I media stranieri deplorano lo spostamento a destra dell’elettorato svizzero
La Svizzera è diventata l'ultimo Paese europeo ad abbracciare il populismo di destra alle urne, secondo diversi editoriali pubblicati dai media internazionali.
Domenica, l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) ha guadagnato il 3% di voti in più rispetto alle ultime elezioni federali del 2019, confermandosi il principale partito politico in Svizzera con una forza elettorale del 28,6%. In Parlamento ha ottenuto nove seggi supplementari. A uscire sconfitti dalle urne sono stati i due partiti ecologisti (Verdi e Partito verde liberale), che complessivamente hanno perso undici seggi.
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“Queste elezioni confermano la rinascita del populismo alle urne in tutta Europa”, scrive il Financial Times, tra i numerosi media a sottolineare lo spostamento a destra avvenuto in diversi altri Paesi, tra cui l’Italia, l’Austria, la Germania e la Finlandia.
“In seguito alla pandemia di coronavirus e agli sconvolgimenti geopolitici, la protezione del clima è passata di nuovo in secondo piano nella coscienza dell’opinione pubblica. In questi tempi politicamente ed economicamente incerti, un numero maggiore di svizzeri si è rivolto nuovamente alle forze conservatrici”, commenta la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Diversi editoriali suggeriscono che la guerra in Ucraina e la rinnovata violenza in Medio Oriente potrebbero aver convinto l’elettorato ad assumere una posizione più difensiva nei confronti di quelle che percepisce come minacce esterne.
Campagna controversa
Secondo il francese Le Monde, l’UDC ha approfittato del fatto che la campagna elettorale si è concentrata sul suo tema prediletto: la lotta contro l’immigrazione di massa e la prospettiva che la popolazione svizzera raggiunga i 10 milioni di abitanti. “I suoi messaggi sulle reti sociali che mettono in evidenza i crimini commessi dagli stranieri ha fatto sprofondare [l’elettorato] in un mondo di coltelli insanguinati, criminali incappucciati, pugni, volti contusi e donne spaventate”, scrive Le Monde.
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Il quotidiano tedesco Die Zeit riassume così la campagna elettorale della destra conservatrice: “È stata giocata la carta del ‘colpisci lo straniero'”.
Sempre dalla Germania, la Süddeutsche Zeitung afferma con toni sprezzanti che “la Svizzera si sta isolando”. Il commento prosegue dicendo che di fronte alla guerra in Ucraina e a quella in Medio Oriente, “molti elettori preferiscono chiudere gli occhi e votare per l’UDC per avvolgersi comodamente in una neutralità ancora maggiore”.
Per il media statunitense CNBC, l’elettorato svizzero, come quello di altri Paesi in Europa, ha fatto la sua scelta tra questioni contrastanti. “Il voto svizzero ha mostrato un’altra fetta dell’elettorato europeo che sta riflettendo su come bilanciare l’attrattiva della politica populista di destra e la necessità di spendere soldi e risorse per combattere il riscaldamento globale, in un momento di inflazione crescente che ha spremuto molti portafogli, anche nella benestante Svizzera”.
Fallimento degli ecologisti
“La grande ombra che si è abbattuta sul mondo ha raggiunto anche la Svizzera”, scrive il quotidiano elvetico Neue Zürcher Zeitung (NZZ). “Il mondo sta bruciando e c’è grande incertezza: i partiti che chiedono qualcosa ai cittadini non sono richiesti. Vincono quelli che promettono sicurezza, anche se si tratta di una falsa promessa”.
“Il liberalismo esce da queste elezioni indebolito, e la responsabilità personale conta meno che mai”, prosegue la NZZ.
Tuttavia, gran parte dei media svizzeri dipinge un quadro più sfumato, sottolineando che quella della destra non è stata una vittoria schiacciante. Inoltre, a differenza del 2015, l’UDC non ha la maggioranza in Consiglio nazionale (Camera del popolo). Anche il Partito socialista e il Centro hanno guadagnato dei seggi.
C’è però una disapprovazione universale nei confronti del Partito ecologista e del Partito verde liberale, le cui campagne sono state all’origine di una pesante sconfitta. La politica climatica ha richiesto troppi sacrifici alle persone, senza riuscire a fornire piani concreti che potessero essere accettati da elettori ed elettrici.
Secondo il foglio zurighese Tages-Anzeiger, i Verdi si sono sconnessi dalla maggioranza della società con azioni giudicate troppo estreme e i loro continui appelli al cambiamento “hanno avuto un effetto deterrente”.
“Facendo la morale a tutti, i Verdi hanno smarrito la via”, secondo la Tribune de Genève.
Traduzione di Luigi Jorio
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