al posto di un'esposizione nazionale.
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“Gottardo 2020” è morto, viva il “Programma San Gottardo 2020”! Dopo le defezioni che avevano portato su un binario morto il piano elaborato da un gruppo di lavoro facente capo all’Ente Ticinese per il Turismo (ETT), i rappresentanti dei quattro cantoni della regione – Uri, Ticino, Grigioni e Vallese – si sono messi d’accordo sull’idea di realizzare un nuovo ambizioso progetto, esteso su dieci anni.
Questo mira a “sviluppare nuove potenzialità nella regione e a creare infrastrutture e servizi aventi carattere sostenibile e durevole, con un impatto diretto e valore aggiunto per l’intera regione interessata al progetto e alle generazioni future, spiega la Cancelleria dello Stato ticinese in una nota diramata martedì. Il “Programma San Gottardo 2020” sarà sottoposto rapidamente ai quattro esecutivi cantonali, nell’intento di presentarlo il più presto possibile al governo federale, si precisa nella nota.
L’ideatore del progetto “Gottardo 2020” Marco Solari aveva recentemente ammesso che nelle condizioni attuali un’esposizione nazionale appariva ormai poco realistica. Il ticinese aveva auspicato tuttavia che le idee migliori di “San Gottardo 2020” fossero utilizzate per l’apertura della NTFA, in modo che l’inaugurazione “non si riducesse ad un taglio di nastro, un discorso e un banchetto di Stato.
Nel comunicato di martedì si puntualizza che alcuni elementi del progetto originario verranno mantenuti nel nuovo programma “fortemente potenziato”.
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